La prima tappa del mio viaggio mi ha portato ad Orta, dove si trova la Bottega del Filosofo. È uno strano luogo questo, in cui non si vendono altro che semplici, preziosissime informazioni. Volete andare sull’isola di San Giulio? Volete visitare una mostra a Palazzo Penotti Ubertini? Lasciare Orta per cercare uno dei molti musei, unici al mondo, che arricchiscono l’Ecomuseo del Lago d'Orta e Mottarone come le perle di una collana?
Le risposte alle vostre domande sono lì ad attendervi, nella Bottega del Filosofo.
Se poi avrete la pazienza di attendere che la folla si diradi e la quiete torni nel suo piccolo regno, il Filosofo, uno dei cari amici di Alfa, potrà dispensarvi un po’ della sua saggezza. E proprio di questa sono in cerca, per trovare le tracce del nostro Alfa.
«Non ha retto il peso della verità» mi dice sconsolato il Filosofo. «Scoprire di essere solo un personaggio di un Autore è stato troppo per lui. Sono pochi coloro che reggono il peso di simili rivelazioni. Così, ferito, si è rifugiato in qualche luogo inaccessibile del lago, dove non ti sarà facile scovarlo. È pieno di baite abbandonate, boschi inaccessibili e persino caverne sulle montagne qui attorno. Potrebbe essere ovunque, considerato che conosce molto bene il territorio e sa come muoversi. Tu invece?»
«Ho attraversato la foresta amazzonica» rispondo, come esibendo un curriculum.
«Capisco» annuisce. «Ne abbiamo una anche noi qua sopra, tra Ameno e l’Alto Vergante. L’hanno chiamata così per lo meno, Amazzonia Novarese, per via delle estensioni di boschi sempre più abbandonati, dove puoi trovare vecchi alpeggi abbandonati ed interi paesi fantasma.»
«Conosco bene la situazione. La casa dei miei antenati è a Pregallo.»
«Pregallo» annuisce. «Uno strano paese. Sulle montagne attorno al lago d’Orta ci sono borghi incantati e fuori dal tempo, come Corconio; o paesi disabitati che si ripopolano improvvisamente solo con l’arrivo dell’estate, come Campello Monti. Eppure Pregallo è diverso, perché non compare su nessuna delle nostre mappe, benché sia lì sopra, sulla collina, a mezza costa tra il lago e le montagne, e basti percorrere quella strada per arrivarci. In fondo da qui è meno di un’ora.»
«Ci sono molte cose strane a Pregallo» confermo. «Ma certamente Alfa non è salito lassù. Ne sarei stato informato, in questo caso.»
«Buona fortuna» mi dice tendendomi la mano. «E cerca di riportarlo qui presto».
Annuii, congedandomi dal Filosofo, ma non glielo promisi, perché sapevo che il quando era al di là delle mie possibilità di previsione.
Chiudendo questo primo appunto di viaggio, mi accorgo che, precedentemente, nel presentarmi ho omesso di raccontarvi la mia storia. Se vi interessa – ma non è indispensabile farlo per seguire il mio viaggio attorno al Lago d’Orta – potete leggerla seguendo questo link o, più comodamente, potete scaricare l’intera storia in pdf da questo altro.
Le risposte alle vostre domande sono lì ad attendervi, nella Bottega del Filosofo.
Se poi avrete la pazienza di attendere che la folla si diradi e la quiete torni nel suo piccolo regno, il Filosofo, uno dei cari amici di Alfa, potrà dispensarvi un po’ della sua saggezza. E proprio di questa sono in cerca, per trovare le tracce del nostro Alfa.
«Non ha retto il peso della verità» mi dice sconsolato il Filosofo. «Scoprire di essere solo un personaggio di un Autore è stato troppo per lui. Sono pochi coloro che reggono il peso di simili rivelazioni. Così, ferito, si è rifugiato in qualche luogo inaccessibile del lago, dove non ti sarà facile scovarlo. È pieno di baite abbandonate, boschi inaccessibili e persino caverne sulle montagne qui attorno. Potrebbe essere ovunque, considerato che conosce molto bene il territorio e sa come muoversi. Tu invece?»
«Ho attraversato la foresta amazzonica» rispondo, come esibendo un curriculum.
«Capisco» annuisce. «Ne abbiamo una anche noi qua sopra, tra Ameno e l’Alto Vergante. L’hanno chiamata così per lo meno, Amazzonia Novarese, per via delle estensioni di boschi sempre più abbandonati, dove puoi trovare vecchi alpeggi abbandonati ed interi paesi fantasma.»
