Venezia è una città incantata, sospesa tra acque e cielo. Vi si accede, come per un cammino iniziatici, solo via acqua. Anche se ci arrivate in treno o in auto, lungo il ponte avete comunque la sensazione di viaggiare sull’acqua. Vi trovate poi in una città dove i marciapiedi sono strade e le strade sono canali percorsi da barche di ogni tipo.
Parlare dei misteri di Venezia è insieme semplice e complicato. Quasi ogni casa sembra celare un mistero a partire da come possa quella massa di pietre legno e cemento a reggersi sulla superficie instabile della laguna. Potremmo naturalmente parlare della selva di pali d’ontano su cui poggia, ma le case in rovina o il campanile di San Marco ricostruito dopo il crollo del 1902 , inducono a pensare che a reggere la città sia piuttosto una sorta di magia.
Una magia che si percepisce chiaramente se solo si abbandonano le strade principali o se ci si aggira per le calli dopo il calar del sole, quando i turisti si dileguano e potete udire solo il rumore di vostri passi. In quei momenti vi pare di poter incontrare in ogni istante un fantasma…
Ad ogni modo, Venezia è città dai mille misteri. Su di essi sono stati scritti libri , girati film e disegnati fumetti.
Allo stesso modo i siti internet si occupano dei misteri dei suo monumenti e dei numerosi personaggi misteriosi che l’hanno frequentata.
Non vi parlerò pertanto di nessuno di questi misteri, bensì di una leggenda che un’amica veneta di nome Stella ha voluto dedicarmi qualche settimana fa.
Stella si definisce, florealmente, una “bocca di leone” e se fosse un personaggio di Jane Austin sarebbe Marianne Dashwood di “Ragione e sentimento” .
Grazie a lei ho scoperto una leggenda lagunare ambientata nella Valle dei Settemorti .
Devo a Stella un’altra interessante scoperta. Esiste una mia omonima (o dovrei dire pseudo omonima?), una blogger di nome Alfa che dopo la laurea studia storia dell'arte a Venezia per diventare critico d'arte e curatrice di mostre d'arte e di fumetti, come questa interessante esposizione dal titolo, misteriosissimo, di “Alchimie Sensoriali”: se siete a Venezia dal 13 al 27 novembre non dovete perderla.
Parlare dei misteri di Venezia è insieme semplice e complicato. Quasi ogni casa sembra celare un mistero a partire da come possa quella massa di pietre legno e cemento a reggersi sulla superficie instabile della laguna. Potremmo naturalmente parlare della selva di pali d’ontano su cui poggia, ma le case in rovina o il campanile di San Marco ricostruito dopo il crollo del 1902 , inducono a pensare che a reggere la città sia piuttosto una sorta di magia.
Una magia che si percepisce chiaramente se solo si abbandonano le strade principali o se ci si aggira per le calli dopo il calar del sole, quando i turisti si dileguano e potete udire solo il rumore di vostri passi. In quei momenti vi pare di poter incontrare in ogni istante un fantasma…
Ad ogni modo, Venezia è città dai mille misteri. Su di essi sono stati scritti libri , girati film e disegnati fumetti.
Allo stesso modo i siti internet si occupano dei misteri dei suo monumenti e dei numerosi personaggi misteriosi che l’hanno frequentata.
Non vi parlerò pertanto di nessuno di questi misteri, bensì di una leggenda che un’amica veneta di nome Stella ha voluto dedicarmi qualche settimana fa.
Stella si definisce, florealmente, una “bocca di leone” e se fosse un personaggio di Jane Austin sarebbe Marianne Dashwood di “Ragione e sentimento” .
Grazie a lei ho scoperto una leggenda lagunare ambientata nella Valle dei Settemorti .
Devo a Stella un’altra interessante scoperta. Esiste una mia omonima (o dovrei dire pseudo omonima?), una blogger di nome Alfa che dopo la laurea studia storia dell'arte a Venezia per diventare critico d'arte e curatrice di mostre d'arte e di fumetti, come questa interessante esposizione dal titolo, misteriosissimo, di “Alchimie Sensoriali”: se siete a Venezia dal 13 al 27 novembre non dovete perderla.
devo controllare fra i miei Dylan Dog se ho quei numeri su Venezia...
RispondiEliminaciao
Vedo che procede alla grande il tuo (misterioso) viaggio...
RispondiEliminaHai visto qualcuno di quei fantasmi a Venezia???!!!
;-)
L'omonima, rimasta senza parole per la graditissima pubblicità della sua mostra in questo post.....ringrazia di cuore il suo omonimo :))
RispondiEliminaAnch'io ringrazio molto Alfa per avermi citata ^______^
RispondiEliminaBuoni misteri veneziani!
Che dire... Venezia è una città che lascia senza fiato, ha un'atmosfera magica ineguagliabile!
RispondiEliminaConsiglio molto, riguardo a Venezia, la guida (non ricordo il nome preciso, vado a memoria, ma dovrebbe essere giusta) "Corte sconta. La Venezia magica e segreta di Corto Maltese". Quattro anni fa, sulla base di quella guida, organizzai un bellissimo viaggio novembrino a Venezia alla scoperta di luoghi davvero unici e lontani dai turisti.
RispondiEliminaSempre su Venezia, consiglio anche il racconto della mia autrice totem (U.K Le Guin) "La prima relazione dello straniero naufragato al Kadanh Derb". Si immagina ch eun uomo sia finito un un altro pianeta e debba descrivere per il signore di quel mondo la terra. Lo straniero decide di spiegare cos'è la terra e l'umanità parlando di Venezia. Ecco come iniza il pezzo su Venezia:
RispondiElimina"Questa città era diversa da tutte; e tuttavia manifestava più comletamente d'ogni altra l'idea di una città. Era popolata da uccelli, gatti, umani e leoni alati.I leoni erano tutti letterati. raramente si vedeva un leone senza un libro nella zampa..."
Bellissima Venezia, ci sono stata svariate volte abitandoci abbastanza vicina, e ogni volta che ci ritorno la trovo sempre bella e misteriosa!!!!
RispondiEliminaBaci caro Alfa.
@ Pupottina: ;)
RispondiElimina@ silvia: fantasmi? No, non ne ho visti, ma sono rientrato in albergo prima della mezzanotte...
@ alfa l'omonima: figurati cara.
@ Stella: era il minimo dopo che mi hai dedicato una leggenda.
@ vele/ ivy: hai ragione.
@ Tenar: Venezia è così magica che si può visitarla ogni volta seguendo un percorso tematico diverso. grazie per gli ulteriori spunti che hai fornito.
@ Desy: beata te che sei vicina...
Baci