lunedì 31 dicembre 2012

Auguri!


L'alba di un nuovo giorno sta per sorgere. 
Un nuovo anno sta per iniziare.
I profeti di sciagura, sedicenti interpreti dei Maya, si sono dissolti come vampiri all'alba del 22 dicembre.

Non sono notizie da prima pagina (anche se molti  telegiornali con esse riempiranno l'edizione di oggi e quella di domani), sono d'accordo con voi.

Ma voglio augurarvi lo stesso un buon 2013.

giovedì 20 dicembre 2012

Il giorno prima della fine del mondo



Ricordo che anni fa ci raccontavano di come gli uomini attorno all’anno Mille fossero stati presi dall’oscuro timore di una imminente fine del mondo. Ne parlavano con un sorriso di compatimento per gente che viveva nei “secoli bui” dominati dall’ignoranza e la superstizione.

Eravamo però negli anni Settanta e in televisione furoreggiavano telefilm come “Spazio 1999” e si pensava che nel Duemila l’umanità avrebbe avuto a disposizione impensabili strumenti tecnologici, avrebbe dialogato con computer intelligenti e sarebbe partita per colonizzare lo spazio.

Le cose sono andate un po’ diversamente, come sappiamo. Abbiamo internet e la connessione globale, ma poche donne portano i capelli viola. Nessuna, che io sappia, le aderentissime divise di maglia metallica delle bellissime ragazze che costituivano il reparto scelto di stanza permanente su Base Luna. A dire il vero non ho mai capito per quale motivo occorresse superare un concorso di bellezza per far parte di questo corpo speciale di stanza sul nostro satellite, ma all’epoca ero troppo giovane per interessarmi di queste cose ed ero molto più affascinato dagli UFO che sbucavano ruotando dallo spazio profondo per conquistare la Terra, in un altro telefilm di successo. Ma non divaghiamo.

Non erano anni facili i Settanta, c’è da dire. Tra la crisi economica e il terrorismo che insanguinava le strade e le piazze c’era poco da stare allegri. Oltretutto ci trovavamo in mezzo a due superpotenze che si guardavano in cagnesco con il dito pronto a schiacciare il pulsante dell’Apocalisse Atomica. Eppure, salvo qualche setta di mattoidi, nessuno parlava di fine del mondo. 

Superato il giro di boa dell’anno Duemila, coi suoi timori millenaristici, sono arrivati i Maya, o quanto meno la loro interpretazione apocrifa. Domani, 21 dicembre 2012 finirà il mondo. Anzi no, ha corretto qualcuno, la data è sbagliata e forse va spostata alla primavera del 2013. Anzi no, non si tratta di fine del mondo ma dell’inizio di una nuova era di maggiore consapevolezza ha precisato qualcun altro, forse temendo di essere smentito dagli eventi come è successo ai tanti profeti di sventura che nei secoli hanno predicato l’imminente fine del mondo.

Ovviamente non so cosa accadrà domani, perché nessuno conosce il futuro. Certamente da alcuni anni, dal 2001 almeno (o forse in quell’anno ce ne siamo drammaticamente resi conto), stiamo assistendo se non alla fine del mondo alla fine di un mondo, il nostro. La società occidentale è in piena decadenza, economica e spirituale. Le energie che l’hanno sostenuta e fatta crescere sembrano averla abbandonata ed essere migrate in altri continenti.

La fine di una storia è però sempre l’inizio di un’altra. I Maya parlavano di cicli storici che si rinnovavano. Al di là del sistema di calcolo adottato, su cui si potrebbe discutere a lungo, in quello avevano ragione. Cosa accadrà da domani lo sapremo solo vivendo, per citare una famosa canzone. Molto, in ogni caso, dipenderà da noi e dalla nostra volontà di rendere il mondo un posto migliore in cui abitare.  



venerdì 7 dicembre 2012

Come una maledizione



«Si trova là, nel lago!» 
La donna indica un punto imprecisato tra la riva e l’isola di San Giulio. L’acqua è immobile, come è frequente nelle fredde mattine invernali, ma io so che sotto la superficie a specchio del lago d’Orta si muove un mondo che ben pochi conoscono. Pesci in gran numero, di varie specie, forme e dimensioni, compresi alcuni alieni che da qualche tempo vi si sono insediati, colonizzando il nuovo mondo grazie ai loro esoscheletri robusti come corazze e ad un set di armi da far invidia a Predator.
Non ci sono solo animali là sotto però. Mi hanno parlato di fondali che improvvisamente si muovono, lasciando scoperti larghi tratti di roccia in cui appaiono incongrui fori. Come se qualcuno si fosse messo a bucare la roccia, ma a profondità incompatibili con tutto quello che sappiamo della storia del lago. Mi hanno mostrato le foto di rocce che sembrano rozzi idoli scolpiti, ma anche questo è ovviamente impossibile. E mi hanno raccontato questa storia, che ho voluto verificare di persona.
«La pietra è là davanti» ripete la donna. «E c’è una scritta su di essa.»
Mi chiedo chi possa aver avuto l’idea di incidere una scritta immergendosi a vari metri di profondità. O ci fu un tempo in cui il lago era sensibilmente più basso di oggi? O forse qualcuno l’ha gettata in acqua?
«Quando mi vedrete, piangerete».
Questo è ciò che sta scritto in quella rozza lapide forse neppure sbozzata. Cosa significhi nessuno lo sa. Non è dato nemmeno sapere in che lingua sia incisa: italiano, latino, celtico o forse etrusco? E se così fosse non si comprende come la donna, che non è un archeologa, potrebbe averla decifrata. 
Del resto i sub che l’hanno cercata non hanno trovato nulla a parte un altro strano masso pieno di chiodi, dicono.
Ma si sa, questo è il lago dei misteri. E conserva molto bene i suoi tanti segreti.

mercoledì 7 novembre 2012

La cascata nel bosco



Un po' più in là vidi la cascata dove le ninfe giocano, lasciandosi scivolare sulle rocce bagnate, ma solo quando nessuno le vede.

sabato 3 novembre 2012

Una ninfa nei boschi



Io non vidi la ninfa amata dal satiro, ma certamente, se esiste, ella viene in questa polla d'acqua limpida a bagnare il suo corpo eternamente giovane.

giovedì 1 novembre 2012

Noir sul lago Maggiore




Domenica 4 novembre alle ore 16, presso la Sede del Distretto dei Laghi ci sarà la presentazione dell'antologia "Delitti d'acqua dolce", che raccoglie una ventina di racconti ambientati a Stresa.

Sono vari gli autori di questa antologia (Mercedes Bresso, Sergio Cova, Andrea Dallapina, Maurizio Gilardi, Rossana Girotto, Riccardo Landini, Francesco Manarini e Massimo Rodighiero, Sabrina Minetti, Samuele Nava, Emiliano Pedroni, Maurizio Pellizzon, Elena Sedin, Federico Spinozzi, Gianluca Veltri), di cui vari sono miei amici. Vorrei ricordarne una, però, in particolare che sta vivendo un momento di particolare fermento editoriale.
Mi riferisco all'amica blogger Tenar, che ha recentemente aperto un nuovo blog e che in questo post ci da un aggiornamento in tempo reale delle sue pubblicazioni, che ovviamente vi invito caldamente a leggere, avendo avuto modo di dare una sbirciatina in anteprima.

