martedì 30 dicembre 2008

Terrore nella notte.



«Come fanno a starci quattro elefanti in una Cinquecento? Due davanti e due di dietro.»
L’Intortatore adora queste vecchie barzellette. Io non adoro lui, ma pazienza. Anche lui mi ha raccontato un’avventura occorsagli durante le magiche dodici notti, da Natale all’Epifania, passando per l’ultimo dell’anno. La tradizione vuole che in queste notti tutto sia possibile e che i cieli siano solcati da ogni genere di presenza. Se qualcosa di strano deve accadere potete star certi che sarà in una di queste notti. Infatti….
«Era l’ultimo dell’anno» prosegue l’Intortatore. «Avevamo fatto baldoria fino a tardi, poi io e un amico eravamo riusciti ad agganciare due pollastrelle. Due sorelle che i genitori avevano fatto uscire insieme perché si sorvegliassero a vicenda. Ovviamente le due pensavano a tutto tranne che a sorvegliarsi…
«Comunque, a quei tempi non avevo ancora una macchina mia. Il mio amico in compenso aveva una vecchia Cinquecento, in cui ci infilammo all’uscita del locale con le due pollastre. Naturalmente due davanti e due dietro. Cercavamo un luogo tranquillo, un po’ appartato. La pollastra davanti dice al mio amico che lei conosce un buon posto. Il che mi fa pensare che non sia così ingenua come si poteva pensare….
«Ad ogni modo entriamo in questa stradina, vicino alla torbiera sotto Invorio. Il mio amico spegne il motore e ci mettiamo al lavoro, nei limiti consentiti da quello spazio angusto. Mentre siamo così impegnati, la ragazza che sta con me mi fa: “Non hai sentito un rumore?”. Sulle prime minimizzo, penso che voglia fare un po’ la difficile. Lei insiste e allora alzo la testa. Anche gli altri due, disturbati da quelle frasi si guardano attorno. I vetri però erano tutti appannati, per cui non si vedeva nulla. Però si sente distintamente il rumore dei passi. Uno, due. Uno, due.
“C’è qualcuno!” sussurra il mio amico.
“Sono in due…” risponde la ragazza che sta con me.
“O Signore, io ho paura” dice l’altra davanti. “Dicono che in questo posto le streghe evochino i morti…”
La sorella per tutta risposta comincia a frignare che vuole andare a casa. Vedo la seratina sfumarmi tra le dita ed esclamo: “Ma non c’è nessun…”
Le parole mi muoiono in gola quando una macchia bianca compare davanti alla macchina.
Urliamo tutti e quattro.
“Via via via andiamo via subito di qua!”
Il mio amico accende il motore e ingrana la retromarcia. La Cinquecento sobbalza e fa del suo meglio sullo sterrato, mentre la macchia sembra volerci venire addosso. Sentiamo un poderoso nitrito. Appena il mio amico accende i fari vediamo davanti a noi un cavallo bianco che ci fissa sbuffando. Io tento di ridere, ma ormai l’atmosfera è rovinata. Le ragazze vogliono andare a casa. Ne hanno abbastanza. Tutto per un cavallo…»
Lo guardo, mentre scuote la testa. Non si interessa molto di leggende l’Intortatore. Altrimenti saprebbe che nella notte di Capodanno, le streghe e gli stregoni si tramutano in animali e girano nell’oscurità in cerca di vittime.

10 commenti:

  1. O magari è un cavallo fantasma come quello irlandese... non me ne viene in mente il nome, ma anche quella è una bella leggenda...

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  2. Interessante il racconto, e sono anche resi i bene i caratteri del narratori che usi di volta in volta. Così le storie hanno più personalità!

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  3. buon anno anche da parte mia! a presto

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  4. @ Tarkan: Non conoscevo la leggenda. Grazie per la segnalazione, mi informerò. A pensarci bene... potrebbe anche essere, chi lo sa? In fondo con l'Irlanda condividiamo le radici celtiche...

    @ Vele: grazie, ma a volte sono i personaggi a tirare fuori una loro personalità di cui non sospettavo l'esistenza.

    @ Dual: auguri a te!

    @ Samoa: grazie, buon anno!

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  5. Ecco, sono tornato a casa e ho spulciato i miei appunti: il cavallo di cui ti parlavo è il Pooka. Prende forme differenti, ma prevalentemente di un cavallo che parla con voce umana.
    Se si mostra il primo novembre, predirà il futuro fino al primo novembre successivo.
    Però cosa fa per capodanno proprio non saprei... magari festeggerà anche lui, no?
    A proposito, domani non avrò molto tempo da dedicare alla blogosfera, quindi ne approfitto adesso per augurarti un 2009 ricco di misteri :-)

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  6. Ho trovato anche: "Se nella notte un cavallo lucente (...) incrocia il vostro cammino siate certi che è un Pooka, fate finta di non vederlo, ma non ridete di lui o male potrebbe incorrervene".

    http://www.lunario.com/index.php?Mod=2&Doc=201&Lev=11

    Forse allora era proprio lui...
    Chissà???

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  7. @ Frufrupina e Desy: grazie anche a voi!

    @ Tarkan: grazie mille per l'interessamento e l'approfondimento!
    Mi hai convinto, probabilmente il cavallo bianco era proprio un Pooka!

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"Di un fatto del genere fui testimone oculare io stesso".

Ludovico Maria Sinistrari di Ameno.