Questa storia inizia in tempo e in un luogo lontano. I suoi protagonisti sono personaggi misteriosi e intriganti; la storia così complessa ed ingarbugliata da rendere difficile individuare il vero inizio. Ogni volta che tento di sciogliere la matassa, infatti, mi rendo conto di quanti fili diversi essa comprenda. Linee attorcigliate e di vari colori, ciascuna delle quali meriterebbe di essere seguita. Non qui e non ora, soprattutto, perché la storia di cui voglio parlarvi è solo una delle tante che compongono il nodo.
Potrei raccontarvi, ed è quello che farò, come sia iniziata per me questa storia, ma sono certo che non sia questo il vero inizio. Mi rendo conto di avervi confuso le idee più di quanto ve le possa aver chiarite, pertanto la cosa migliore è cominciare a raccontare, confidando nella vostra pazienza e attenzione.
Vi ricordate di Camilla? Per chi avesse perso la sua storia devo precisare che Camilla è una ragazza di circa sedici anni il cui diario fu da me ritrovato alcuni mesi fa. In esso si narra dell’inquietante incontro con un misterioso ragno parlante nei sotterranei della casa dalle 99 stanze e delle 101 finestre.
A seguito del morso di questa creatura, Camilla ha cominciato a scrivere storie. La prima che ho trascritto su questo blog è il racconto a puntate “Una lunga gelida estate”, incentrato su un immaginario diario di Mary Woolstonecraft Shelley.
Naturalmente le storie nel diario di Camilla non sono affatto terminate. Proprio in questi giorni sto finendo di leggere un suo nuovo racconto i cui protagonisti sono un misterioso scrittore che agisce sotto uno pseudonimo traendo storie, presumibilmente inventate, da antiche leggende orientali; una città lagunare ricca di fascino e atmosfera; un romanziere inglese, inventore del genere “gotico”; un inquietante castello; un grande monarca; i misteriosi magi dagli straordinari poteri; l’antica sapienza dei Caldei; i cavalieri delle steppe; un popolo fanaticamente devoto al suo Dio; e soprattutto, tra molti altri, tre giovani figli del re di Serendippo. Questi ultimi, oltre ad essere coltissimi e di grande sagacia, dotati di una straordinaria capacità che, dal quello del loro paese, ha preso il nome di “serendipità”.
Cosa sia la “serendipità” è spiegato in un famoso e divertente aforisma di Julius Comroe Jr: “la serendipità è cercare un ago in un pagliaio e trovarci la figlia del contadino”. Se non siete interessati alle figlie dei contadini, posso dirvi che la serendipità è comunque alla base di scoperte importantissime per l’umanità.
Cristoforo Colombo cercava di raggiungere le Indie navigando verso Occidente e scoprì l’America, di cui nemmeno sospettava l’esistenza. Alexander Fleming non disinfettò adeguatamente un flacone e dalla muffa che vi trovò intuì il principio delle penicillina. L’esistenza nel cervello dei “neuroni a specchio” fu scoperta quando un ricercatore prese una banana dal cesto della frutta e si mise a mangiarla davanti ad una scimmia. Infine, per tornare al pagliaio di cui sopra – nel caso dovesse servirvi, beninteso – durante esperimenti per la cura dell’angina pectoris fu scoperto involontariamente il principio attivo del Viagra.
Potremmo continuare a lungo, perché ricco è l’elenco delle invenzioni che volgarmente diremmo avvenute “per caso” e che più propriamente avvengono in virtù della “serendipità”.
Tutto questo preambolo, oltre ad incuriosirvi, come spero, sulla prossima storia di Camilla, ha uno scopo ben preciso. Andando a trovare la Maga, per chiederle notizie del Piccolo Popolo, ho scoperto, per via di serendipità, l’esistenza di un nuovo personaggio che andrà ad arricchire il Lago dei Misteri. Prenderà così avvio una nuova collaborazione a quattro mani che andrà ad affiancarsi a quella in essere con l’amica Vele, che vede protagonista la Villeggiante e le sue storie del Quaderno Rosso.
Chi sia questo nuovo misterioso personaggio e quale sia la sua storia lo scoprirete, naturalmente, domani…
Parte 1 scritta da Alfa
Parte 2 scritta da Alfa
Parte 3 scritta da la Dama del Lago
Parte 4 scritta da la Dama del Lago
Parte 5 scritta da Alfa
Potrei raccontarvi, ed è quello che farò, come sia iniziata per me questa storia, ma sono certo che non sia questo il vero inizio. Mi rendo conto di avervi confuso le idee più di quanto ve le possa aver chiarite, pertanto la cosa migliore è cominciare a raccontare, confidando nella vostra pazienza e attenzione.
