lunedì 19 maggio 2008

I morti che camminano

Solo poche persone possono vederli e solo in alcuni giorni dell’anno.
Nessuno sa dove vadano e perché.
Del resto è noto: i morti non parlano. Nemmeno quando vanno in processione.

Procedono lenti in lunghe file. Talora sono interi eserciti, resti di legioni romane, orde barbariche o eserciti medievali, in marcia dietro una bandiera o un generale che hanno giurato di seguire fino agli inferi.

Talora sono anonime folle disarmate, che illuminano la strada con il fuoco che arde sulle mani. Punizione eterna per i loro peccati? Espiazione in attesa del giudizio? Difficile dirlo…
In tutta Europa gli avvistamenti di queste processioni di fantasmi sono innumerevoli. E non potevano mancare, naturalmente, nella Valle Strona, la valle più selvaggia del Cusio, dove le tradizioni fanno ancora parte del presente.

Si narra di una donna che, molti anni fa, rimase senza il fuoco. Era inverno e il camino spento pareva utile solo a convogliare nella casa il freddo della notte. Col marito in Germania a fare il peltraio e il bambino che piangeva nella culla, per la donna che abitava in quella casa isolata la notte si preannunciava più tetra del solito.
Così, quando dalla finestra vide le luci, uscì per chiedere a quelle persone se potessero darle un po’ di fuoco. Lo chiese alla prima, che camminava avvolta nel mantello nero, senza ottenere risposta. Lo chiese alla seconda, alla terza, alla quarta… senza ottenere nulla, fino all’ultima, che le diede una candela senza parlare.
La donna, felice, corse ad accendere il camino. Solo quando soffiò per spegnere la fiamma che aveva in mano, si accorse che non si trattava di una candela, ma di un dito. Inorridita lo lasciò cadere a terra, restando a fissarlo per molto tempo. Infine cedette alla stanchezza e andò a dormire.
Poco prima dell’alba fu svegliata da un bussare alla porta. Quando andò ad aprire trovò una figura ammantata che protendeva una mano scheletrica con sole quattro dita.
La donna corse in tutta fretta a raccogliere il dito e glielo diede. Poi rimase a guardare, incapace di muoversi, mentre quell’ombra si allontanava per accodarsi alle altre che scomparivano dietro la curva.

2 commenti:

  1. Ottima storia/leggenda horror. Che brava la donna che si addormenta senza batter ciglio e restituisce il dito allo spettro!

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  2. La storia andò proprio così. Più o meno...

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"Di un fatto del genere fui testimone oculare io stesso".

Ludovico Maria Sinistrari di Ameno.