Ricordo infine che il ricavato dell'antologia sarà devoluto alla ricostruzione dei giardini di Villa Taranto, che ne hanno davvero bisogno dopo la devastante tromba d'aria di qualche settimana fa.

venerdì 26 ottobre 2012

Il vendemmiatore di Arola


Seguendo l'indicazione della gargolla guardai in basso e vidi questa strana figura. 
Era forse un satiro intento a portare grappoli d'uva al vicino torchio per ricavarne vino buono con cui far festa? Ma se un satiro era davvero dove potevo trovare la ninfa da lui amata?

mercoledì 24 ottobre 2012

Gargolla


Su indicazione del drago di Arola mi sono avventurato per le vie del paese, incontrando proprio davanti alla chiesa questa misteriosa figura che mi guardava con uno strano sorriso.
Con mio grande stupore mi ha parlato, esortandomi a guardare più in basso. E lì ho visto una cosa che mai mi sarei aspettato di trovare...

lunedì 22 ottobre 2012

Il drago di Arola


Capita talora di imbattersi in un drago. Come in questo caso, entrando a prendere un caffè in un bar di Arola. 
La cosa migliore, se riuscite a non farvi mangiare, è chiedere qualche suggerimento sui luoghi misteriosi nei paraggi, come ho fatto io. Nei prossimi giorni ve ne mostrerò alcuni.

sabato 13 ottobre 2012

Va dove ti porta la mela



Così oggi potreste incontrami qui e raccontarmi quali mele mangiate, dove le prendete (supermercato o albero?), ma soprattutto che uso ne fate e dove mettete gli scarti!

domenica 9 settembre 2012

La Pirlonea di Ludovico Maria Sinistrari




Di Ludovico Maria Sinistrari abbiamo già parlato in passato. Questo personaggio, alquanto misterioso, nacque ad Ameno e fu zio di Lazaro Agostino Cotta, il primo storico del Cusio. Esperto giureconsulto e inquisitore a lui sono attribuite una serie di opere giuridiche particolari, sia per le tematiche scabrose, sia per la descrizione di creature, gli Incubi, che richiamano gli Elfi Oscuri, i Vampiri e altre inquietanti figure delle Tenebre.

Ebbene sempre a Sinistrari è attribuita un’altra opera apparsa nel 1666 sotto il nome del nipote, Lazaro Agostino Cotta. Si tratta di una commedia dialettale dal simpatico nome di “La Pirlonea”. L’opera, a lungo dimenticata è stata ora riproposta da Piero De Gennaro, che ne ha curato la riedizione.

Sabato 6 ottobre 2012 alle ore 16 al convento francescano di Monte Mesma, Ameno, questa riedizione sarà presentata, a cura dell’Associazione Storica Cusius e dell’Ordine dei frati minori del Piemonte, con una introduzione di Carlo Carena. L'attore Floriano Negri ne leggerà alcune pagine. 

E se eravate curiosi di vedere la vera faccia di Sinistrari, trovate qui sopra un suo ritratto. Vi compare, circondato da molti libri, il volto di un uomo serio, di quelli che potreste incontrare ancora oggi sul Cusio. Ma è spesso dietro l’aspetto di persone normali che si nascondono menti dalle fantasie eccessive...

Per informazioni: 
associazione.cusius@libero.it, pierodegennaro@alice.it






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venerdì 31 agosto 2012

Un libro sulla chiesa parrocchiale di Armeno



Sabato 1 settembre 2012, alle ore 21, presso la Chiesa parrocchiale di Armeno verrà presentato il volume “La chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta di Armeno”.

La serata sarà allietata da interventi musicali di Chronos Ensemble


Indice del volume.


venerdì 17 agosto 2012

Anna Lavatelli e la seconda isola del lago d'Orta a San Vito Bimbi




Dal 18 al 27 agosto, nell’ambito dei festeggiamenti che la città di Omegna dedica a San Vito, si svolgerà presso il Forum di Omegna l’iniziativa San Vito Bimbi.

Il programma è davvero ricco e interessante e Omegna in questo periodo merita davvero una visita perché offre una manifestazione davvero interessante. 

Tra i tanti eventi proposti all’interno della manifestazione, che include spettacoli teatrali fiabeschi e divertenti  (qui trovate il programma completo) ve ne voglio segnalare un paio.

Il 19 agosto vi sarà un aperitivo con l’autore: il Premio Andersen 2005 Anna Lavatelli (un'amica di cui abbiamo già parlato in questo blog) incontra i piccoli e grandi lettori per presentare le sue ultime pubblicazioni.

Durante la manifestazione, che ruota attorno alla storia del ragioniere pesce del Cusio di Gianni Rodari, sarà inoltre allestita una mostra in tre sezioni.
La Collezione Permanente del Museo arti ed industria, dedicata alla storia delle industrie del casalingo omegnesi, sarà rivisitata dall’artista Giorgio Rava.
“Radici d`acqua” è il nome della sala acquario tra arte e gioco curata da Floriano Negri, con un excursus biografico su Gianni Rodari.
“Omegna, i pesci e il lago” è il titolo di una mostra che vede la partecipazione di fotografi del territorio, scuole locali, sub, appassionati e dell’Ecomuseo del lago d’Orta e Mottarone.  

Curiosando tra i pannelli che raccontano l’origine del lago, della pesca, della navigazione e altre vicende lacustri potrete leggere anche la vera storia della seconda isola del lago d’Orta...

domenica 5 agosto 2012

Una piccola buona notizia



Tempo addietro vi avevo parlato dell’Associazione Italiana per l’Emiplegia Alternante A.I.S.EA Onlus in relazione ad un’iniziativa di Paolo Franchini.

Sono pertanto particolarmente lieto di pubblicare integralmente un loro comunicato stampa. Vi assicuro che vale la pena leggerlo.

giovedì 2 agosto 2012

Credevamo foste nostri amici: l'audiostoria


L'incontro tra due culture molto diverse è sempre problematico. Ma cosa succede quando ad incontrarsi sono mondi diversi? Scopritelo in questa audiostoria raccontata dalla voce di Fulvio Julita.

Vi ricordo che le Storie si Siamo in Onda sono disponibili in podcast.

Questa è stata scritta per il tema "alieno"

mercoledì 1 agosto 2012

Il bosco degli gnomi


Cosa succede se Ciona Cionina Contastorie s'inoltra nel bosco fino ad incontrare Vas, nientemeno che la Guardia del Bosco degli Gnomi?
Che Vas, parlando in “gnomese” stretto, condurrà Cionina e il giovane pubblico a scoprire le tracce dei piccoli e misteriosi esseri fatati.