Vi ricordate di Camilla? Per chi avesse perso la sua storia devo precisare che Camilla è una ragazza di circa sedici anni il cui diario fu da me ritrovato alcuni mesi fa. In esso si narra dell’inquietante incontro con un misterioso ragno parlante nei sotterranei della casa dalle 99 stanze e delle 101 finestre.
A seguito del morso di questa creatura, Camilla ha cominciato a scrivere storie. La prima che ho trascritto su questo blog è il racconto a puntate “Una lunga gelida estate”, incentrato su un immaginario diario di Mary Woolstonecraft Shelley.
Naturalmente le storie nel diario di Camilla non sono affatto terminate. Proprio in questi giorni sto finendo di leggere un suo nuovo racconto i cui protagonisti sono un misterioso scrittore che agisce sotto uno pseudonimo traendo storie, presumibilmente inventate, da antiche leggende orientali; una città lagunare ricca di fascino e atmosfera; un romanziere inglese, inventore del genere “gotico”; un inquietante castello; un grande monarca; i misteriosi magi dagli straordinari poteri; l’antica sapienza dei Caldei; i cavalieri delle steppe; un popolo fanaticamente devoto al suo Dio; e soprattutto, tra molti altri, tre giovani figli del re di Serendippo. Questi ultimi, oltre ad essere coltissimi e di grande sagacia, dotati di una straordinaria capacità che, dal quello del loro paese, ha preso il nome di “serendipità”.
Cosa sia la “serendipità” è spiegato in un famoso e divertente aforisma di Julius Comroe Jr: “la serendipità è cercare un ago in un pagliaio e trovarci la figlia del contadino”. Se non siete interessati alle figlie dei contadini, posso dirvi che la serendipità è comunque alla base di scoperte importantissime per l’umanità.
Cristoforo Colombo cercava di raggiungere le Indie navigando verso Occidente e scoprì l’America, di cui nemmeno sospettava l’esistenza. Alexander Fleming non disinfettò adeguatamente un flacone e dalla muffa che vi trovò intuì il principio delle penicillina. L’esistenza nel cervello dei “neuroni a specchio” fu scoperta quando un ricercatore prese una banana dal cesto della frutta e si mise a mangiarla davanti ad una scimmia. Infine, per tornare al pagliaio di cui sopra – nel caso dovesse servirvi, beninteso – durante esperimenti per la cura dell’angina pectoris fu scoperto involontariamente il principio attivo del Viagra.
Potremmo continuare a lungo, perché ricco è l’elenco delle invenzioni che volgarmente diremmo avvenute “per caso” e che più propriamente avvengono in virtù della “serendipità”.
Tutto questo preambolo, oltre ad incuriosirvi, come spero, sulla prossima storia di Camilla, ha uno scopo ben preciso. Andando a trovare la Maga, per chiederle notizie del Piccolo Popolo, ho scoperto, per via di serendipità, l’esistenza di un nuovo personaggio che andrà ad arricchire il Lago dei Misteri. Prenderà così avvio una nuova collaborazione a quattro mani che andrà ad affiancarsi a quella in essere con l’amica Vele, che vede protagonista la Villeggiante e le sue storie del Quaderno Rosso.
Chi sia questo nuovo misterioso personaggio e quale sia la sua storia lo scoprirete, naturalmente, domani…
Parte 1 scritta da Alfa
Parte 2 scritta da Alfa
Parte 3 scritta da la Dama del Lago
Parte 4 scritta da la Dama del Lago
Parte 5 scritta da Alfa
i quaderni rossi sono noti per i loro misteri e il loro successo
RispondiEliminaIo me le ricordo le storie del quaderno rosso!
RispondiEliminaSono ansiosa di scoprire la nuova collaborazione a 4 mani... spero di continuare anche le avventure della Villeggiante, in futuro!
Ah nuove avventure non vedevo l'ora miaaaooooooo
RispondiEliminaAlfa, mi hai fatto venire il mal di testa, però hai anche stuzzicato la mia curiosità...
RispondiEliminaDunque parlerai anche di Walpole, mi sembra di capire. Allora non vedo l'ora, adoro il Castello di Otranto. Per altro un mio anzianissimo e lontanissimo pro-pro-pro zio viveva in una villetta in stile gotico (pure con tanto di torre!) come fece il buon Horace. (e te pareva che io potessi avere parenti normali? Nooo era da escludere a priori!)
P.S.Buona Pasqua anche se in ritardo...
@ Giardigno: si, ma in questo caso "il grande presidente Mao" non c'entra nulla, per fortuna...
RispondiElimina@ Vele: speriamo presto!
@ Fel: eccoti accontentata.
@ Favloso: molto misterioso! S, parleremo anche di lui, ma più avanti.