Sono belle, bellissime, e sanno di esserlo. Hanno il sorriso crudele di chi sa di essere ammirata, ma intoccabile. Le accogliamo nelle nostre case per divertire i nostri figli. Se ne stanno lì a fissarci con occhi immobili che non ci perdono mai di vista. Ci osservano di giorno, ma soprattutto di notte. Vegliano su di noi o forse ci sorvegliano attendendo solo il momento giusto.
Le bambole sono antiche quanto la nostra specie. Erano già con noi nelle caverne. Gli Egizi, i Greci e i Romani le costruivano per le loro bambine. Anche gli antichi druidi costruivano enormi bambole, o fantocci, di vimini. Poi li riempivano di esseri umani e appiccavano il fuoco per propiziarsi la sorte.
C’è chi sospetta che mentre dormiamo esse possano prendere vita e aggirarsi attorno a noi nell’oscurità. Nessuno, tuttavia, è mai riuscito a sorprenderne una mentre lo faceva. Forse per questo le bambole sono usate dalle streghe per i loro crudeli riti. Si crede infatti che gli spiriti inquieti possano trovare dimora in esse, in attesa di poter passare in un corpo più accogliente.
Ci sono molte case piene di bambole, ma nessuna è pari alla Rocca di Angera. C’è un intero esercito schierato lì dentro, come in attesa di un burattinaio che impartisca l’ordine di mettersi in marcia. Se amate le bambole vi consiglio di visitare questo museo. Solamente, non fatelo dopo la mezzanotte…
Le bambole sono antiche quanto la nostra specie. Erano già con noi nelle caverne. Gli Egizi, i Greci e i Romani le costruivano per le loro bambine. Anche gli antichi druidi costruivano enormi bambole, o fantocci, di vimini. Poi li riempivano di esseri umani e appiccavano il fuoco per propiziarsi la sorte.
C’è chi sospetta che mentre dormiamo esse possano prendere vita e aggirarsi attorno a noi nell’oscurità. Nessuno, tuttavia, è mai riuscito a sorprenderne una mentre lo faceva. Forse per questo le bambole sono usate dalle streghe per i loro crudeli riti. Si crede infatti che gli spiriti inquieti possano trovare dimora in esse, in attesa di poter passare in un corpo più accogliente.
Ci sono molte case piene di bambole, ma nessuna è pari alla Rocca di Angera. C’è un intero esercito schierato lì dentro, come in attesa di un burattinaio che impartisca l’ordine di mettersi in marcia. Se amate le bambole vi consiglio di visitare questo museo. Solamente, non fatelo dopo la mezzanotte…
ho visitato la casa delle bambole di Rocca d'Angera dopo mezzanotte.
RispondiEliminaLe bambole mi hanno accolto molto bene. Sono state gentili ed hanno fatto di tutto per non mettermi paura. Poi mi hanno rivelato il loro segreto. Mi hanno detto che...
io sono andata in gita scolastica alle elementari mi piacerebbe ritornarci.
RispondiEliminaMessa in questi termini devo dire che è molto inquietante.
RispondiEliminaMettere Chucky in foto non aiuta...
Cmq sono d'accordo: le bambole se bene usate sono uno strumento letterario in grado di suscitare molta paura ed inquietudine.
Questo posto deve essere molto interessante, lo visiterei volentieri.
ciao
se qualcuno ha notizie di Lorenzo me lo comunichi, cortesemente. temo abbia fatto una brutta fine, mentre cercava di svelare il mistero delle bambole.
RispondiElimina@ Terry: mi sembra giusto.
@ Timorato: ne vale senz'altro la pena. E' uno dei luoghi da cui si ha una delle viste più belle del Lago maggiore.
Ma questa storia dei fantocci dei druidi se non sbaglio non ha reali testimonianze storiche. Ma forse ricordo male...
RispondiEliminaComunque non preoccuparti per Lorenzo, è qui con me, e mi ha appena raccontato che...
Ahhhhhh! (urlo agonizzante che raggela le carni con conseguente improvvisa interruzione del commento proprio sul più bello)
deve essere un posto bellissimo!
RispondiEliminanella casa in cui abitavo da nubile c'erano tante bambole di porcellana...., molte delle quali ho distrutto e riattaccato da piccola... ^______________^
Mamma mia...adesso si che mi è venuta una bella tremarella...levo qualsiasi forma "bambolesca" possa esserci nella mia stanza!Un abbraccio, C.
RispondiElimina@ Tarkan: testimonianze storiche ce ne sono (nelle fonti romane). Mancano invece quelle archeologiche, peraltro difficili da trovare per riti di questo genere.
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