venerdì 25 giugno 2010

Asini e filosofi




Mi piacciono gli asini. Li trovo molto intelligenti. Questa notizia perciò mi ha incuriosito molto. Ve la riporto integralmente.

Filosofi un po’ asini?

Sabato 26 giugno a Verbania presentazione di un pamphlet per interrogarsi sulla cultura di oggi

 In occasione di LetterAltura sabato 26 giugno 2010, ore 17.45 presso il Parco di Villa Pariani, si terrà la presentazione del libro di Francesca Rigotti e Giuseppe Pulina, Asini e filosofi: una riflessione sull’asino da Apuleio a Nietzsche fino al ciuchino di Shrek

 Appuntamento sabato 26 giugno 2010, ore 17.45, alla Villa Pariani di Verbania per la presentazione del libro, edito da Interlinea, Asini e filosofi che rappresenta «un’originalissima rassegna su ontologia, razionalità, sessualità e voce dell’asino, campione attualissimo dell’ibridismo e grande protagonista di metamorfosi». All’evento saranno presenti gli autori: Francesca Rigotti è un’esperta di metafore filosofiche, Giuseppe Pulina si è cimentato in studi su filosofi e animali; insieme cercheranno di individuare la filosofia dell’asino intesa non come la dottrina di pensiero di tale animale, ma il tipo di riflessioni che l’asino ha suscitato nel filosofo.

Diverse e singolari le riflessioni che compongono il pamphlet come quella che si sofferma sull’ “incanto di un raglio”: «Il verso dell’asino può produrre in chi l’ascolta un’eco suggestionante. Ruvido, possente, viscerale, il raglio non lascia indifferente chi lo ascolta. […] Di questo fa parola il principe Myškin, protagonista de L’idiota di Dostoevskij, nel ricordo dei suoi primi giorni in Svizzera. “Mi ricordo che riuscii a strapparmi a quello stato di torpore una sera a Basilea, al nostro ingresso in Svizzera, quando venni svegliato dal raglio di un asino sul mercato della città. Quel raglio d’asino mi colpì straordinariamente, chissà perché, e mi piacque moltissimo; da quell’istante, all’improvviso, fu come se tutto mi tornasse chiaro in testa”».

Un’altra interessante considerazione nasce dall’asino come protagonista di cartoon e film d’animazione: «Sul grande schermo l’asino guadagna in sicurezza e determinazione, sino a rasentare qualche volta la sfrontatezza. Mantiene sempre in sé la dolce goffaggine che anche agli occhi dei bambini sa trasformarlo in un amabile quadrupede. In realtà, non è una vera trasformazione, perché l’asino non è un animale camaleontico e opportunista. Quasi sempre l’asino è il terminale, il punto ad quem di un processo involutivo […] l’asino è sempre asino, perché, per usare le parole di Giordano Bruno, è più facile “inasinirsi” che “inumanirsi”, e questo vale anche nel fantasticante mondo dell’animazione».

 

Francesca Rigotti vive in Germania ma ha radici sul lago, a Ghiffa; insegna all’Università di Lugano e pubblica in campo saggistico. Tra i suoi successi recenti: La filosofia in cucina (Il Mulino) e per Interlinea La filosofia delle piccole cose (tradotto di recente all’estero) e Le piccole cose di Natale.

 

Giuseppe Pulina dirige la rivista “Mneme Ammentos” e si occupa di giornalismo scolastico. La sua ricerca filosofica si articola su più versanti: dal pensiero ebraico contemporaneo alla critica musicale e al rapporto tra filosofia ed etologia.


Francesca Rigotti, Giuseppe Pulina, Asini e filosofi, con tavole di Goya, presentazione di Paolo Cristofolini, Interlinea 2010, pp. 120, euro 14"




Fonte: Ufficio stampa Interlinea, via Pietro Micca 24, 28100 Novara, telefono 0321 612571, fax 0321 612636, ufficiostampa@interlinea.com, www.interlinea.com

6 commenti:

  1. Eccomi ad augurarti una buona serata.
    Gio'

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  2. Anche a me gli asini stanno molto simpatici. E ricordo dal liceo che "L'asino d'oro" di Apuleio era uno dei testi più rocamboleschi e spassosi da studiare :-)

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  3. Bellissime queste riflessioni sugli asini! Io li trovo adorabili, mi piacciono molto.

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  4. Molto interessante, da gatta mi sono sempre piaciuti gli asini, sono tra i miei preferiti miaooooo

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  5. @ Dual: grazie!

    @ Brain: prego... (sapevo ti sarebbe piaciuto questo post)

    @ Vele: eh, non solamente "rocamboleschi", ma forse a scuola certe parti erano censurate...

    @ Vittoria: si, anche se un asino, quando decide di fare l'asino, è davvero un osso duro.

    @ Fel: non c'è niente di meglio che dormire sulla calda schiena di un asino quando fa freddo, vero? ;)

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