Le feste dei coscritti, naturalmente, hanno oggi ben poco in comune con le origini ormai remote dell’usanza. In sostanza i nati dello stesso anno si trovano, una o più volte all’anno, per festeggiare insieme una sorta di compleanno collettivo. L’aspetto militare è completamente assente, al punto che dell’allegra brigata fan parte anche i riformati, gli obiettori di coscienza e, least but not last, le coscritte.
Su questo punto dolente è necessario aprire una breve parentesi. Ci sono mogli/mariti che non vedono di buon occhio la promiscuità di questi ritrovi festaioli. Allora, a vantaggio di questa categoria di lettori, alzerò ora un velo sulle segrete riunioni dei coscritti. Mi verranno in aiuto gli amici dell’aperitivo, che sono assidui frequentatori di questi ritrovi.
Partiamo dall’Avvocato Volpicini. La sua serata comincia al bar dove i coscritti si incontrano prima di andare al ristorante. Al primo giro di aperitivi ne seguono almeno altri tre o quattro, giusto per ingannare l’attesa. Del resto Volpicini è un atleta della bevuta, un vero campione olimpico, fin dai tempi in cui s’intrufolava ai matrimoni simulando di essere un amico degli sposi. È capace di ingurgitare quantità incredibili di alcool, capaci di stendere chiunque.
Per fortuna Volpicini non guida, così non corre il rischio di far saltare l’etilometro all’uscita del ristorante. Perché sedutisi a tavola, il rosso scorre a fiumi, seguito dallo spumante, poi dalla grappa corretta al caffè, per arrivare infine all’ammazzacaffè. Di solito i suoi vicini di tavolo a quel punto si sono già tolti la camicia e ballano sui tavoli, mentre lui, imperterrito raccoglie amorevolmente le bottiglie che trova sul tavolo, dando casa ai poveri orfanelli che vi trova all’interno.
Spesso per lui, e i pochi che riescono a stargli dietro, la nottata prosegue in un bar per sciacquarsi la gola con un goccetto prima di tornare a casa…
Anche l’Intortatore non disdegna l’alcool, ma il suo obiettivo principale è un altro. È un suo punto d’onore provarci ogni volta con alcune delle coscritte presenti. Quando queste gli fanno capire che non c’è trippa per gatti, cambia registro e attacca con il suo cavallo di battaglia. Da quando aveva vent’anni insiste sul fatto che le coscritte debbano fare lo spogliarello sul tavolo. Non è chiaro a che titolo dovrebbero farlo. E soprattutto, fanno notare alcune coscritte, non avendolo fatto quando avevano vent’anni, non è chiaro perché dovrebbero farlo ora che hanno qualche annetto in più e figli e mariti e annessi e connessi. Ma tant’è. L’Intortatore insiste. Senza tregua ripete il suo ritornello. Sospetto che il suo sia soprattutto un modo grossolano per fare il galante. Dal suo punto di vista un parlare sotto sotto gradito dalle coscritte, gratificate dalle sue attenzioni. L’altro suo cavallo di battaglia è il racconto delle sue conquiste amorose. In particolar modo si vanta di alcune VIP della TV che avrebbe avuto modo di conoscere intimamente. Nessuno naturalmente è in grado di verificare le sue affermazioni…
Il Rubinettaio è un tipo molto più pacato e le sue serate sono anche più piacevoli, benché con la pericolosa tendenza a scivolare su questioni lavorative. Ora poi che c’è crisi e i rubinetti non vanno più come il pane, la geremiade è, non senza ragioni, comune. La concorrenza cinese, gli oneri fiscali, i vincoli normativi, questi i principali nemici del Rubinettaio e dei suoi colleghi.
«Lo dicano ai miei operai cassintegrati di essere ottimisti! Lo si spende alla cassa del supermercato l’ottimismo!»
Queste sono più o meno le sue parole, cui gli altri rubinettai presenti non possono che assentire. C’è da dire che nelle piccole fabbrichette di rubinetti il “padrone”, per usare un termine in voga nei decenni scorsi, e i “lavoratori” lavorano fianco a fianco. Si conoscono e si parlano liberamente. Sarà per questo che nemmeno negli “anni caldi” vi furono mai grandi contese sindacali.
E Alfa? Come passa le serate coi coscritti Alfa? Questo immagino vi chiederete. Questo certamente si chiede la sua signora folletta, che non è molto contenta di vederlo tornare tardi, ancorché apparentemente sobrio.
Ma questo è un mistero che, prudentemente, non è opportuno svelare…
Su questo punto dolente è necessario aprire una breve parentesi. Ci sono mogli/mariti che non vedono di buon occhio la promiscuità di questi ritrovi festaioli. Allora, a vantaggio di questa categoria di lettori, alzerò ora un velo sulle segrete riunioni dei coscritti. Mi verranno in aiuto gli amici dell’aperitivo, che sono assidui frequentatori di questi ritrovi.
