Arrivaste in un giorno di festa e questo per molti di noi fu un segno 
fortunato. Portavate parole e gesti di pace e regali per grandi e 
piccini. Ci mostraste cose che non avremmo mai immaginato potessero 
esistere e noi insegnammo a voi ciò che pensavamo potesse esservi utile.
Dopo l'incontro i nostri leader facevano a gara per potersi mostrare in 
vostra compagnia e tutti noi eravamo contenti di non essere più soli 
nell'Universo. Del resto da tempo i nostri scienziati ci avevano 
avvertito che ciò non era statisticamente possibile. Che il Cosmo è 
pieno di vita e che era la nostra religione a sbagliare, su questo 
punto.
Poi avvenne l'incidente. Nessuno ricorda esattamente cosa accadde. Forse
 ci fu una parola di troppo o un malinteso. Non è facile del resto 
intendersi quando si è così diversi. Di certo bastò poco, 
un'incomprensione, una provocazione, un pretesto forse, per far 
precipitare la situazione.
Dalle parole si passò ai fatti con una rapidità che avrebbe meritato ben
 altra causa. Fu allora che ci attaccaste. Dal cielo, dalla terra e dal 
mare ci assaliste con armi crudeli.
Così ovunque è divampata la guerra e non esiste più un luogo, né nel mare, né sulla terra, né in cielo che possa dirsi sicuro.
Abbiamo sperimentato una violenza che non avevamo mai conosciuto prima. 
Tutto ciò che conoscevo, la nostra cultura antichissima, la saggezza dei
 nostri vecchi, la spensierata allegria dei giovani, la nostra soave 
poesia, i paesaggi incantati, le graziose cittadine sul lago non 
esistono più. Ora attorno a me vedo solo rovina e morte.
Ho visto amici e parenti uccisi, senza che ci fosse pietà né per l'età 
né per il sesso. Ho visto corpi coi tentacoli mutilati ed entrambe le 
teste decapitate. Vi ho visti ridere, oltraggiare i cadaveri e staccarne
 macabri trofei.
E ho compreso che non esiste, nell'intero universo, specie più malvagia e
 pericolosa di voi, che venite dal pianeta Terra e vi fate chiamare 
Umani.

Ho inserito un link a questo racconto nel blog misteri angie ginev
RispondiEliminaBuone vacanze
Angie
Grazie Angie!
EliminaCiao, arrivo dal blog dell' Amica Angie, che ti ha "scoperto". Il Tuo racconto è talmente Bello che insinua nella mia mente (umana) infiniti dubbi e una sola certezza: la paura di appartenere davvero ad una razza malvagia, che ha perso un giorno lontanissimo una piccolissima scintilla di umanità.
RispondiEliminaGrazie a Te e ad Angie che mi dato la possibilità di leggerTi
Buona serata
Gina
Grazie!
EliminaIn effetti, a sentire le notizie, qualche dubbio viene spesso anche a me...