venerdì 7 dicembre 2012

Come una maledizione



«Si trova là, nel lago!» 
La donna indica un punto imprecisato tra la riva e l’isola di San Giulio. L’acqua è immobile, come è frequente nelle fredde mattine invernali, ma io so che sotto la superficie a specchio del lago d’Orta si muove un mondo che ben pochi conoscono. Pesci in gran numero, di varie specie, forme e dimensioni, compresi alcuni alieni che da qualche tempo vi si sono insediati, colonizzando il nuovo mondo grazie ai loro esoscheletri robusti come corazze e ad un set di armi da far invidia a Predator.
Non ci sono solo animali là sotto però. Mi hanno parlato di fondali che improvvisamente si muovono, lasciando scoperti larghi tratti di roccia in cui appaiono incongrui fori. Come se qualcuno si fosse messo a bucare la roccia, ma a profondità incompatibili con tutto quello che sappiamo della storia del lago. Mi hanno mostrato le foto di rocce che sembrano rozzi idoli scolpiti, ma anche questo è ovviamente impossibile. E mi hanno raccontato questa storia, che ho voluto verificare di persona.
«La pietra è là davanti» ripete la donna. «E c’è una scritta su di essa.»
Mi chiedo chi possa aver avuto l’idea di incidere una scritta immergendosi a vari metri di profondità. O ci fu un tempo in cui il lago era sensibilmente più basso di oggi? O forse qualcuno l’ha gettata in acqua?
«Quando mi vedrete, piangerete».
Questo è ciò che sta scritto in quella rozza lapide forse neppure sbozzata. Cosa significhi nessuno lo sa. Non è dato nemmeno sapere in che lingua sia incisa: italiano, latino, celtico o forse etrusco? E se così fosse non si comprende come la donna, che non è un archeologa, potrebbe averla decifrata. 
Del resto i sub che l’hanno cercata non hanno trovato nulla a parte un altro strano masso pieno di chiodi, dicono.
Ma si sa, questo è il lago dei misteri. E conserva molto bene i suoi tanti segreti.

17 commenti:

  1. Un ringraziamento ai sub di Borgomanero che mi hanno segnalato questa leggenda e altri misteri!

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  2. Decisamente affascinante...e come ogni "mistero" che si rispetti, resta tale!

    Ciao, una serena e "fresca" giornata.

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  3. Io la conosco questa storia, me ne parlava mia nonna. Mi raccontava di averla sentita quando era piccola, la credenza era che quando la pietra affiorava dal lago o era visibile dalla superficie, significava eventi catastrofici o disgrazie. Infatti era stata avvistata prima dello scoppio della prima guerra mondiale, e anche quando il lago si era abbassato tanto da farla intravedere è stato un anno di grande carestia senza piogge e danni per le colture. Dimenticavo, mia nonna avrebbe compiuto 100 anni il prossimo Gennaio.

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    1. Grazie per questa testimonianza, davvero molto preziosa!

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  4. ... Affascinante e misterioso... come sempre.. e anche un po' inquietante !

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  5. Davvero interessante! E se ha origini tanto antiche, vale sicuramente la pena di indagare!

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  6. Il commento di Cathya completa questa leggenda!
    Chissà in che lingua è scritta la lapide comunque... vista la mia laurea in linguistica, è un aspetto che mi ha intrigata molto. Magari è elfico! ;-)

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    1. Elfico? Non ci avevo pensato... Potrebbe dunque essere la scritta a comparire, come un avvertimento, sulla roccia in cui è impressa. Ma come si fa a rilevare un'iscrizione elfica subaquea?

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    2. Probabilmente bisogna aspettare che la luce della luna o delle stelle la colpisca da una particolare angolazione

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    3. Ottimo suggerimento. Io però comincio a pensare che forse non sia troppo opportuno trovare la pietra, visto il sinistro avvertimento che porta con sé...

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  7. Quanto adoro queste tue storie misteriose .... miao

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  8. Uno dei vari "premi" che girano tra blogger è arrivato da me, su "TRA REALTÀ E FANTASIA". Di solito apprezzo e ringrazio ma non continuo il "gioco", stavolta invece avevo volglia di condividere, così eccomi qua a segnalarti che il tuo blog è tra quelli a cui l'ho passato! Se ti va di condividerlo a tua volta, vieni a "ritirarlo"! Altrimenti nessun problema, come dicevo sono io la prima, solitamente, a non partecipare... Ciaociao!

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