Chi troppo in alto sal cade sovente precipitevolissimevolmente.
Così recita un famoso proverbio, che include la parola precipitevolissimevolmente, coniata nel 1677 da Francesco Moneti, una delle parole più lunghe della lingua italiana (26 lettere).
Dalle stelle alle stalle, ovvero come la sorte possa improvvisamente abbattere coloro che avevano toccato le più alte vette. Il tema della puntata di domani a Siamo in Onda è uno di quelli cari ai poeti e ai filosofi.
Io, che già lieto e verde alto cantai
Nel mio stato fiorito, or tristo e bianco
Pianger convengo i miei dolenti guai.
Severino Boezio, Della consolazione della filosofia.
Era il 524 d.C. quando Boezio scrisse quest’opera, in cinque volumi. Membro di un’antica famiglia patrizia romana, sposato con una delle più nobili donne dell’epoca, Boezio era salito alle più alte cariche presso il re Teodorico. Improvvisamente fu gettato in carcere, con l’accusa di tradimento, e condannato a morte. Proprio in carcere, aspettando il patibolo, trovò l’ispirazione per la sua opera.
Chi si sforza di toccare le stelle spesso inciampa in una pagliuzza.
Edmund Spenser, Il calendario del pastore.
Il poeta Spenser ci ammonisce a stare attenti a volare troppo alti, perché da quelle altezze si può cadere facilmente. Purtroppo i suoi insegnamenti non lo misero al riparo dagli strali dell’avversa fortuna (come avrebbe detto un altro suo contemporaneo).
Diventato poeta ufficiale alla corte di Elisabetta I riuscì a conquistarsi un vitalizio nel 1591 grazie alla sua opera più famosa “The Faerie Queene”, un poema allegorico cavalleresco.
Violentemente anti irlandese, fino a suggerirne il genocidio, nel 1598 Spenser fu cacciato di casa dai ribelli irlandesi, che bruciarono anche il suo castello a Kilcolman. Nell'incendio morì uno dei suoi figli e Spenser dovette far ritorno a Londra, cadendo in depressione e morendo a soli 46 anni, il 13 gennaio 1599.
Fly on your way like an eagle
Fly as high as the sun
On your wings like an eagle
Fly and touch the sun.
Iron maiden, Flight of Icarus (video)
Sempre a proposito di persone giunte a toccare le stelle e precipitate poi miseramente, come non ricordare il triste destino di Icaro? Disubbidendo al padre, osò volare troppo in alto, avvicinandosi al sole. Il calore sciolse la cera che teneva assieme le sue ali, facendolo mortalmente precipitare nel mare.
Alle atmosfere mefistofeliche care agli Iron Maiden si ispira la Pillola di Mistero che sarà trasmessa a Siamo in Onda domani sera. Un po’ prima di mezzanotte, come sempre…
Ricordando che per seguire Puntoradio da internet basta seguire queste semplici istruzioni, vi lascio con le consuete domande:
Quando vi è sembrato di toccare le stelle (o il cielo, se preferite)?
Vi è mai capitato di sentirvi precipitare nella polvere?
E, per chiudere con una nota di ottimismo, siete mai riusciti a risorgere, dopo un fallimento?
Così recita un famoso proverbio, che include la parola precipitevolissimevolmente, coniata nel 1677 da Francesco Moneti, una delle parole più lunghe della lingua italiana (26 lettere).
Dalle stelle alle stalle, ovvero come la sorte possa improvvisamente abbattere coloro che avevano toccato le più alte vette. Il tema della puntata di domani a Siamo in Onda è uno di quelli cari ai poeti e ai filosofi.
Io, che già lieto e verde alto cantai
Nel mio stato fiorito, or tristo e bianco
Pianger convengo i miei dolenti guai.
Severino Boezio, Della consolazione della filosofia.
Era il 524 d.C. quando Boezio scrisse quest’opera, in cinque volumi. Membro di un’antica famiglia patrizia romana, sposato con una delle più nobili donne dell’epoca, Boezio era salito alle più alte cariche presso il re Teodorico. Improvvisamente fu gettato in carcere, con l’accusa di tradimento, e condannato a morte. Proprio in carcere, aspettando il patibolo, trovò l’ispirazione per la sua opera.
Chi si sforza di toccare le stelle spesso inciampa in una pagliuzza.