Sabato 4 agosto 2012 - ore 18.00
NEBBIUNO - Monte Croce di Fosseno

IL BOSCO DEGLI GNOMI
Spettacolo itinerante di narrazione con musica dal vivo

Di Anna Olivero. Con Anna Olivero, Michele Schneider

In caso di pioggia: recupero in luogo coperto. Info 339 6616179

Per informazioni: www.teatrodelleselve.it

Lo gnomo nella foto è il celebre Gnomo del Rosmarino che vive con la mia amica Vele. Se volete saperne di più vi consiglio di leggere i suoi racconti!

martedì 31 luglio 2012

Hansel e Gretel arrivano ad Armeno

Un viaggio di due bambini abbandonati nel bosco che, attraverso la luce, le ombre e il buio, ritrovano la strada per tornare a casa. Con semplici dialoghi, brevi narrazioni e canti si ricrea lo spazio del teatro, al di fuori del teatro classico.
 

Mercoledì 1 agosto 2012 - ore 15.00
ARMENO, Partenza dal CAMPO SPORTIVO
ORE 15 per il bosco del torrente Ondella
HANSEL E GRETEL

PROGETTO ZATTERA, Hansel e Gretel
con Martin Stigol e Noemi Bassani.
Drammaturgia: Martin Stigol.
Scenografie: Lucia Capellari e Salvatore Fiorini


In caso di pioggia: Teatro della Parrocchia (di fianco al Municipio)

Per informazioni:
www.teatrodelleselve.it

lunedì 23 luglio 2012

La storia del Principe e dell’Aviatore



VENERDì 27 luglio, h 21.15
POGNO (No), Oratorio
TEATRO DEGLI ACERBI

La storia del Principe e dell’Aviatore

Liberamente Ispirato a “Il Piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupery

di Luciano Nattino. Regia: Andrea Borini. Con Fabio Fassio, Elena Romano.

Pupazzi: Teatro del Corvo. Scenografie: Alice Delorenzi


Lo spettacolo immagina che lo stesso Saint-Exupery, aviatore prima civile poi militare durante la Seconda Guerra mondiale, racconti alla moglie la storia del suo straordinario incontro con quello strano e fantastico personaggio di bambino venuto da un lontano regno dello spazio.


L’Aviatore deve partire, c’è la guerra, bisogna andare a scrutare i cieli, il pericolo incombe sulla piccola casa dove Antoine vive con sua moglie.


Ma i ricordi rivivono, il segno lasciato dall'incontro inatteso col Piccolo Principe ritorna, indelebile, perché quell'incontro ha insegnato all'Aviatore a guardare e a sentire le stelle che ridono.




Per informazioni: www.teatrodelleselve.it

domenica 15 luglio 2012

Storie per cambiare il mondo



Qualche tempo fa vi avevamo parlato di un evento  organizzato in occasione del Solstizio d’estate.

Ecco un breve riassunto di come è andata.


Letti di notte, la prima notte bianca delle librerie indipendenti italiane, è stata una bellissima esperienza. All'insegna della massima creatività, cinquanta librerie indipendenti, biblioteche e centri culturali si sono inventati una notte animata da lettori, scrittori, musicisti, pittori, fotografi...


In molti casi, le librerie si sono riempite come a Natale.


Gruppi musicali appena nati, spaghettate letterarie, degustazioni di birre associate a romanzi, cacce al tesoro, il gioco di autori/titoli/emozioni, un libro in tre minuti, safari fotografici sono solo alcune fra le decine di micro-iniziative felicemente“esplose” grazie a Letti di notte.
Il 21 giugno 2012, migliaia di persone in tutta Italia hanno fatto quadrato attorno a libri e librerie: all’insegna della creatività e della condivisione.
La stampa nazionale e locale ha dato risalto a questa prima esperienza comunitaria, segnale che questo evento era molto atteso.


La Biblioteca di Cameri ha risposto  con entusiasmo all’invito di  Letti di notte,  ideato da Patrizio Zurru (libreria Piazza Repubblica Libri  di Cagliari) ed organizzato da Roberto Bonizzoni (MarcosyMarcos) che chiedeva di celebrare  con storie, aprole e musica la magica notte del Solstizio d’Estate. 
L’evento camerese, grazie ai contatti di Anna Lavatelli,  si  è agganciato anche all’evento internazionale della R.I.C., Red Internacional de Cuentacuentos, intitolato ‘Historias para cambiar el mundo’ , che proponeva di festeggiare il Solstizio con racconti ad alta voce per i bambini. Protagonista della serata è stata la scrittice stessa, che per l’occasione si è travestita (foto) da ‘sciamano’. L’evento è stato seguito  da Radio Press, Cagliari, grazie al collegamento con il giornalista camerese  Davide Nuvoloni.


Scheda dell’evento camerese: 
Animatrice della serata: Anna Lavatelli, scrittrice per l'infanzia
Coadiuvatrice e fotografa: Michela Cominola
tema: Rivisitazione dei miti antichi
testo di riferimento: A.Lavatelli 'Quando la luna scelse la notte' ed. Il Capitello 
Grazie alla collaborazione della bibliotecaria, Alessandra Salvini, e  alla responsabile del settore ragazzi, Gentilia Cornelli, è stato possibile aprire la biblioteca di sera e garantire il prestito libri durante l'evento.
Tema scelto: é stato idealmente ricreato un villaggio primitivo, in cui lo sciamano racconta i Miti della Creazione. La narrazione è stata fatta secondo la tradizione dei racconti orali: intorno al fuoco e al lume di piccole torce.


Per saperne di più su tutti gli eventi di Letti di Notte:


venerdì 6 luglio 2012

Giardini: realtà, rappresentazione, immaginazione

AMENO, CONVENTO DEL MONTE MESMA

6-7 luglio 2012

Programma


Venerdì 6 luglio 2012
Ore 15,30
Saluti di benvenuto

Prof. Carlo CARENA, storico della letteratura, Editrice Einaudi
Il giardino dei filosofi

Arch. Carlo Amedeo REYNERI di LAGNASCO, esperto di architettura orientale Torino, membro consulta permanente Unesco Sacri Monti di Piemonte e Lombardia
L`armonia nel giardino cinese

Break

Dott. Giacomo GAGLIARDINI, storico dell’arte, Pres. Ente di Gestione dei Sacri Monti del Piemonte
Importanza del verde nei Sacri Monti

Dott. Fiorella MATTIOLI CARCANO, storico del cristianesimo, Pres. Associazione storica “Cusius”, membro consulta permanente Unesco Sacri Monti di Piemonte e Lombardia
I Sacri Monti come giardini
 
Prof. Anna ZONCA, storico dell’arte, visual designer
Forme e colori nei giardini: dalla natura, all`architettura, all`arte.

