lunedì 10 ottobre 2016

Tempesta sul santuario



Correva l'anno 1907 e un esercito era in marcia verso il Santuario di Boca. Non si trattava di invasori, ma di una simulazione. L'esercito italiano, diviso in due fazioni, si preparava a respingere una possibile invasione attraverso le Alpi.


Una parte delle truppe, in marcia sotto una pioggia battente, si dirigeva verso il santuario che avrebbe ospitato i militari per la notte. A quel tempo l'Antonelli era morto da un pezzo e i lavori erano stati portati avanti con delle modifiche. C'era ancora molto da fare e da costruire, ma quel 30 agosto tutti avevano abbandonato il cantiere per via di quello spaventoso temporale.

E mentre i soldati marciavano sempre più lentamente sotto la tempesta, i venti e la pioggia diventavano sempre più forti, togliendo la vista e rendendo impossibile camminare.

Il nubifragio si fece così forte da far vibrare le mura del Santuario. Battute dall'acqua, dal vento e infine dal fulmine rovinarono a terra in un breve istante.

Quando i soldati arrivarono, invece della chiesa che avrebbe dovuto essere il loro riparo per la notte e avrebbe potuto diventare la loro tomba, trovarono un cumulo di macerie nel santuario sventrato.

Ci fu chi gridò al miracolo, per la strage sfiorata. E pazientemente ricominciò l'opera dei costruttori...

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"Di un fatto del genere fui testimone oculare io stesso".

Ludovico Maria Sinistrari di Ameno.