Edmund Spenser, Il calendario del pastore.
Il poeta Spenser ci ammonisce a stare attenti a volare troppo alti, perché da quelle altezze si può cadere facilmente. Purtroppo i suoi insegnamenti non lo misero al riparo dagli strali dell’avversa fortuna (come avrebbe detto un altro suo contemporaneo).
Diventato poeta ufficiale alla corte di Elisabetta I riuscì a conquistarsi un vitalizio nel 1591 grazie alla sua opera più famosa “The Faerie Queene”, un poema allegorico cavalleresco.
Violentemente anti irlandese, fino a suggerirne il genocidio, nel 1598 Spenser fu cacciato di casa dai ribelli irlandesi, che bruciarono anche il suo castello a Kilcolman. Nell'incendio morì uno dei suoi figli e Spenser dovette far ritorno a Londra, cadendo in depressione e morendo a soli 46 anni, il 13 gennaio 1599.
Fly on your way like an eagle
Fly as high as the sun
On your wings like an eagle
Fly and touch the sun.
Iron maiden, Flight of Icarus (video)
Sempre a proposito di persone giunte a toccare le stelle e precipitate poi miseramente, come non ricordare il triste destino di Icaro? Disubbidendo al padre, osò volare troppo in alto, avvicinandosi al sole. Il calore sciolse la cera che teneva assieme le sue ali, facendolo mortalmente precipitare nel mare.
Alle atmosfere mefistofeliche care agli Iron Maiden si ispira la Pillola di Mistero che sarà trasmessa a Siamo in Onda domani sera. Un po’ prima di mezzanotte, come sempre…
Ricordando che per seguire Puntoradio da internet basta seguire queste semplici istruzioni, vi lascio con le consuete domande:
Quando vi è sembrato di toccare le stelle (o il cielo, se preferite)?
Vi è mai capitato di sentirvi precipitare nella polvere?
E, per chiudere con una nota di ottimismo, siete mai riusciti a risorgere, dopo un fallimento?
Quando vi è sembrato di toccare le stelle (o il cielo, se preferite)? Potrei persino dire... mai... e se lo è stato... forse era illusione...
RispondiEliminaVi è mai capitato di sentirvi precipitare nella polvere? Tutt'ora...
E, per chiudere con una nota di ottimismo, siete mai riusciti a risorgere, dopo un fallimento? Da certi fallimenti sì... da ALTRI... mmmm... non ancora...
;-)
adoro questi post con domande...
RispondiEliminaQuando vi è sembrato di toccare le stelle (o il cielo, se preferite)?
giorni come oggi.... per esempio... ma come sempre la felicità dura sempre brevi momenti
Vi è mai capitato di sentirvi precipitare nella polvere?
troppo spesso....
sono tante le cose che non vanno ed andrebbero migliorate... mi consola in fatto che potrebbero andare peggio e tutto sommato restano stazionarie
E, per chiudere con una nota di ottimismo, siete mai riusciti a risorgere, dopo un fallimento?
continuamente....
la vita è fatta di cadute e risorgimenti...
nella vita l'ho già fatto svariate volte e per una miriade di motivi ed ambiti diversi ma c'è l'ho sempre fatta... i crolli però mi spaventano e mi affossano psicologicamente... spero di non doverne affrontare più anche se poi alla fine fortificano e temprano corpo e spirito...
buona giornata
^______________________^
Forse per andare contro questo detto fu inventato il paracadute (forse).
RispondiEliminaGrazie mille per il bel commento, CIAO!!!
Stavolta rispondo anche io!!!!
RispondiElimina1) Sarà stupido, ma ho toccato le stelle con un dito, la prima sera che sono uscita con mio marito, era una serata che desideravo ed è stata stupenda in tutti i sensi, oserei dire indimenticabile, irripetibile!!
e la stessa sera ci siamo messi insieme quindi oltre a toccare il cielo col dito mi sono anche seduta su una nuvola!!! ah ahahah!!!
2)Sono precipitata nella polvere dopo una delusione di una persona che non mi aspettavo davvero.
Hai presente quando non ti aspetti che una persona abbia un certo comportamento o dica certe cose?? Che ti delude e ti schifa al massimo??
3) Si sono risorta!! e lo dico con una certa soddisfazione, ho fatto fatica ma ci sono riuscita, un bello smacco a chi pensava che non ce l'avrei fatta!