Sabato 7 luglio
Ore 9, 15
Prof. Don Silvio BARBAGLIA, biblista, Seminario Vescovile di Novara
Gerusalemme, un giardino che diventa una città. Un percorso tra la Genesi, il Cantico e l`Apocalisse

Dott. Andrea DEL DUCA, archeologo, direttore Ecomuseo del Lago d’Orta e Mottarone
Il giardino nel mondo antico. Tra sacro e profano

Prof. Padre Cesare VAIANI o.f.m., teologo, Facoltà teologica dell’Italia settentrionale
...e produce diversi frutti con coloriti flori et herba. Francesco d`Assisi e il giardino della creazione


Break

Prof. Edoardo VILLATA, storico dell’arte, Università Cattolica di Milano
Scienza, politica, spiritualità, delizia: Leonardo e la raffigurazione botanica in Lombardia

Prof. Margherita AZZI VISENTINI, storico dell’architettura, Politecnico di Milano
La concezione della villa e del giardino nella Milano dei Borromeo

Prof. Luisa ERBA, storico dell’arte, Università degli Studi di Pavia
Giardini di città: Pavia dal giardino dei re ostrogoti ai giardini ottocenteschi



PAUSA BUFFET

Sabato 7 luglio
Ore 15

Dott. Lucia PINI, storico dell’arte, conservatore Museo Bagatti Valsecchi di Milano
Il giardino nella pittura dell’Ottocento

Prof. Ornella SELVAFOLTA, storico dell’architettura, Politecnico di Milano
I giardini di villa Melzi d’Eril a Bellagio: un intervento paesaggistico di inizio Ottocento sul lago di Como

Brek

Dott. Bruna DELL’AGNESE, poetessa, traduttrice
I giardini dei poeti dell’Ottocento

Dott. Raffaele FATTALINI, giornalista
Alessandro Manzoni «dans le jardin et dans les champs»


Il convegno è presieduto dal Prof. Fiorenzo Bertan, docente Università I.U.A.V. Venezia

venerdì 29 giugno 2012

Medioevo sul lago d’Orta




Dopo il grande successo della prima edizione, svoltasi a Pettenasco lo scorso anno, la manifestazione “Medioevo sul lago d’Orta” si sposta nella suggestiva cornice di Orta San Giulio, in un’ ampia area verde con vista sul lago e l’isola di San Giulio e dentro ai viottoli del caratteristico centro storico e consisterà principalmente nella ricostruzione di un accampamento medievale dove oltre 100 figuranti tra cavalieri, militi, dame e signori, artigiani, giullari e musici riproporranno scene e suoni e atmosfere dell’epoca con spettacoli, duelli e concerti. 
Il visitatore avrà anche la possibilità di deliziare il palato con pietanze, bevande e menù tipici dell’epoca.

Se l’anno scorso il programma era incentrato sull’alto medioevo quest’anno la manifestazione è dedicata al periodo feudale (qui trovate una scheda) .

Questo è il programma:

Domenica 1 Luglio 2012 (in località Buccione)
Dalle ore 10.00 Apertura straordinaria del castello e della torre di Buccione con visite guidate e animazione con figuranti.
(Volete sapere chi troverete, di persona, ad illustrarvi il luogo? Venite a vedere...)


Giovedì 5 Luglio 2012 (Orta - Chiesa Santa Maria Assunta)
Ore 21.00 : AMOR MI FA’ CANTAR - La musica e gli strumenti del Medioevo, tra Amor Sacro e Amor Profano
Concerto di musica medioevale con Orientis Partibus.

Venerdì 6 luglio 2012 (Orta - Piazza Motta)
Alle ore 18,00: inaugurazione della mostra “Torri e castelli medioevali sul Lago d’Orta” a cura dell’Ecomuseo Cusius e Mottarone.
Alle ore 21,00 conferenza “Imperatori, re e regine, monaci e vescovi, torri e castelli sul Lago d’Orta” a cura del prof. Paolo Grillo, scrittore e medievista. 

Sabato 7 luglio 2012 (Orta centro - Area del villaggio)
Ore 15,00: apertura del “villaggio”, del mercato medievale e dell’area Bambini 
Ore 15,30: Corteo storico attraverso le vie del centro storico verso Piazza Motta e esibizione di tamburi.
Ore 15,00-24,00: Musici, giullari e militi animeranno l’area con concerti, bagordi, duelli e disfide.
Ore 18,00: Grande spettacolo di falconeria con esibizioni di alto e basso volo
Ore 20,00: Avrà inizio “A cena con Ottone il grande”, banchetto medievale con menù d’epoca.
Ore 23,00: a conclusione della serata grande duello di cavalieri con spade infuocate

Domenica 8 luglio 2012 (Orta centro - Area villaggio)
Apertura del “villaggio” medievale dalle ore 10,00 alle ore 20,00
Ore 10,00 -20,00: Musici, giullari e militi animeranno l’area con concerti, bagordi, duelli e disfide.
Ore 15,30: Corteo storico attraverso le vie del centro storico verso Piazza Motta e esibizione di tamburi.
Ore16.00 : rievocazione dell’infeudamento del vescovo di Novara Oldeberto Tornielli (21 maggio 1213 - 15 marzo 1235) avvenuta nel 1219.
Ore 17,30: Gran giostra dei cavalieri. Sei cavalieri si sfideranno con i loro destrieri in avvincenti scontri alla lancia e in prove di abilità.
Ore 21.00 (Piazza Motta) Balli e danze medievali e popolari per tutti.

La manifestazione si avvale della partecipazione dei seguenti gruppi di rievocazione storica.

Compagnia di Chiaravalle (Milano)
Falconeria Freddy (Predappio - FC)
Milites Cristi (Bergamo) 
Gruppo Storico i Gatteschi (Genova)
Teatro Faber (Cremona) 
Compagnia Albero Cavo (Bolzano N. – NO)
Ass. Cul. Iannà Tampè (Alessandria) 
Gruppo tradizionale in Libertà (VCO)
Tamburi di Porta Traxia (Castellamonte – TO) 
Orientis Partibus (Assisi – PG).

La foto è una cortesia di mio fratello, che ringrazio, realizzata mediante un quadricottero radiocomandato.

domenica 24 giugno 2012

Celti a misura di bambino




Novara è una città fondata, in quella che era stata l’antica Gallia Transpadana, nell’anno 89 a.C. dai Romani, che la popolarono di coloni Celti.  Romani che fondano una città e la riempiono di nemici giurati di Roma? Asterix direbbe “Sono Pazzi Questi Romani!”
Il fatto è che la storia è spesso più complicata delle nostre categorie mentali. E in questo caso quei Celti non solo non volevano distruggere Roma, ma volevano essere Romani. Al punto che non avevano nemmeno approfittato della ribellione dei popoli del sud Italia contro Roma. No, loro e i Veneti erano rimasti fedeli alleati e amici del Senato e del Popolo di Roma. Per inciso i Veneti non solo erano amici, ma si consideravano parenti dei Romani, per via di quell’Antenore loro antenato che veniva da Troia come quell’Enea i cui discendenti avevano fondato Roma. 

Complicato vero? Il guaio è che la storia non è mai in bianco e nero, buoni di qua e cattivi di là, ammesso che si possa mai pensare che un intero popolo sia composto da cattivi e un’altro di buoni. Cosa di cui dubito a meno di essere, forse, nella Terra di Mezzo e avere di fronte le orde di Mordor.

Se però si decide di mettere da parte la storicità e si accetta di giocare con la fantasia allora tutto diventa lecito e persino divertente. Un po’ quello che accade con il festival NovaAria, il “festival celtico di Novara” che quest’anno si svolgerà ad Arona. Il fatto è che a volte anche organizzare eventi è più complicato di quel che sembra...

Ad ogni modo il festival  (un mix celtico medieval fantasy con una spruzzata di new age) si farà e avrà una forte componente fantasy, motivo per cui se ne parla in questo blog.

