Una lunga gelida estate.
1. Il vulcano
La collera degli dei
Il sole cominciava a tramontare sull’isola allorquando gli dei, che a lungo avevano manifestato la loro collera facendo tremare la terra, evidentemente non soddisfatti dei sacrifici loro offerti, decisero di manifestare la loro potenza.
In pochi istanti dei fragori immani gettarono nel panico gli abitanti dell’isola. Circa diecimila persone uscirono dalle capanne, gettandosi a terra per implorare clemenza, offrendo voti alla divinità, abbracciando i figli terrorizzati, mentre una colonna di fumo e polveri s’innalzava nell’aria.
Il rombo di quelle esplosioni, simile a cannonate, fu sentito fino a mille chilometri di distanza e fece scattare l’allarme in tutte le guarnigioni britanniche della vicina isola di Giava. Qualcuno temette un ritorno in forze degli Olandesi, che avevano cacciato dalla regione poco tempo prima. Qualcuno annotò una data: 5 aprile 1815.
Poi, improvvisamente, tornò la quiete. Parve la fine dell’incubo, invece era solo l’inizio….
Cinque giorni più tardi una colonna di ceneri e lapilli, sollevati da gas roventi si alzò dalla cima del vulcano. Quella massa immensa di ceneri, pomici e gas roventi non poteva restare sospesa nel cielo a lungo. Improvvisamente la massa collassò sull’isola sottostante. Nulla sopravvisse al suo ardente passaggio. Né gli abitanti, né la loro cultura e neppure la loro lingua, scomparsa con tutti coloro che la parlavano. Abbattendosi sull’acqua del mare, la colata rovente provocò uno tsunami con onde alte oltre cinque metri che si dipartirono dall’isola per scaricare la loro mortale potenza contro le isole circostanti.
2. Il vulcano: La più grande eruzione della storia
1. Il vulcano
La collera degli dei
Il sole cominciava a tramontare sull’isola allorquando gli dei, che a lungo avevano manifestato la loro collera facendo tremare la terra, evidentemente non soddisfatti dei sacrifici loro offerti, decisero di manifestare la loro potenza.
In pochi istanti dei fragori immani gettarono nel panico gli abitanti dell’isola. Circa diecimila persone uscirono dalle capanne, gettandosi a terra per implorare clemenza, offrendo voti alla divinità, abbracciando i figli terrorizzati, mentre una colonna di fumo e polveri s’innalzava nell’aria.
Il rombo di quelle esplosioni, simile a cannonate, fu sentito fino a mille chilometri di distanza e fece scattare l’allarme in tutte le guarnigioni britanniche della vicina isola di Giava. Qualcuno temette un ritorno in forze degli Olandesi, che avevano cacciato dalla regione poco tempo prima. Qualcuno annotò una data: 5 aprile 1815.
Poi, improvvisamente, tornò la quiete. Parve la fine dell’incubo, invece era solo l’inizio….
Cinque giorni più tardi una colonna di ceneri e lapilli, sollevati da gas roventi si alzò dalla cima del vulcano. Quella massa immensa di ceneri, pomici e gas roventi non poteva restare sospesa nel cielo a lungo. Improvvisamente la massa collassò sull’isola sottostante. Nulla sopravvisse al suo ardente passaggio. Né gli abitanti, né la loro cultura e neppure la loro lingua, scomparsa con tutti coloro che la parlavano. Abbattendosi sull’acqua del mare, la colata rovente provocò uno tsunami con onde alte oltre cinque metri che si dipartirono dall’isola per scaricare la loro mortale potenza contro le isole circostanti.
2. Il vulcano: La più grande eruzione della storia
O_O
RispondiEliminaMi aspettavo di trovare un racconto ambientato dalle tue parti, e invece...
e poi cosa c'entra la "gelida estate" col vulcano?? Che suspense!
Vedrai...
RispondiEliminasarà una lunga, gelida estate...
Siamo ai prodromi di Lost ? Miao !
RispondiEliminaalla prosssima puntata
No, micia, peggio, molto peggio...
RispondiEliminaanche io non riesco a vedere il collegamento, ma sono fiduciosa che saprai spiegarmelo...
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