Nel 1978 Gianni Rodari scrisse una storia per la rivista Lo Strona in cui raccontava di aver incontrato sul molo di Pettenasco una strana creatura, metà uomo e metà pesce.
Era il ragionier Pesce che aveva deciso di combattere una solitaria battaglia - trasformandosi egli stesso in pesce - contro l'inquinamento che aveva ucciso, a quei tempi, il plancton e di conseguenza interrotto la catena alimentare.
Più o meno negli stessi anni, infatti, Eugenio Montale descriveva il lago d'Orta come un luogo "dove neppure un'anguilla/ tenta di sopravvivere".
Pochi anni dopo la morte di Rodari (1980), alla fine degli anni Ottanta, venne avviata un'imponente azione di recupero del lago, coordinata dall'Istituto per lo studio degli ecosistemi che ha sede sul lago Maggiore,
Poiché le acque del lago erano diventate estremamente acide, si pensò di curarlo somministrandogli del bicarbonato. A tonnellate, naturalmente. Dopo qualche ruttino, la salute del lago andò rapidamente migliorando e da anni è tornata ottimale.
Per dare un esempio, recentemente uno dei miei informatori, mi ha segnalato la pesca di una enorme carpa, prontamente curata e rigettata in acqua come prevede la legge. Pesci e finanche gamberi, che vivono solo in acque pulitissime, abbondano ed è facilissimo vederli anche dalle rive.
La battaglia del Ragionier Pesce del Cusio, che a tutti era parsa disperata, ha quindi avuto un esito positivo, dimostrando che la fantasia è sovente l'arma migliore di cui disponiamo.
Qui sopra vedete il totem a lui dedicato, realizzato dallo scultore Mauro Maulini e recentemente collocato presso il Forum Omegna in coincidenza con l'anno rodariano.
Questa dunque è la soluzione dell'enigma pubblicato giovedì scorso, in cui ho voluto giocare un tiro birbone ai miei lettori, approfittando del Primo d'Aprile. Ma i miei lettori sono troppo astuti e anche questa volta, come già in passato, non ci sono cascati.
Quasi tutti, almeno...
Era il ragionier Pesce che aveva deciso di combattere una solitaria battaglia - trasformandosi egli stesso in pesce - contro l'inquinamento che aveva ucciso, a quei tempi, il plancton e di conseguenza interrotto la catena alimentare.
Più o meno negli stessi anni, infatti, Eugenio Montale descriveva il lago d'Orta come un luogo "dove neppure un'anguilla/ tenta di sopravvivere".
Pochi anni dopo la morte di Rodari (1980), alla fine degli anni Ottanta, venne avviata un'imponente azione di recupero del lago, coordinata dall'Istituto per lo studio degli ecosistemi che ha sede sul lago Maggiore,
Poiché le acque del lago erano diventate estremamente acide, si pensò di curarlo somministrandogli del bicarbonato. A tonnellate, naturalmente. Dopo qualche ruttino, la salute del lago andò rapidamente migliorando e da anni è tornata ottimale.
Per dare un esempio, recentemente uno dei miei informatori, mi ha segnalato la pesca di una enorme carpa, prontamente curata e rigettata in acqua come prevede la legge. Pesci e finanche gamberi, che vivono solo in acque pulitissime, abbondano ed è facilissimo vederli anche dalle rive.
La battaglia del Ragionier Pesce del Cusio, che a tutti era parsa disperata, ha quindi avuto un esito positivo, dimostrando che la fantasia è sovente l'arma migliore di cui disponiamo.
Qui sopra vedete il totem a lui dedicato, realizzato dallo scultore Mauro Maulini e recentemente collocato presso il Forum Omegna in coincidenza con l'anno rodariano.
Questa dunque è la soluzione dell'enigma pubblicato giovedì scorso, in cui ho voluto giocare un tiro birbone ai miei lettori, approfittando del Primo d'Aprile. Ma i miei lettori sono troppo astuti e anche questa volta, come già in passato, non ci sono cascati.
Quasi tutti, almeno...
ciao Alfa, tanti auguri di una bellissima Pasqua
RispondiEliminaChi volesse leggere la storia scritta da Rodari può trovarla pubblicata da Interlinea, casa editrice novarese molto vivace e attiva.
RispondiEliminaBuona Pasqua!
RispondiEliminaUna serena pasqua caro Alfa, che sia dolce e piena d'affeto. Un abbraccio gattoso.
RispondiEliminaps. Rodari è fantastico e sapere che la natura torna a vivere mi riempe di gioia. Ancora aauguri
E magari tempo fa l'ho anche letto ma ho una delle memorie peggiori dell'umanità!
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