Per cercare notizie di Alfa, l’indagatore dei misteri del Cusio scomparso nel nulla, mi sono rivolto ad una dei suoi amici. Una dei suoi “informatori” avrebbe detto Alfa, una di quelle persone che gli segnalavano storie e leggende del lago e delle sue montagne. Ed in questo caso, quando parliamo di Wally, così si chiama la nostra simpatica amica, la montagna in questione non può essere che una: il Mottarone.
Un monte, dalla cui vetta si possono vedere le acque di sette magici laghi, reso celebre da un precoce turismo grazie anche alla costruzione nel 1911 di una ferrovia con trazione elettrica a corrente continua che da Stresa conduceva quasi alla vetta (e che purtroppo – oggi sarebbe una grande attrazione turistica – fu smantellata negli anni Sessanta) e leggendaria agli appassionati di ciclismo grazie al passaggio del Giro d’Italia e di altre gare, che videro sul podio tra i vincitori “storici” Franco Bitossi, Eddy Merckx e Felice Gimondi e tra quelli più moderni Gilberto Simoni, Paolo Savoldelli, Ivan Basso e Damiano Cunego.
Ma non è per parlare di ciclismo che Wally ed io sediamo ad un tavolino con due bicchieri di bonarda delle Colline Novaresi.
«Conosco Alfa dall'ormai lontano 2009» mi dice Wally. «E se lo conosco bene, come è, in questo momento starà certamente indagando su qualche luogo ricco di mistero di questa montagna.»
«Una terra ricca di piccoli tesori che vengono da lontano» rispondo osservando la locandina appesa alla parete.»
«Si tratta di una conferenza che vede come relatrice la storica d'arte Marina Dell'Omo» annuisce «e che si svolgerà sabato 30 giugno alle ore 16,00 qui a Coiromonte. Il tema trattato è sostanzialmente quello della presentazione e dello studio delle opere d'arte presenti nella parrocchia, la loro reale attribuzione e provenienza con un breve excursus storico della chiesa. E alla fine della conferenza ci sarà anche un piccolo rinfresco sotto al porticato della chiesa.»
«Ascolterò volentieri la conferenza» rispondo. «Hai detto che si terrà presso la Chiesa parrocchiale, vero?»
«Certamente! E si tratta solo di un assaggio di quello che abbiamo qui a Coiromonte. Ci sono luoghi decisamente pieni di mistero e alcuni persino molto inquietanti, al punto che quando ero ragazzina, ricordo che non cui fermavamo mai di fronte a certi edifici legati com’erano ad oscure vicende di streghe e di fantasmi…»
E così, dopo il fantasma della Collezione Calderara, eccomi alle prese con un nuovo caso. E sono certo che, anche in questo caso, Alfa mi ha preceduto sulle tracce di questo mistero, di cui vi riferirò la prossima volta, dopo aver ascoltato la conferenza.
Un monte, dalla cui vetta si possono vedere le acque di sette magici laghi, reso celebre da un precoce turismo grazie anche alla costruzione nel 1911 di una ferrovia con trazione elettrica a corrente continua che da Stresa conduceva quasi alla vetta (e che purtroppo – oggi sarebbe una grande attrazione turistica – fu smantellata negli anni Sessanta) e leggendaria agli appassionati di ciclismo grazie al passaggio del Giro d’Italia e di altre gare, che videro sul podio tra i vincitori “storici” Franco Bitossi, Eddy Merckx e Felice Gimondi e tra quelli più moderni Gilberto Simoni, Paolo Savoldelli, Ivan Basso e Damiano Cunego.
Ma non è per parlare di ciclismo che Wally ed io sediamo ad un tavolino con due bicchieri di bonarda delle Colline Novaresi.
«Conosco Alfa dall'ormai lontano 2009» mi dice Wally. «E se lo conosco bene, come è, in questo momento starà certamente indagando su qualche luogo ricco di mistero di questa montagna.»
«Una terra ricca di piccoli tesori che vengono da lontano» rispondo osservando la locandina appesa alla parete.»
«Si tratta di una conferenza che vede come relatrice la storica d'arte Marina Dell'Omo» annuisce «e che si svolgerà sabato 30 giugno alle ore 16,00 qui a Coiromonte. Il tema trattato è sostanzialmente quello della presentazione e dello studio delle opere d'arte presenti nella parrocchia, la loro reale attribuzione e provenienza con un breve excursus storico della chiesa. E alla fine della conferenza ci sarà anche un piccolo rinfresco sotto al porticato della chiesa.»
«Ascolterò volentieri la conferenza» rispondo. «Hai detto che si terrà presso la Chiesa parrocchiale, vero?»
«Certamente! E si tratta solo di un assaggio di quello che abbiamo qui a Coiromonte. Ci sono luoghi decisamente pieni di mistero e alcuni persino molto inquietanti, al punto che quando ero ragazzina, ricordo che non cui fermavamo mai di fronte a certi edifici legati com’erano ad oscure vicende di streghe e di fantasmi…»
E così, dopo il fantasma della Collezione Calderara, eccomi alle prese con un nuovo caso. E sono certo che, anche in questo caso, Alfa mi ha preceduto sulle tracce di questo mistero, di cui vi riferirò la prossima volta, dopo aver ascoltato la conferenza.
Questa ricerca è un vero e proprio Magical Mystery Tour!
RispondiEliminaecco arrivare anche edifici maledetti e streghe , volevo ben dire ......... miaooooo
RispondiEliminaBello questo itinerario del mistero!
RispondiEliminaIo ti saluto caro errante, tra un giorno parto per le ferie. Al mio ritorno recupererò le puntate arretrate! Mi raccomando, non scoprire troppe cose mentre sono via ;-)
non è poi così piccolo questo tesoro
RispondiEliminaCiao Ottavio! E' un bel mistero come in Italia siano sparite e spariscano molte opere lungimiranti e intelligenti attuate nel passato.
RispondiEliminaLa scomparsa della ferrovia Stresa-Mottarone è una di queste! La funivia Sanremo-MonteBignone, ai tempi la più lunga d'Europa, rappresenta un altro esempio di regresso-invece-di-progresso...
E ce ne sono stati moltissimi altri, che ora non ricordo per fuga impenitente di neurotrasmettitori...
:) :) :)