giovedì 8 settembre 2011

Alla ricerca di Alfa. 9 – Per le vie di Ameno

Qui tra la vie di un piccolo paese dal nome Ameno è cominciata l’avventura di Alfa. E ora che questo indagatore dei misteri del lago d’Orta ha fatto perdere le sue tracce, ho pensato di tornare in questo luogo, dove ogni strada gronda storia.
Come la chiesa in centro al paese , in cui un grande dipinto raffigura niente di meno che il concilio di Trento cui parteciparono degli amenesi. O il grande Palazzo Tornielli, che il Conte lasciò alla comunità di Ameno come sede municipale quando decise di trasferirsi nella grande villa neogotica che costruì per lui l’architetto Nigra, sulla cima del Monte Oro. O il parco di fronte al palazzo Tornielli, recentemente restaurato grazie al finanziamento di vari enti, e restituito all’antico splendore, con le sue quinte murarie dipinte.
O il grande palazzo Solaroli, che fu la residenza del Principe di Sirdhanah e la Begum, sua consorte.
E poi, scendendo lungo la via mi fermo davanti alla casa che fu di Lazzaro Agostino Cotta che alla fine del Seicento già si rendeva conto dell’importanza di salvare le antichità e le testimonianze del passato. E invece fu letteralmente buttato fuori dalla basilica dell’Isola da un canonico che guidava scavi forsennati e dissennati alla ricerca di sacre reliquie. Ma il Cotta raccolse le testimonianze che poté da antichi documenti e manufatti, componendo la più antica storia del lago d’Orta. E la sua Corografia della Riviera di San Giulio, resta, a tre secoli di distanza un’opera fondamentale.
O quel suo parente, quel Ludovico Maria Sinistrari  cui è intitolata una via e che scrisse manuali di pratica criminale che all’epoca in cui visse furono autentici best seller. Appassionato studioso di Diritto Civile e Canonico, a Roma divenne Consultore del Tribunale Supremo della Santa Inquisizione, quindi fu Vicario generale dell'Arcivescovo d'Avignone, infine Teologo presso l'Arcivescovo di Milano. Nel 1688 scrisse il trattato Practica criminalis Minorum illustrata su ordine dei Comizi generali dei Francescani. Nel  Sinistrari 1700 a Venezia pubblicò il trattato De delictis et poenis in cui si lanciò in una descrizione del tribadismo così accurata e particolareggiata da rasentare la pornografia.
Ma il libro per molti versi più sconvolgente e controverso è quello in cui il Sinistrari parla degli Incubi  e dei commerci carnali che queste creature, che si fanno beffe degli esorcismi, intrattengono con le donne (o con gli uomini, sotto forma di Succubi) della razza umana. Portando oltretutto una testimonianza personale sull’argomento.
E qui, tra giuristi e storici, conti e principi, Incubi e Succubi termina la prima parte del viaggio dell’Errante, mentre le tracce di Alfa si fanno sempre più labili e sembrano svanire nel sogno. 
O nell’incubo.

10 commenti:

  1. Non so come mai, ma ho come l'impressione che, mentre noi siamo tutti preoccupati per questa disperata ricerca di Alfa, lui se ne stia più vicino di quello che pensiamo e se la rida sotto i baffi...

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  2. @ Girdigno: inshallà!

    @ Ele: non mi risulta che Alfa abbia i baffi...

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  3. Lago dei misteri: e tu cosa ne sai di come abbia deciso di acconciarsi il nostro desaparecido?

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  4. @ Ele: gli unici baffi che Alfa porterebbe sono quelli attaccati al nasone con gli occhiali.
    Come questi http://www.giordanoshop.com/p/occhiali-con-naso-baffi-e-sopracciglia-finte-ideali-per-scherzi/14478.html

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  5. E la prima parte del viaggio si conclude così? Con un niente di fatto? :-(
    Uffa, certo che Alfa potrebbe anche fare qualche passo falso per darci un indizio!

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  6. Ho idea che l'Errante abbia bisogno di un aiuto, cara Vele...

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  7. Sto Sinistrari mi intriga, se ne potrebbe fare una serie/film/libro/fumetto tipo Criminal Minds con variazioni varie ed eventuali.
    Errante non demordere, Alfa non è lontano lo sentono le mie vibrisse feline, anche se il viaggio non è finito. miaooooooùùùùùùùù
    ps.
    Lago è il nome o il cognome ?
    secondo me il nome e Misteri
    di cognome, suona bene, può fare
    il protagonista nella serie ...

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  8. @ Fel: Lago è il nome... e Alfa non è lontano!

    @ Marshall: grazie!

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"Di un fatto del genere fui testimone oculare io stesso".

Ludovico Maria Sinistrari di Ameno.