Durante la manifestazione, che si svolgerà ad Arona in Punta Vevera dal 13 al 15 luglio, aprirà le porte solo ai piccoli il magico regno di Cygna Biancapiuma. 

I bambini potranno ascoltare storie e leggende ispirate all’immaginario celtico, raccontate da Nonna Alba (PierAlba Merlo). Le vicende del Piccolo Popolo saranno declamate al centro di un magico cerchio di bimbi, che al risveglio vestiranno i panni dei giovani Celti (forniti dall'organizzazione) per vivere e giocare come si usava in un tempo lontano.

Inoltre potranno scoprire come vive e che cosa mangia il grande drago che abita il piccolo regno incantato di Cygna Biancapiuma, signora del Verbano; imparare a duellare con le bacchette magiche della Corporazione dei bardi, o con spade e scudi di legno nell'accampamento dei Teuta Vertamocori o potranno provare le pitture sul viso del clan di Bibrax, come la ragazza nella foto. 

Fuori dall'orario di animazione, l’amica Francesca D'Amato parlerà anche di “Draghi italiani: dove vivevano, cosa mangiavano e che fine hanno fatto” con tutti i curiosi di leggende italiane, grandi o piccini che siano.

Info e programma completo: www.novaariafestival.it

lunedì 18 giugno 2012

Una notte magica in biblioteca





Vuoi festeggiare il SOLSTIZIO D’ESTATE in maniera intelligente?

Sei un bambino tra gli otto e i novantanove anni?

Ti piacciono i miti e le leggende?

Allora ho quello che fa per te!

Il 21 giugno alle ore 21 Anna Lavatelli (se ancora non la conoscete guardate qui ) legge “quando la luna scelse la notte” ed altri miti dei primi raccontatori di storie.

L’evento è organizzato in collaborazione con RED Internacional de contacuentos & Librerie italiane indipendenti, con l’obiettivo di divulgare l’arte millenaria del racconto e diffondere la voglia di raccontare e di ascoltare.

Dove? ma alla Biblioteca civica in via Novara 20 a Cameri!



giovedì 14 giugno 2012

Stresa, un aperitivo con...

Il festival letterario “Stresa, un aperitivo con …” si svolgerà a Stresa venerdì 15, sabato 16 e domenica 17 giugno.

Apre il festival alle 17 di venerdì 15  Laura Sanchioni autrice di “La dona dal cagnin ross” (Rayuela) un giallo ambientato a Ornavasso nel Quattrocento mentre ferveva l’attività nelle cave di marmo da cui veniva estratto quello per la costruzione del Duomo di Milano. 
Segue alle 18 l’incontro con Giuseppe Pederiali autore de “Il ponte delle sirenette” e della serie di Camilla Cagliostri (Garzanti). Evento speciale alle 21 all’hotel Regina Palace dove Silvio Raffo presenta Giallomatrigna (Robin), un giallo ambientato proprio all’hotel Regina Palace durante una presentazione letteraria. Il libro ha ricevuto una targa speciale della giuria all’edizione in corso del Premio Stresa di Narrativa. 
Si prosegue sabato 16 giugno alle 11, aperitivo con Sherlock Magazine e Luigi Pachì, amministratore delegato di Delos Book. Nel pomeriggio alle 17 Omegna in giallo “La spesa del commissario” (Lampi di Stampa) di Matteo Severgnini e “Nevica ancora” (Todaro Editore) di Paola Sironi, gialli parzialmente ambientati a Omegna. Seguono alle 17.45 romanzi di due scrittori che vivono dall’altra parte del lago “I cento veli” di Massimiliano Comparin (Dalai Editore) e “Una vita complicata” di Carlo Alfieri (Mursia). Alle 18.30 Scrittori Sabot/Age, la nuova collana e/o Edizioni dedicata alle storie che il nostro Paese non ha più il coraggio di raccontare diretta da Colomba Rossi e dal marito Massimo Carlotto, “Una brutta storia” di Piergiorgio Pulixi e “Sinistri” di Tersite Rossi. Alle 21  incontro con Enrico Pandiani, fresco vincitore del premio Mediterraneo del giallo e noir a Sassari e autore di Pessime scuse per un massacro (Rizzoli), un’avventura della saga di “Les Italiens”

Domenica 17  alle 11 Eclissi Editrice festeggia il quinto compleanno, con interventi degli autori di punta Francesco Gallone, Riccardo Besola, Andrea Ferrari, Massimo Rodighiero, Francesco Manarini, Gianni Lomazzi e Alessandro Bastasi. Pomeriggio con Valerio Varesi creatore del commissario Soneri  interpretato sul piccolo schermo da Luca Barbareschi che alle 17 ne  La sentenza (Frassinelli) racconta una storia di partigiani. Gioca in casa alle 17.45 Andrea Villani, autore di  “Luciano Lutring. La vera storia del solista del mitra” (Mursia) a una manciata di chilometri da Massino Visconti dove vive il protagonista oggi affermato pittore e frequentatore di Stresa. Alle 18.30 Franco Forte presenta “Il segno dell’untore” (Mondadori), giallo storico in cui compare anche la figura di San Carlo Borromeo. Gran finale con l’annuncio dei dieci finalisti del premio GialloStresa scelti tra gli ottantuno racconti pervenuti da varie regioni d’Italia tra cui Calabria, Sardegna, Lazio, Umbria, Toscana, Friuli, Veneto,  Lombardia e Piemonte e cinque racconti provenienti dalla Svizzera Italiana.

Il festival, giunto alla quarta edizione è ideato e organizzato da Ambretta Sampietro in collaborazione con la Città di Stresa, la Pro Loco, il Distretto dei Laghi e con il patrocinio della Provincia del Verbano Cusio Ossola. Collabora anche la scrittrice e giornalista Sabrina Minetti e partecipa la Combriccola dei lettori. Letture a cura della compagnia teatrale  “E…dizione Straordinaria”. Gli eventi sono a ingresso libero e si svolgeranno in Piazza Cadorna, tranne la presentazione di Giallomatrigna che sarà all’hotel Regina Palace.

sabato 9 giugno 2012

Siamo in Onda vi augura buona estate!


Questa sera ci sarà l’ultima puntata (la 32°) della stagione per Siamo in Onda il radioshow del sabato sera di Puntoradio. Come accade per l’ultimo giorno di scuola non ci sarà un tema, ma sarà una grande festa di arrivederci.

Sarà possibile interagire con il programma e gli ospiti inviando un sms o via mail. Le risposte più belle saranno lette in trasmissione.
Naturalmente potrete trovare le foto della serata su facebook oppure sul blog all'indirizzo www.siamoinonda.it

La grande novità è la recente espansione delle frequenze di Puntoradio, che vedete nella cartina di apertura e trovate di seguito.