«Conosco bene la situazione. La casa dei miei antenati è a Pregallo.»
«Pregallo» annuisce. «Uno strano paese. Sulle montagne attorno al lago d’Orta ci sono borghi incantati e fuori dal tempo, come Corconio; o paesi disabitati che si ripopolano improvvisamente solo con l’arrivo dell’estate, come Campello Monti. Eppure Pregallo è diverso, perché non compare su nessuna delle nostre mappe, benché sia lì sopra, sulla collina, a mezza costa tra il lago e le montagne, e basti percorrere quella strada per arrivarci. In fondo da qui è meno di un’ora.»
«Ci sono molte cose strane a Pregallo» confermo. «Ma certamente Alfa non è salito lassù. Ne sarei stato informato, in questo caso.»
«Buona fortuna» mi dice tendendomi la mano. «E cerca di riportarlo qui presto».
Annuii, congedandomi dal Filosofo, ma non glielo promisi, perché sapevo che il quando era al di là delle mie possibilità di previsione.
Chiudendo questo primo appunto di viaggio, mi accorgo che, precedentemente, nel presentarmi ho omesso di raccontarvi la mia storia. Se vi interessa – ma non è indispensabile farlo per seguire il mio viaggio attorno al Lago d’Orta – potete leggerla seguendo questo link o, più comodamente, potete scaricare l’intera storia in pdf da questo altro.
Infatti, io quando creo i personaggi dei miei fumetti la prima cosa che metto in chiaro è: "Voi siete delle semplici creature nate dalla mia immaginazione, mentre io sono la vostra Dea Creatrice & Disegnante".
RispondiEliminaAltrimenti si montano la testa, come è successo ad Alfa...
Foresta amazzonica nell'alto Vergante? o.O
:-O
Veramente interessante! Descrivi luoghi che amo aiutandomi ad amrli ed apprezzarli ancora di più.
RispondiEliminaMolto suggestivo...una descrizione bellissima che hai fatto.
RispondiEliminaBravissimo!Un caro saluto di cuore.
Pregallo forever
RispondiEliminaCiao Errante, che bello tornare a parlare con te! ;) Mi sei molto mancato, la tua capacita' di raccontare e' intensa e conivolgente. Povero Alfa, lo capisco, e' dura ritrovarsi ad essere un personaggio nella commedia scritta da altri. Ma quello che dovrebbe dargli energia e' il fatto che lui ha sempre un ruolo fondamentale e gia' questo e' una rarita'. A lui e' stato dato spazio, importanza e la sua parola conta. E poi spesso i personaggi nascono tali ma poi prendono una vita propria affascinante e unica. Spero che tu lo possa trovare, al piu' presto :)
RispondiEliminaVai avanti così, la tua ricerca mi intriga parecchio!
RispondiEliminaPregallo è un luogo interessante.
RispondiEliminaCaro Errante, continuo a seguire le tue avventure con trepidazione... sono sicuro che la tua ricerca sarà sempre più interessante.
Ogni ricerca è un viaggio , e questa poi ha uno scopo altissimo : ritrovare l'amico Alfa, ricordandogli che anche Pinocchio alla fine si è liberato dall'involucro di burattino di legno. Miaoooooooooooooo
RispondiElimina@ Ele: certi personaggi sono ribelli di natura...
RispondiEliminaSi, Amazzonia Novarese. Qualcuno l'ha chiamata così...
@ Massimo: grazie. Mi piace far scoprire queste terre.
RispondiElimina@ Giusy: grazie e benvenuta su questo blog!
@ Giardigno: vienimi a trovare a Pregallo!
RispondiEliminaCiao Vittoria! è sempre un piacere leggerti. E hai perfettamente ragione, per cui cercherò di trovare il nostro comune amico al più presto!
RispondiElimina@ McGlen: spero di riuscire ad intrigarti sempre più!
RispondiElimina@ Gnomo: ti troveresti bene a Pregallo!
RispondiElimina@ Felinità: chissà, forse scopriremo che anche Alfa ha qualcosa in comune con Pinocchio...
RispondiEliminaI luoghi dispongono di una vita propria e autonoma o dipendono dall'immaginario umano? (Oibò! Mi sento Marzullo!...)
RispondiEliminaPregallo non esisteva quasi più, credo.
Scomparso in un'Amazzonia non importa se Novarese.
Ora è tornato agli umani, un po' riluttante a lasciarsi scoprire, e molto geloso dei suoi segreti.