Un giorno il Gino decise di rubare un motorino. Dopo aver fatto un giro adocchiò la sua preda. Un gruppo di ragazzi si era riunito in un bar del paese per festeggiare il motorino nuovo fiammante di uno di loro, il Biondo.
Il Gino si avvicinò di soppiatto e con rapida mossa saltò in sella al motorino del Biondo, mise in moto e partì sgommando….
“Al ladro! Al ladro!”
Il Gino non era stato così lesto da non essere visto durante l’azione criminale, così un attimo dopo una piccola orda di ragazzi si stava già proiettando fuori dal bar all’inseguimento. Il motorino era nuovo, però, e decisamente superiore agli altri per cilindrata, così che il Gino poteva ben sperare di seminarli tutti, sennonché…
Il Gino però non è esattamente Valentino Rossi e poi, a differenza del simpatico motociclista, ha un problema: è il ladro più sfortunato del mondo. Egli non sapeva (e del resto come avrebbe potuto saperlo?) che il motorino fiammante del Biondo non aveva attirato solo la sua attenzione. Il Biondo già di suo stava antipatico a tutti, figuriamoci ora che non faceva che vantarsi del nuovo motorino. Qualcuno aveva così deciso di fargli un bello scherzetto e gli aveva messo lo zucchero nel serbatoio.
Per chi non lo sapesse, questo “scherzetto” è piuttosto pesante. Lo zucchero infatti si scioglie nella miscela. Quando la miscela di benzina e zucchero arriva in camera di combustione, a quelle pressioni, ma soprattutto a quelle temperature, lo zucchero si carbonizza. Il motore, così caramellato, si “grippa”.
Ebbene, il motorino del Biondo si grippò proprio in fondo alla strada. Il Gino non fece nemmeno in tempo a scendere, che i ragazzi gli erano già addosso, ben decisi a dare una lezione a chi aveva osato derubare il loro caro amico Biondo.
Alla fine arrivarono i Carabinieri e così il povero Gino, tutto pesto, finì davanti al giudice.
Il Gino si avvicinò di soppiatto e con rapida mossa saltò in sella al motorino del Biondo, mise in moto e partì sgommando….
“Al ladro! Al ladro!”
Il Gino non era stato così lesto da non essere visto durante l’azione criminale, così un attimo dopo una piccola orda di ragazzi si stava già proiettando fuori dal bar all’inseguimento. Il motorino era nuovo, però, e decisamente superiore agli altri per cilindrata, così che il Gino poteva ben sperare di seminarli tutti, sennonché…
Il Gino però non è esattamente Valentino Rossi e poi, a differenza del simpatico motociclista, ha un problema: è il ladro più sfortunato del mondo. Egli non sapeva (e del resto come avrebbe potuto saperlo?) che il motorino fiammante del Biondo non aveva attirato solo la sua attenzione. Il Biondo già di suo stava antipatico a tutti, figuriamoci ora che non faceva che vantarsi del nuovo motorino. Qualcuno aveva così deciso di fargli un bello scherzetto e gli aveva messo lo zucchero nel serbatoio.
Per chi non lo sapesse, questo “scherzetto” è piuttosto pesante. Lo zucchero infatti si scioglie nella miscela. Quando la miscela di benzina e zucchero arriva in camera di combustione, a quelle pressioni, ma soprattutto a quelle temperature, lo zucchero si carbonizza. Il motore, così caramellato, si “grippa”.
Ebbene, il motorino del Biondo si grippò proprio in fondo alla strada. Il Gino non fece nemmeno in tempo a scendere, che i ragazzi gli erano già addosso, ben decisi a dare una lezione a chi aveva osato derubare il loro caro amico Biondo.
Alla fine arrivarono i Carabinieri e così il povero Gino, tutto pesto, finì davanti al giudice.
Ma poveraccio!
RispondiEliminaCredo che Silver si sia ispirato al Gino per il personaggio di Cattivik!
Aspetto ansioso la prossima mirabolante avventura del ladro più sfigato del mondo!
sembra che abbiamo tutti un Gino nella nostra vita... ;-)
RispondiElimina@ Tarkan: adoro Cattivik!
RispondiElimina@ Pupottina: guarda caso, sì... ;)