Per cui se volete ascoltare il programma alla radio:

FM 95.1 ALTO ED EST MILANESE; CITTA’ E PROVINCIE DI: VARESE, COMO, VERBANIA, NOVARA, PAVIA, ALESSANDRIA,VERCELLI

FM 89.8 ALTO VERBANO, LOCARNO (CH), BELLINZONA (CH)

FM 97.3 VALMARCHIROLO, VALGANNA, LUGANO (CH), LAGO DI LUGANO

FM 98.2 LAGO DI COMO

FM 95.0 COMO CITTA’

Si aggiungono alle già presenti:
FM 96.0 VARALLO, ALTA VALSESIA
FM 93.5 BORGOSESIA, BASSA VALSESIA
FM 95.2 BIELLA e PROVINCIA

Altrimenti mediante internet in streaming su www.puntoradio.net

Per intervenire in DIRETTA:
- via email: diretta@puntoradio.net - redazione@siamoinonda.it
- via SMS:.389 96 96 960

Vi aspettiamo numerosi!!! Buon Ascolto

(Sarà possibile seguire la trasmissione in replica il martedì successivo sempre alle 21,00)


martedì 5 giugno 2012

Donne e cavalieri, mercati e sapori

Nel Medioevo un evento di particolare rilievo erano i mercati. Si svolgevano in località decise dal sovrano che concedeva il diritto ad un paese che ne ricavava molti benefici economici. I mercati costituivano infatti la principale occasione per scambiare i prodotti delle campagne con quelli degli artigiani. Oltre al mercato poteva essere concesso anche il diritto di svolgere una fiera annuale che spesso durava più giorni e che naturalmente moltiplicava le occasioni di commercio e di affari.
Il primo mercato di cui si abbia notizia nel Novarese è quello che si teneva ogni mese a Fontaneto già nell’anno 908. Pochi anni dopo, nel 919 il re d’Italia Berengario concesse al Vescovo di Novara di tenere un mercato settimanale il sabato a Gozzano. Sempre nella stessa località si svolgeva una fiera annuale il 24 novembre in occasione della festa di San Giuliano.

L’accumulo di prodotti destinati al mercato determinò la necessità di proteggerli da ladri e saccheggiatori di ogni razza, bandiera e provenienza. Per questo sulla sommità dell’altura che domina il paese di Gozzano fu costruito un castello.
In esso furono costruite sicure cantine per immagazzinare le derrate alimentari e i beni degli abitanti che potevano trovare rifugio dentro le mura in caso di pericolo. Le case, costruite in legno e paglia, potevano invece essere ricostruite facilmente dopo l’incendio appiccato dai nemici o dagli stessi abitanti per fare terra bruciata davanti agli invasori.

Il fenomeno delle fiere non è solo italiano, naturalmente. Il 22 gennaio 1253 re Enrico III d'Inghilterra concedeva alla località di Scarborough di tenere una fiera annuale che iniziava il 15 agosto e terminava il 29 settembre. A questa famosa fiera il duo folk americano Simon & Garfunkel ha dedicato una canzone che si ispira ad un’antichissima ballata.
La versione originale, “Il cavaliere elfo”, è basata sul dialogo tra un focoso elfo dal corno magico ed una vergine in cerca d’amore. Le parole di questa antica ballata furono modificate nel tempo in varie versioni.

La versione di Simon & Garfunkel, con degli incisi (“Canticle”) contro la guerra, è basata sul dialogo a distanza, affidato ad un viaggiatore diretto alla fiera di Scarborough, tra due innamorati separati dal destino. I due si lanciano una serie di sfide in una sorta di duello amoroso.
Nel farlo invocano quattro erbe magiche: il prezzemolo contro l’amarezza dell’abbandono; la salvia per sopportare la separazione; il rosmarino per la costanza nell’attesa; e il timo per trovare il coraggio per superare la prova. Nella speranza di ritrovare quello che era stato vero amore.

Simon & Garfunkel – The Scarborough Fair

lunedì 4 giugno 2012

Parole al vento a Stresa

C'è una nuova opportunità per ascoltare le Storie di Siamo in Onda dal vivo. Sabato 9 giugno alle 20.30 a Stresa (Vb), nella Palazzina Liberty sul lungolago, alcuni autori saranno ospiti della Città di Stresa - servizio cultura Biblioteca Civica "A. Zapelloni".

Sarà presentato "PAROLE AL VENTO - Le più belle storie di Siamo in Onda, il salotto di Puntoradio", il libro di racconti edito a favore di AGBD Arona - Associazione Genitori Bambini Down.
Sarà presente Cristina Medina, della Compagnia Teatrale La Corte dei Miracoli, a dare voce alle storie. E poi la musica di Toni Veronesi, cantautore dialettale della vecchia Milano.
L'ingresso è gratuito.

Continuate a seguirci, amici, a consigliare il nostro podcast e magari lasciate un commento nell'iTunes Store.
Ecco l'indirizzo: il PODCAST delle STORIE

Bastano due minuti e aumenterebbe la visibilità di ciò che facciamo. Grazie!

E se ancora non l'avete fatto, potete anche diventare fan della nostra PAGINA FACEBOOK

sabato 2 giugno 2012

Alla scoperta di antichi sapori

Seguendo un menù di prodotti locali possiamo divertirci a scoprire gli aneddoti che stanno dietro ogni saporito boccone. Partiamo da un ottimo antipasto di salumi.
I maiali sono allevati da tempi antichissimi e già i Celti allevavano i suini nutrendoli con le ghiande dei querceti dell’Italia settentrionale. Il cinghiale era anche un animale sacro per i guerrieri Celti che ne ammiravano il coraggio e lo raffiguravano sulle armi.

Tra i tanti modi per conservare i salami ce n’è uno tipico delle province di Novara e Vercelli: il salame della duja. I salami sono prodotti con carni suine di prima scelta e messi a stagionare in un contenitore di ceramica riempito di strutto fuso. Solidificandosi lo strutto assicura una lunga conservazione.
Accompagniamo il salame con del pane di segale, un cereale coltivato fin dall’età del bronzo, duemila anni prima di Cristo. Considerato inizialmente una pianta infestante dei campi di grano, se ne scoprirono presto le virtù, soprattutto la resistenza ai climi freddi, che ne fecero per secoli uno dei cereali più coltivati e presenti nell’alimentazione dei contadini.

Dopo l’antipasto possiamo servire una polenta accompagnata dal tapulone. Per chi non lo conosce si tratta di uno stufato di carne d’asino, stracotta con spezie e vari sapori e due bicchieri di vino rosso delle colline novaresi. Secondo una leggenda che si tramanda di bocca in bocca la sua invenzione si deve a tredici omaccioni, che qualcuno non esita a definire orchi.
Tornavano dall’Isola di San Giulio e giunti al guado sul torrente Agogna si accorsero di aver finito le provviste. Vedendo il loro asino che brucava tranquillo pensarono di trasformare lui in bistecche. Essendo però il povero quadrupede di età antica e carne coriacea i tredici misero la carne in una pentola e la fecero cuocere a lungo. Infine, sazi e soddisfatti decisero di fondare in quel luogo la città di Borgomanero.

Per terminare la polenta rimasta possiamo condirla con pezzi di gorgonzola, formaggio che, nonostante il nome registrato nel dopoguerra nella città lombarda, ha una lunga storia in terra novarese dove è conosciuto col nome di chèga e dove ancora oggi si concentra buona parte della produzione.
Già i romani parlavano con ammirazione di un formaggio gallico dalle proprietà meravigliose e quasi curative. Lo stracchino prodotto con il latte delle vacche scese dai pascoli montani era punto con un ago intinto nella muffa del pane di segale. Questa prosperava consentendo la stagionatura e conferendo il sapore e l’aspetto tipico del formaggio erborinato.

