mercoledì 16 settembre 2009

Il basilisco


Una creatura tanto enigmatica quanto pericolosa si aggirerebbe nel Verbano, nel Cusio e nell’Ossola. Ne parla, con cognizione di causa avendo scritto un libro su questo argomento (per approfondimenti seguite questo link) Daniela Piolini, scrittrice già citata su questo blog.

La figura del basilisco, il letale “Re dei rettili”, compare nei testi dei naturalisti fin dall’antichità. Ne parlava già Plinio il Vecchio nella sua Storia Naturale, situandolo nei deserti africani. Sarebbe stato lo stesso basilisco a creare attorno a sé il deserto, in quanto il suo semplice sguardo era in grado di tramutare in cenere qualsiasi essere vivente. Un potere venefico inversamente proporzionale alle dimensioni della bestia, stimate attorno ai venti centimetri di lunghezza.
Pare tuttavia che nel Verbano Cusio Ossola, e più in generale nelle vallate alpine, viva una versione “in minore” del temibile “Re dei rettili” (“Basilisco” viene dal greco “basileus” “re”). Non in grado, forse, di creare il deserto, ma certamente capace di uccidere o mettere a rischio di chi abbia la sventura di fissarlo negli occhi...
Di alcuni di questi avvistamenti vi parlerò nei prossimi giorni, con l’auspicio che altre segnalazioni giungano dai lettori.

12 commenti:

  1. Bellissimo argomento, Alfa... questo essere misterioso mi ha sempre incuriosito :-)

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  2. Interessante il mondo di legende e di uadri che questa "creatura" da bestiario, ha ispirato, aspettiamo i tuoi racinti dalle tue fonti incredibili. Miaoooouuu

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  3. Certo che nei pressi del lago si aggira ogni sorta di essere curioso, per dir così!

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  4. Mi accorgo che il Basilisco ha già iniziato la sua opera distruttrice è riuscito già a confondermi facendomi scrivere un commento incomprensibile. Alla prossima

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  5. Mi sono informato : dalle mie parti pur ricche di laghetti e zone palustri nessun avvistamento

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  6. Speriamo che non gli venga in mente di farsi un giro nelle province limitrofi!

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  7. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  8. Il basilisco veneto è tutto diverso! Potrebbe essere un parente dei piccoli dinosauri, perchè è una lucertola bipede, intensamente verde, con un diamante sulla fronte. Non si abbasserebbe mai a strisciare!

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  9. @ Favoloso: ce ne sono anche dalle tue parti?

    @ Pupottina: te lo auguro. Un conto è andare a cercarlo, un conto è trovarselo davanti per caso...

    @ Felinità: il Basilisco è micidiale e provoca i suoi effetti a lunga distanza...

    @ vele: lo chiamo il Lago dei Misteri mica per niente...

    @ Giardigno: il basilisco pare ami i luoghi aspri e rocciosi. Sono le idre a vivere nelle paludi.

    @ Ele: non so se sei abbastanza lontana...

    @ Tenar: si dice infatti che il Basilisco proceda eretto, spinto dalla propria superbia.

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  10. ...Mancava ormai poco al villaggio, la luce del sole illuminava i suoi passi quando, improvvisamente, il suo cammino fu ostacolato da uno strano animale il quale, sbucato dal nulla, la fissava intensamente.
    Giulia si sentì paralizzare da quello sguardo ipnotico, non riuscì a scappare né ad urlare, il suo cuore cominciò a battere con un ritmo accelerato, l’ ultimo pensiero, prima di cadere in terra svenuta, fu per l’amato. Quando alcune gocce di pioggia le bagnarono il viso, si riprese, ma era ancora stordita. Dell’animale non vi era più traccia. Si alzò in piedi a fatica e tentò di rassettarsi il vestito sporco di fango. Mai aveva provato in vita sua una paura tanto grande. Lei, abituata a vivere sulla montagna, dove spesso incontrava le vipere dal morso fatale, o i lupi famelici che attaccavano le capre, o l’aquila che volteggiava maestosa in cerca di una preda, non aveva mai visto un essere simile. Nell’aspetto ricordava un grosso serpente, ma non strisciava sul ventre, questo era munito di corte zampe che terminavano con lunghi artigli. La testa somigliava vagamente a quella di un gatto e aveva una sorta di cresta. Credeva di aver visto che aveva persino un paio di ali! Ma il particolare più inquietante erano gli occhi, di un giallo intenso, iniettati di sangue, che la fissavano intensamente, impedendole ogni movimento. Nessuna bestia aveva un aspetto simile, se non quelle delle storie che i vecchi amavano raccontare durante le lunghe sere invernali per spaventare i più piccoli. Quante volte anche lei aveva tremato di paura al solo pensiero di incontrare un serpente volante con la cresta: il basilisch. Non riusciva a capire che ore fossero, dei grossi nuvoloni avevano nascosto il sole...

    è un brano del mio racconto : Voci dal Passato

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  11. Grazie per il tuo racconto, Paesesommerso.

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Lasciate una traccia del vostro passaggio, come un'onda sulle acque del Lago dei Misteri...

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"Di un fatto del genere fui testimone oculare io stesso".

Ludovico Maria Sinistrari di Ameno.