Nel  1975 il cantautore romano Francesco De Gregori pubblica l’album  “Rimmel”, uno dei più venduti del decennio, che contiene singoli di  successo (“Rimmel”, “Buonanotte fiorellino”, “Il signor Hood”).
I  Settanta non sono anni facili per l’Italia. Alla contestazione  studentesca iniziata nel Sessantotto aveva risposto la stagione delle  bombe (da Piazza Fontana nel 1969). La crisi petrolifera del 1973, a  seguito del blocco delle esportazioni di petrolio dai paesi arabi nei  confronti delle nazioni occidentali che appoggiavano Israele,  costringeva a piani di “austerity” che includevano il divieto della  circolazione la domenica e programmi di risparmio energetico.  L’’inflazione galoppava con percentuali a due zeri. Ed era solo  l’inizio.
La  canzone “Rimmel” contiene vari riferimenti al gioco delle carte. A  partire dai quattro assi giocati dalla donna, che il cantante aveva  conosciuto sventando lo scippo del suo collo di pelliccia da parte di  due balordi. Ma anche il verso "come quando fuori pioveva" e il ricordo  di un altro episodio vero, uno zingaro che gli predetto un futuro  “vincente”.
Nel frattempo a  una stagione di dure lotte sindacali si sovrapponeva una deriva  estremista che portava migliaia di giovani a ricercare “l’azione  politica”, anche a costo di imbracciare le armi. Non solo formazioni  “rivoluzionarie” (come le “Brigate Rosse”), ma anche altri gruppi  organizzati. E le ragioni della protesta finivano con l’essere coperte  dal rumore dei violentissimi scontri di piazza con la polizia e gli  estremisti fascisti, con uso di armi da fuoco, e con feriti e morti da  entrambe le parti.
“Rimmel” fu violentemente criticato da alcuni giornalisti, come Giaime Pintor, che accusò il cantautore di aver scritto una canzonetta priva di impegno politico e zuccherosa, nello stile della famosa scrittrice di romanzi rosa, Liala.
Rimmel uscì alla vigilia degli anni più duri e violenti, in cui persino il segretario del sindacato comunista della CGIL Luciano Lama sarebbe stato duramente contestato dagli Autonomi (nel 1977) e le Brigate Rosse avrebbero rapito e assassinato il segretario della DC Aldo Moro (1978) dopo aver massacrato i cinque uomini della scorta. Nessuno poteva dirsi al sicuro.
“Rimmel” fu violentemente criticato da alcuni giornalisti, come Giaime Pintor, che accusò il cantautore di aver scritto una canzonetta priva di impegno politico e zuccherosa, nello stile della famosa scrittrice di romanzi rosa, Liala.
Rimmel uscì alla vigilia degli anni più duri e violenti, in cui persino il segretario del sindacato comunista della CGIL Luciano Lama sarebbe stato duramente contestato dagli Autonomi (nel 1977) e le Brigate Rosse avrebbero rapito e assassinato il segretario della DC Aldo Moro (1978) dopo aver massacrato i cinque uomini della scorta. Nessuno poteva dirsi al sicuro.
Il 2  aprile 1976, durante un concerto al Palalido di Milano alcuni studenti  della sinistra extraparlamentare salirono sul palco e dopo aver  ripetutamente interrotto il concerto leggendo dei comunicati,  inscenarono un “processo” contro il cantautore accusandolo, in sostanza,  di arricchirsi con la musica.
De Gregori fu duramente colpito da quell’episodio e meditò addirittura di ritirarsi dalle scene. Tornerà sul palco solo due anni dopo in un concerto allo Stadio Flaminio di Roma con Lucio Dalla, con cui aveva già collaborato in “Rimmel” (“Pablo”) e con cui inizierà nel 1979 una fortunata tournée che segnò il ritorno dei concerti pubblici in Italia dopo un periodo di stop a questi eventi causato proprio dal “processo” del Palalido.
De Gregori fu duramente colpito da quell’episodio e meditò addirittura di ritirarsi dalle scene. Tornerà sul palco solo due anni dopo in un concerto allo Stadio Flaminio di Roma con Lucio Dalla, con cui aveva già collaborato in “Rimmel” (“Pablo”) e con cui inizierà nel 1979 una fortunata tournée che segnò il ritorno dei concerti pubblici in Italia dopo un periodo di stop a questi eventi causato proprio dal “processo” del Palalido.
De Gregori - Rimmel
La foto è una cortesia di ELE.

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