I Celti lo accompagnavano con il vino rosso delle colline novaresi. E lo bevevano a canna da larghe fiasche in terracotta che avevano la funzione dei nostri decanter, i cosiddetti vasi a trottola (foto). Noi lo assaporiamo nel bicchiere prima di gustare un dolce che ha dato origine anche ad una maschera del carnevale novarese: Re Biscottino.
Il Biscottino di Novara nasce nei monasteri femminili della città come "biscottino delle monache di Novara". Quando i conventi furono soppressi da Napoleone la ricetta fu perfezionata dai pasticcieri novaresi rendendone possibile il commercio su larga scala. Tra gli estimatori del Biscottino di Novara si dice ci fosse anche il Conte Cavour che lo gustava abbinato al... gorgonzola!

Tanti sapori nell'ultima puntata della bottega del mistero



Sapete che alcuni dei sapori presenti sulle vostre tavole apparivano già sulle tavole di antichi popoli di coraggiosi guerrieri? E che alcune gustose ricette sono state inventate da bande di orchi al ritorno da isole un tempo infestate da draghi? E che ci sono sagre antichissime e rese immortali da dolcissime ballate?

Vi è venuta l’acquolina in bocca? Vi è venuta la curiosità di saperne di più? Non vi resta che seguirci questa sera nella bottega del mistero, la rubrica all’interno del programma Siamo in Onda  su Puntoradio  in cui si parla di storie del territorio (nella prima parte) e di quelle che si celano dietro una canzone (nella seconda).

La puntata di sabato 2 giugno, l’ultima per la serie della “Bottega del mistero” per quest’anno, ha come tema proprio SAPORI


Per ascoltare Siamo in Onda:
- FM 96.3 da Novara, Vercelli, Verbania, Biella, Alessandria, Torino, Varese, Milano, Pavia
- FM 93.5 - 96.00 da Borgosesia e Valsesia
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Per intervenire in DIRETTA:
- via email: diretta@puntoradio.net - redazione@siamoinonda.it
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Buon Ascolto...
(Sarà possibile seguire la trasmissione in replica il martedì successivo sempre alle 21,00)


La foto è una cortesia di ELE.

La musica che fa da sottofondo alla rubrica radiofonica è una cortesia di Alessandro Ponti.


venerdì 1 giugno 2012

I sapori di Siamo in Onda



"Sapore di sale,
sapore di mare,
un gusto un po' amaro
di cose perdute,
di cose lasciate
lontano da noi
dove il mondo è diverso,
diverso da qui."
Gino Paoli, Sapore di mare

Ci sono cose che danno sapore alla vita. Alcune l’addolciscono, altre la rendono amara, altre un po’ salata e altre ancora decisamente piccante.

C’è però solo un programma che può dare sapore al vostro sabato sera: è Siamo in Onda, il talk show di Puntoradio, che sabato 2 giugno avrà come tema della serata proprio SAPORI.

Come tradizione c’è anche un quesito posto agli ascoltatori

A quale sapore non sapete rinunciare?

Ditelo  inviando un sms oppure scrivetelo su questo blog o via mail. Le risposte più belle saranno lette in trasmissione.

Potrete trovare le foto della serata su Facebook oppure sul blog www.siamoinonda.it


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La foto è una cortesia di Ele

mercoledì 30 maggio 2012

Sono soddisfazioni


Se una sera di primavera un viaggiatore del web passasse da iTunes vedrebbe la schermata sopra riportata. 

Questo per dire che la redazione delle Storie di Siamo in Onda, i suoi autori e tutto il programma hanno motivo di essere soddisfatti.

martedì 29 maggio 2012

Cadaveri eccellenti in un campo di fragole

Il 13 febbraio 1967 usciva “Strawberry fields forever” un singolo dei Beatles che in origine avrebbe dovuto essere pubblicato nell’album “Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band” ma fu lanciato come singolo con “Penny Lane”.
La canzone è considerata una delle migliori del gruppo, in un anno magico per la band che sfornava il film e l’album “Magical Mystery Tour” e il citato “Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band”. Il quale, secondo la rivista “Rolling Stone”, occupa il numero 1 della lista dei 500 album della storia del rock.

Dietro questo successo si celerebbe però un mistero. A partire dal 1969 si è diffusa la voce che Paul McCartney sia morto in un incidente stradale nel 1966, assieme alla ragazza cui aveva dato un passaggio. A suffragare questa tesi sarebbero decine di indizi sparsi nei dischi dei Beatles pubblicati dopo e, sorprendentemente, anche prima del tragico evento.
Ad esempio il fatto che Paul sia l’unico scalzo sulle strisce pedonali nella celebre copertina di “Penny Lane” (foto). O che, secondo alcuni, John Lennon alla fine di “Strawberry fields forever” canti «I buried Paul» ("ho sepolto Paul") invece di «cranberry sauce».

Tanti enigmi per uno strano rebus, smentito ufficialmente dai Beatles e dallo stesso interessato, che secondo i sostenitori della teoria “Paul è morto” sarebbe peraltro solo un sosia di nome William Campbell. Di grande talento, ci sarebbe da dire, vista la carriera musicale che continua tuttora.
La teoria ha ispirato libri, film e si è ulteriormente diffusa nell’era di internet arricchendosi di dettagli. Uno tra questi è particolarmente stravagante in quanto identifica il sosia di Paul in un figlio, o addirittura nella reincarnazione, dell'occultista Aleister Crowley.

Crowley è uno dei personaggi che compaiono sulla copertina di “Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band”. La leggenda nera che circonda la sua torbida e controversa figura ha affascinato molti personaggi del mondo della musica e della letteratura.
Il chitarrista dei Led Zeppelin Jimmy Page, ad esempio, comperò nel 1970 Boleskine House, la villa sul Loch Ness in cui aveva vissuto Crowley e su cui pesa un’atmosfera di maledizione. Vendendola nel 1980 a seguito di una serie di sciagure che avevano colpito la band.

Lo Strawberry Field di cui parla la canzone era in origine il nome di un orfanotrofio vicino alla casa di John Lennon. Il cantante era rimasto orfano della madre a 17 anni ed era legato a quel luogo nel cui giardino, incolto e misterioso, s’intrufolava con gli amici per giocare.
Strawberry Field è diventato anche il nome del memorial a lui dedicato, un’area di un ettaro nel Central Park di New York, città in cui Lennon, fu assassinato l’otto dicembre 1980 da un malato di mente che gli esplose contro cinque colpi di pistola.

Beatles – Strawberry fields forever

domenica 27 maggio 2012

Si potevano mangiare anche le fragole


Per decine di migliaia di anni gli esseri umani vagabondarono sulla Terra senza avere una casa come la intendiamo. Bande di gruppi familiari tra loro imparentati si spostavano all’interno di territori tribali estesi per centinaia di chilometri cacciando gli animali selvatici e raccogliendo i frutti spontanei.
Nella loro marcia di espansione, durata migliaia di anni, gli uomini incontrarono anche delle gustose “bacche” rosse. Anzi furono probabilmente le donne a trovarle, perché la raccolta di radici, frutti e altre piante commestibili era il compito che svolgevano giornalmente, mentre gli uomini erano impegnati nelle battute di caccia.

