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mercoledì 19 novembre 2014

Il sole tornò a splendere


«Finalmente l’emergenza è cessata e lentamente l’acqua cala di livello. Lascia però dietro di sé molti danni ad abitazioni ed attività produttive.»
Siamo seduti in piazza ad Orta. Indossiamo stivali, per non bagnarci i piedi perché il tavolino e le sedie sono immerse in vari centimetri d'acqua. Non stiamo prendendo un aperitivo sul lago, ma nel lago. Perché noi gente dell’Orta siamo fatti così, lo amiamo anche quando fa la voce grossa.
Il Filosofo osserva l’acqua che si muove lenta attorno a noi, creando piccoli gorghi che scompaiono dopo pochi istanti di vita turbinosa.
«Soprattutto» dice infine «il lago ci lascia un messaggio. La terra su cui viviamo non è nostra. La possiamo utilizzare, ma non la possediamo. Non ci appartiene, perché non la comprendiamo. Abbiamo una certa conoscenza con lei, è vero, ma non una visione profonda di quello che è e dell’Equilibrio che la regola. Vediamo i fenomeni, ma ignoriamo la sostanza profonda delle cose. Così il lago è venuto fuori, per ricordarci che qui siamo ospiti, non padroni di casa. Perché lui esisteva prima che il primo uomo si affacciasse sulle colline e rimanesse a bocca aperta contemplando la sua straordinaria bellezza.»
Un cigno nuota sdegnoso a pochi metri da noi, senza degnarci di uno sguardo. Alzo il bicchiere e dedico un brindisi silenzioso al nostro lago.

domenica 16 novembre 2014

Alluvione novembre 2014

Frana ad Alzo di Pella

Frana ad Alzo di Pella

Pella

Orta

Civiasco

Strada della Cremosina

Frana di Alzo

Pella

Omegna

Omegna

Omegna

Orta

Orta

Pella

Pettenasco

Pettenasco
Negli ultimi giorni il lago d'Orta e il lago Maggiore sono stati investiti, come molte altre località del nord Italia, da una violenta alluvione, che ha provocato il rapido innalzamento del livello dei laghi e numerose frane. Una in particolare, ad Alzo di Pella, ha costretto all'evacuazione prudenziale di metà paese. Ho raccolto un po' di foto postate da vari amici e altre persone su facebook. Dove sono riuscito ho inserito il nome dell'autore nel nome del file. Sono immagini talora drammatiche, altre volte poetiche. Ringrazio tutti per aver documentato quello che è accaduto. Fortunatamente al momento in cui scrivo, non si registrano feriti, almeno nel Cusio.
Diversa la situazione in altre località dove vi sono stati dei morti.

Credo che non si possa più ritardare un deciso intervento di prevenzione e gestione del territorio. Perché se è vero che certi eventi sono straordinari per intensità è altrettanto vero che si ripetono a frequenza tale da dover essere seriamente considerati e prevenuti mediante un'azione costante di manutenzione.
Deve insomma essere abbandonata la "logica del grande evento" per passare a quella della gestione quotidiana. Un cantoniere che pulisce ogni giorno i tombini non è un costo, è un investimento che può prevenire danni maggiori e, tragicamente, vittime.

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"Di un fatto del genere fui testimone oculare io stesso".

Ludovico Maria Sinistrari di Ameno.