domenica 29 aprile 2012

Care vecchie lire



Gli scudi furono inventati in epoca molto antica per proteggere i guerrieri dal lancio di pietre e frecce nemiche. In origine erano dei telai di legno su cui erano fissate pelli di animali. Già le armate del Faraone, nell'antico egitto utilizzavano questo tipo di armamento.
Sempre a proposito di Egiziani una leggenda racconta che quando i Persiani invasero l'Egitto, legarono dei gatti agli scudi. Poiché erano animali sacri per gli Egiziani, questi si rifiutarono di tirare sui nemici. Che così vinsero la battaglia e conquistarono il paese.

Secondo il mito la dea greca Atena su proprio scudo portava invece la testa della Medusa, una mostruosa creatura infernale che poteva tramutare in pietra chiunque la guardasse.
Sugli scudi però, normalmente, non si attaccavo animali vivi, né teste infernali ma si dipingevano i simboli dei guerrieri. I loro stemmi araldici, insomma, che potevano riprodurre oggetti, edifici e anche animali. Gli scudi divennero così emblema delle diverse casate, che li raffiguravano ovunque.

Uno dei più famosi è quello dei Visconti, famiglia destinata ad imporre la propria autorità sulla città di Milano e creare un ducato che occupava la Lombardia occidentale e il Novarese. il loro simbolo era una Vipera avente in bocca una figura umana viva.
Secondo una leggenda Azzone Visconti si era addormentato su un prato, dopo essersi tolto il suo grande elmo di acciaio. Quando si svegliò lo rimise e salì a cavallo. Allora i suoi uomini videro una vipera uscire dall'elmo. Azzone afferrò la vipera con la mano guantata d'acciaio e se la tolse dalla testa. Ma per ringraziarla di non avergli recato alcun male la mise nel proprio stemma, raffigurando se stesso come un bambino che esce indenne dalla sua bocca.

Poiché i signori usavano i loro scudi nobiliari per contrassegnare le monete che coniavano per i propri stati, si diffuse un tipo di moneta chiamata scudo.
Queste monete, d'argento o d'oro, furono introdotte nel Medioevo in Francia e rimasero in uso negli stati italiani fino all'arrivo di Napoleone. In Lombardia uno scudo valeva sei lire austriache. Sempre sei lire, ma piemontesi, valeva lo scudo dei Savoia.

Nella foto si vede uno scudo d'oro di Milano dei tempi di Filippo II (1554-1598) con la vipera viscontea.

Quando Napoleone invase l'Italia impose una nuova moneta, la "lira italiana", divisa in 100 centesimi, al posto delle precedenti lire degli stati regionali. E naturalmente degli scudi. Quando Napoleone fu sconfitto tornarono i vecchi sovrani con l'idea di restaurare l'ordine antico.
Ma poiché la nuova lira divisa in centesimi risultava comoda i Savoia la mantennero. Il popolo, per non confondere la nuova lira "straniera" con le vecchie lire precedenti, prese a chiamarla "franco". Questo uso continuò quando il Piemonte impose la Lira a tutta l'Italia unificata e durò fino all'introduzione dell'euro.

6 commenti:

  1. Mmh... l'ho già sentita da qualche parte quella leggenda su Azzone Visconti... ;-)

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  2. La numismatica ha un fascino particolarissimo, bel post Alfa del Lago, ma ai Persiano che ci usarono come scudi felini non gliela perdono GGGGrrrrrr

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  3. In certi casi è meglio considerare sacri degli animali ingombranti! :-P

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    1. Infatti nessuno ha mai pensato di legare agli scudi delle vacche. Almeno non mi risulta!

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