Partiamo dall’Avvocato Volpicini. La sua serata comincia al bar dove i coscritti si incontrano prima di andare al ristorante. Al primo giro di aperitivi ne seguono almeno altri tre o quattro, giusto per ingannare l’attesa. Del resto Volpicini è un atleta della bevuta, un vero campione olimpico, fin dai tempi in cui s’intrufolava ai matrimoni simulando di essere un amico degli sposi. È capace di ingurgitare quantità incredibili di alcool, capaci di stendere chiunque.
Per fortuna Volpicini non guida, così non corre il rischio di far saltare l’etilometro all’uscita del ristorante. Perché sedutisi a tavola, il rosso scorre a fiumi, seguito dallo spumante, poi dalla grappa corretta al caffè, per arrivare infine all’ammazzacaffè. Di solito i suoi vicini di tavolo a quel punto si sono già tolti la camicia e ballano sui tavoli, mentre lui, imperterrito raccoglie amorevolmente le bottiglie che trova sul tavolo, dando casa ai poveri orfanelli che vi trova all’interno.
Spesso per lui, e i pochi che riescono a stargli dietro, la nottata prosegue in un bar per sciacquarsi la gola con un goccetto prima di tornare a casa…
Anche l’Intortatore non disdegna l’alcool, ma il suo obiettivo principale è un altro. È un suo punto d’onore provarci ogni volta con alcune delle coscritte presenti. Quando queste gli fanno capire che non c’è trippa per gatti, cambia registro e attacca con il suo cavallo di battaglia. Da quando aveva vent’anni insiste sul fatto che le coscritte debbano fare lo spogliarello sul tavolo. Non è chiaro a che titolo dovrebbero farlo. E soprattutto, fanno notare alcune coscritte, non avendolo fatto quando avevano vent’anni, non è chiaro perché dovrebbero farlo ora che hanno qualche annetto in più e figli e mariti e annessi e connessi. Ma tant’è. L’Intortatore insiste. Senza tregua ripete il suo ritornello. Sospetto che il suo sia soprattutto un modo grossolano per fare il galante. Dal suo punto di vista un parlare sotto sotto gradito dalle coscritte, gratificate dalle sue attenzioni. L’altro suo cavallo di battaglia è il racconto delle sue conquiste amorose. In particolar modo si vanta di alcune VIP della TV che avrebbe avuto modo di conoscere intimamente. Nessuno naturalmente è in grado di verificare le sue affermazioni…
Il Rubinettaio è un tipo molto più pacato e le sue serate sono anche più piacevoli, benché con la pericolosa tendenza a scivolare su questioni lavorative. Ora poi che c’è crisi e i rubinetti non vanno più come il pane, la geremiade è, non senza ragioni, comune. La concorrenza cinese, gli oneri fiscali, i vincoli normativi, questi i principali nemici del Rubinettaio e dei suoi colleghi.
«Lo dicano ai miei operai cassintegrati di essere ottimisti! Lo si spende alla cassa del supermercato l’ottimismo!»
Queste sono più o meno le sue parole, cui gli altri rubinettai presenti non possono che assentire. C’è da dire che nelle piccole fabbrichette di rubinetti il “padrone”, per usare un termine in voga nei decenni scorsi, e i “lavoratori” lavorano fianco a fianco. Si conoscono e si parlano liberamente. Sarà per questo che nemmeno negli “anni caldi” vi furono mai grandi contese sindacali.
E Alfa? Come passa le serate coi coscritti Alfa? Questo immagino vi chiederete. Questo certamente si chiede la sua signora folletta, che non è molto contenta di vederlo tornare tardi, ancorché apparentemente sobrio.
Ma questo è un mistero che, prudentemente, non è opportuno svelare…
peccato noi volevamo sapere cosa aveva fatto Alfa, ma lo sappiamo che è un tipo misterioso ...
RispondiEliminal'intortoratore, nonostante tutto, è simpatico ... anche se ad una certa età bisogna smettere ...
RispondiEliminabuon proseguimento...
RispondiEliminaaspetto il post in cui verrà svelato il mistero Alfa ...
Aspetta e spera, Pupottina, aspetta e spera. I mie segreti mica li scrivo sul blog....
RispondiEliminaBè, ma anche la signora Folletta farà dei ritrovi misteriosi con i suoi coscritti!
RispondiEliminaSui misteri di alfa sempre una densa nebbiolina di lago ...
RispondiEliminaAlfa fa il simpatico, ma la realtà è che non ha nulla da nascondere...
RispondiElimina@ Vele: i folletti (non essendo mai stati soggetti all'obbligo militare) non organizzano riunioni di coscritti.
RispondiEliminaIn compenso hanno altre occasioni di incontro...