venerdì 9 aprile 2010

Il disegno magico - parte 4


«Dunque, stavamo dicendo?» la Dama del lago riprende il suo racconto «Ah, sì, il disegno. Come ti ho accennato prima della nostra pausa (a proposito, spero che i dolci ed il tè ti siano piaciuti) un giorno la bambina mi portò un disegno. All’inizio niente di strano: si trattava di un disegno molto carino che ritraeva un grosso cane nero. La bambina mi disse che era un regalo per il lupo. Lì per lì non capii: un regalo per il lupo? Ma il lupo non è certo tipo da apprezzare un disegno; a lui interessa correre, saltare, mangiare, giocare! Poi, d’improvviso, mi fu tutto chiaro. Il disegno iniziò a vibrare. Lo tenevo nelle mani e non capivo; la vibrazione era sempre più forte fino a che… puff! Una luce improvvisa ed un rumore assordante, ma brevissimo, mi investirono. Caddi a terra, il disegno scomparso dalle mie mani. Tutto durò veramente un breve istante, non ebbi il tempo di osservare ogni avvenimento. Semplicemente mi ritrovai per terra ed un grosso cane nero, simile a quello del disegno, mi stava leccando la faccia… anzi, non era simile: era il cane del disegno! Puoi immaginare il mio stupore: non avevo idea di questo strabiliante potere della bambina. Considera che sono una gran conoscitrice degli abitanti del piccolo popolo, eppure non avevo mai sentito di tali magie. La bambina possedeva invece questo dono: ogni disegno che faceva poteva animarsi. Ma, attenzione, questo non accadeva finché il disegno non giungeva nelle mani del destinatario. Per farla breve: il “regalo del lupo” mi dimostrò da subito cordialità, dopodiché concentrò la propria attenzione sul gatto, il quale non apprezzò la cosa, come puoi immaginare. E il lupo? Ti starai chiedendo quale fu la sua di reazione. In effetti era fuori nei boschi, per cui non assistette al fatto. È però un lupo, quindi avvertì tutto con i suoi sviluppatissimi sensi. Si precipitò a vedere cosa fosse successo, soprattutto si precipitò a proteggermi. Quando si accorse che non ero in pericolo e che, anzi, c’era un nuovo amico, ne approfittò subito. Ti lascio immaginare cosa successe: nel giocare crearono una baraonda inimmaginabile, facendo volare mobili e soprammobili. Il gatto era sconvolto: inconcepibile un simile comportamento. Soprattutto per una signora come lei! Se ne andò mormorando insulti (sempre molto educati) tra i denti e non lo vidi per parecchie ore. Io, da parte mia, nel vedere quel caos mi rivolsi alla bambina, chiedendole di far tornare il cane nel disegno. Sono una strega, è vero, ma essendo una strega bianca non ho potere sulle magie altrui (d'altronde non sarei nemmeno lontana dal mio lago se fosse altrimenti, ma questa è un’altra storia). La bambina mi accontentò subito e tutto tornò più o meno alla normalità. Più o meno perché la casa era devastata! Per questo però potei aiutarmi con la magia e, anche se solitamente non amo usarla per alleggerirmi un lavoro che potrei benissimo fare da sola. In questo caso, però, ammetto di averla usata per rimettere tutto a posto in un batter d’occhio. La cosa si concluse bene quindi e la bambina mi promise di non fare più regali “rischiosi”, per cui in seguito si limitò a disegnare fiori e farfalle, strumenti musicali, frutta e altri piccoli doni molto graditi. Solo una volta le chiesi di usare il suo magico dono per aiutarmi. Ma avremo tempo nei prossimi incontri per questa storia.»

Se volete conoscere la conclusione della storia non vi resta che tornare domani...

Disegno e storia de "La dama del Lago"

Parte 1 scritta da Alfa
Parte 2
scritta da Alfa
Parte 3 scritta da la Dama del Lago
Parte 4 scritta da la Dama del Lago
Parte 5
scritta da Alfa


8 commenti:

  1. Questa maga preoccupata dell'ordine domestico, restia a ricorrere alle sue arti per le faccende di casa e crucciata dalle ripercussioni dei superpoteri infantili mi ricorda tanto una certa Samantha.
    Me la devo immaginare con gli abitini optical di Elisabeth Montgomery?

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  2. Ciao! anche io sono in ritardissimo con gli auguri! Scusa! Scrivi sempre dei post interessantissimi, ti leggo anche se non lascio sempre un commento!

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  3. PS mi sono dimenticata! Mi e' piaciuto moltissimo il tuo post per la storia che racconti. Il disegno che si puo' animare attraverso la magia di una bambina.

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  4. @ Giardigno: saper aspettare è la prima regola del filosofo.

    @ Malikà: non ho idea di come si vesta, ma presumo proprio di no.

    @ Vittoria: grazie! ma devo precisare che la parte in rosso di questi post è raccontata e scritta dalla Dama del Lago in persona.

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  5. Lieta di fare la vostra conoscenza, ringrazio chi ha apprezzato il mio semplice racconto e tengo a precisare che non amo indossare abitini optical. Al massimo ampie vesti in tessuto naturale ed in tinte abbinate alla stagione ed al mio umore...

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  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  7. Questa parte del racconto, ovviamente, mi è molto piaciuta! Vado a proseguire la lettura...

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