Quando vi è sembrato di toccare le stelle (o il cielo, se preferite)?
RispondiEliminaIl giorno della mia laurea, grazie alla soddisfazione per il risultato ottenuto e alle persone che erano venute a sostenermi
Vi è mai capitato di sentirvi precipitare nella polvere?
Sì come Desy(che capisco benissimo)una persona mi ha delusa
E, per chiudere con una nota di ottimismo, siete mai riusciti a risorgere, dopo un fallimento?
Si ogni nuovo giorno rappresenta un'occasione per risorgere dai fallimenti con cui si ha inevitabilmente a che fare
Le stelle... istintivamente mi viene da collegare il "toccare le stelle" all'amore, o meglio a quando si trova l'amore e sembra di essere la persona più potente del mondo. Quindi direi: tutte le volte che mi sono innamorata!
RispondiEliminaLa polvere... io sono precipitata in una depressione nera dopo la fine dell'università, quello è stato uno dei periodi più brutti della mia vita.
...ma dopo, faticosamente, ho trovato la mia strada, un lavoro che mi piace e una specie di equilibrio. Sì, devo dire che ho cominciato a risorgere!
Cerco di tenermi amezz'aria, tra la polvere e le stelle. A dir eil vero basta poco a buttarmi giù, ma poi torno alla mia altezza di crociera, diciamo al livello dei cumololembi.
RispondiEliminaA dire il vero avevo equivocato il tema della serata, avevo capito "dalle stalle alle stelle." Meno male che il racconto questa volta non tocca a me. Nik mi aveva già convinta a scrivere del gallo mandato in orbita dai russi (credo), chissà quanti chicchiricchì avrà fatto, lassù in cielo, tra mille albe fasulle
1)Ho toccaro le stelle quando dopo mille fatiche e mille sacrifici, ho iniziato ad avere qualche speranza di promozione per le mie capacità e non per le solite spintarelle come succede troppo spesso ormai ovunque...
RispondiElimina2)Poi sono subito caduto nella polvere quando ho capito che le mie capacità venivano sfruttate senza la fatidica promozione sempre promessa ma data sempre guardacaso ad altre persone...
3) Una nota di ottimismo ce l'ho sempre, quella non manca mai, continuo a fare del mio meglio e adare tutto me stesso, continuo a farlo per me e per la mia soddisfazione personale
@ Silvia: vedrai che ti risolleverai anche da questo.
RispondiElimina@ Pupottina
^____^
Lo so...
Anche a me!
;)
@ Lario3: probabile...
;)
@ Desy: una storia molto romantica!
@ Stella: le cadute ci aiutano ad esser più forti.
:)
@ Vele/Ivy: un'esperienza dura... L'importante è trovare un equilibrio in effetti.
@ Tenar: oddio!! ho equivocato io???
ma no, il detto recita così. E poi ho controllato la mail che mi hanno mandato, prima di risponderti
;)
@ Tarkan: ahimè, son tasti dolenti, quelli...
Grazie a tutti voi per i commenti che volete condividere con me e con gli altri lettori!
di cuore!
^___^
Vero!!! Bisogna sempre sapere dove possiamo arrivare..
RispondiEliminaUn saluto Dual
Ciao sono passata a trovarti allora cominciamo:
RispondiElimina1)Quando la mia migliore amica mi ha invitato a uscire per la prima volta...,
quando un bambino piccolo,che curavo io non voleva più guardare quella che era la sua educatrice preferita perchè lei era andata a lavorare da un altra parte e era venuta a trovarci.
Quando un ragazzo di cui ero infatuata,ma a cui non riuscivo a parlare mai mi ha abrracciato l'ultimo giorno che ci siamo visti per salutarmi anche se non era un saluto vero e proprio nel senso che poi siamo stati insieme al nostro gruppo ancora un pò
"2)si una persona a cui voglio molto bene ha deciso di mettermi in"quarantena"io mi sforzo molto per rispettare la sua volontà anche se non la capisco del tutto perchè non ha motivi per non parlarmi più solo che mi sà che sarà una cosa un pò lunga,e poi adesso che per via della"crisi"sono senza lavoro
3)Le Delusioni più grandi sono queste e purtroppo non le ho ancora superate
Terry