La scoperta fu certamente piacevole e utile, dal momento che le fragole contengono zuccheri, vitamine e minerali preziosissimi in epoche in cui reperire il cibo era sempre un’impresa.
Secondo alcuni studi, proprio grazie alla fermentazione degli zuccheri, gli uomini dell’età della pietra sarebbero stati in grado di ricavare dalle fragole le prime bevande alcoliche.

Si calcola che gli esseri umani della nostra specie siano giunti in Europa circa 40 mila anni fa, ma essi non furono i primi abitatori del continente. Da oltre 100 mila anni essa era infatti occupata da un’altra specie conosciuta con il nome di Uomo di Neandertal (nell'immagine ricostruzione di una bambina neandertaliana di 8 anni il cui scheletro è stato rinvenuto a Gibilterra).
Anch’essi vivevano in gruppi nomadi ed erano dediti alla caccia e alla raccolta, ma secondo alcuni studiosi avevano una struttura sociale meno organizzata e specializzata. A differenza dell’uomo moderno, ad esempio, non praticavano lo scambio commerciale e non avevano il tempo o la capacità di dedicarsi all’arte. Questa arretratezza, unita alle difficoltà climatiche legate al periodo glaciale in cui vivevano e alla concorrenza della nostra specie li portò all’estinzione.

Non è ancora definitivamente chiaro se gli ultimi superstiti neandertaliani si siano fusi con i nostri antenati, anche se le analisi del DNA tenderebbero ad escluderlo. Quel che è certo è che uomini neandertaliani abitavano anche nella nostra zona, dove sono stati trovati i loro resti.
Il Monte Fenera domina la valle del Sesia e per le sue caratteristiche geologiche, l’acqua ha scavato nella roccia calcarea delle grotte anche molto profonde. In alcune sono stati rinvenuti resti di strumenti di pietra e resti ossei che presentano caratteristiche sicuramente neandertaliane. Non si deve pensare però che questi uomini vivessero permanentemente nelle caverne. Probabilmente le utilizzavano nel periodo freddo sfruttando il calore naturale degli ambienti sotterranei, spostandosi poi su un territorio vasto per cacciare e raccogliere frutta e piante commestibili.

sabato 26 maggio 2012

Nella bottega del mistero vi regaliamo le fragole



Fragola. Uno dei primi frutti mangiati dall’uomo e (soprattutto) dalla donna. Peccato però che non sia un frutto, dal momento che i veri frutti sono i “semini” che vediamo. E in fondo anche i campi di fragole possono nascondere inquietanti segreti...


Non ci credete? Non vi resta che seguirci questa sera nella bottega del mistero, la rubrica all’interno del programma Siamo in Onda  su Puntoradio  in cui si parla di storie del territorio (nella prima parte) e di quelle che si celano dietro una canzone (nella seconda).

La puntata di sabato 26 maggio ha come tema proprio FRAGOLE



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Buon Ascolto...
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La foto è una cortesia di ELE.

La musica che fa da sottofondo alla rubrica radiofonica è una cortesia di Alessandro Ponti.


venerdì 25 maggio 2012

Le fragole di Siamo in Onda


....sono lontani quei momenti
quando uno sguardo provocava turbamenti..
quando la vita era più facile...
e si potevano mangiare anche le fragole....
Vasco Rossi, Sally

Le fragole si trovano nei boschi o tra gli scaffali dei supermercati. Negli scaffali ci sono molte altre cose a dire il vero, ma del resto anche nei boschi se si sa guardare: succosi mirtilli e funghi gustosi, ma anche bacche e funghi velenosi.
E poiché la vita assomiglia più ad una foresta dove bisogna saper cercare e scegliere è bene non passare il proprio tempo libero solo nei centri commerciali.
   

C’è però solo un programma che può offrirvi gustosissime fragole musicali, condite con tanta simpatia e divertimento: è Siamo in Onda, il talk show di Puntoradio, che sabato 26 maggio avrà come tema della serata proprio FRAGOLE.

Come tradizione c’è anche un quesito posto agli ascoltatori

Hai mai ricevuto un invito irresistibile? Raccontacelo!


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Potrete trovare le foto della serata su Facebook oppure sul blog www.siamoinonda.it


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mercoledì 23 maggio 2012

La pietra filosofale




La storia che vi stiamo per raccontare è un viaggio indietro nel tempo, in un epoca in cui scienza e magia erano una sola materia. O così almeno pensava la gente. E in quell’epoca tanto remota, se aveste chiesto alla gente chi fosse il più grande mago della regione, vi avrebbero indicato tutti lo stesso uomo: Mastro Girolamo.

Mastro Girolamo era di gran lunga il miglior mago di tutta la regione. Anzi, c’erano ottime ragioni per sostenere, senza falsa modestia, che nella conoscenza di matematica, astrologia, medicina, fisica e alchimia non avesse pari in tutta Europa. E per conoscere la sorte, o guarire dai loro mali, principi e sovrani erano disposti a coprirlo d’oro.
Mastro Girolamo però non cercava la ricchezza. In libri polverosi di una sapienza antica aveva scoperto l’esistenza di una pietra dotata di tre grandi poteri.
Il primo era la possibilità di trasmutare in oro i metalli vili. Ma come abbiamo già detto a Mastro Girolamo non interessava la ricchezza.
Il secondo era quello di produrre la panacea, un elisir capace di curare ogni malattia. Questa era cosa buona ai suoi occhi, ma egli aspirava al terzo potere: la conoscenza assoluta del passato e del futuro, del bene e del male.
Mastro Girolamo, insomma, credeva che mediante questa pietra filosofale avrebbe scoperto il segreto della felicità. Per questo mise ogni sua energia nella ricerca. Trascorreva giorno e notte, dimentico del tempo, degli amici e della famiglia, chiuso nel suo laboratorio ad elaborare nuove formule, ma il segreto della pietra restava irrisolto.
Quando la moglie morì di crepacuore si maledì per non aver ancora trovato la pietra con cui avrebbe potuto curarla.
Passarono gli anni e, un nero giorno in cui se ne stava chino sugli alambicchi, giunse un servo a dirgli che suo figlio era stato arrestato e condannato a morte. Gridando ad alta voce contro la sorte avversa, Mastro Girolamo diede fondo alle sue ricchezze per pagare inutili avvocati. Quando la sentenza fu eseguita pianse perché, se avesse scoperto la pietra, avrebbe potuto prevedere la disgrazia.
Tempo dopo l’altro figlio, oppresso dai debiti, gli fece causa. Dicendo che il padre era impazzito pretendeva il suo patrimonio.
Quest’ultimo dolore spezzò la fibra di Mastro Girolamo.
Nei suoi deliri di moribondo stringeva la pietra filosofale; ma i suoi occhi ciechi non vedevano che era la mano di sua figlia. L’unica a essergli rimasta ancora accanto.

Questa è una delle Storie di Siamo in Onda il salotto radiofonico di Puntoradio


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