Nel Medioevo un evento di particolare rilievo erano i mercati. Si
svolgevano in località decise dal sovrano che concedeva il diritto ad un
paese che ne ricavava molti benefici economici. I mercati costituivano
infatti la principale occasione per scambiare i prodotti delle campagne
con quelli degli artigiani. Oltre al mercato poteva essere concesso
anche il diritto di svolgere una fiera annuale che spesso durava più
giorni e che naturalmente moltiplicava le occasioni di commercio e di
affari.
Il primo mercato di cui si abbia notizia nel Novarese è quello che si
teneva ogni mese a Fontaneto già nell’anno 908. Pochi anni dopo, nel 919
il re d’Italia Berengario concesse al Vescovo di Novara di tenere un
mercato settimanale il sabato a Gozzano. Sempre nella stessa località si
svolgeva una fiera annuale il 24 novembre in occasione della festa di
San Giuliano.
L’accumulo di prodotti destinati al mercato determinò la necessità di
proteggerli da ladri e saccheggiatori di ogni razza, bandiera e
provenienza. Per questo sulla sommità dell’altura che domina il paese di
Gozzano fu costruito un castello.
In esso furono costruite sicure cantine per immagazzinare le derrate
alimentari e i beni degli abitanti che potevano trovare rifugio dentro
le mura in caso di pericolo. Le case, costruite in legno e paglia,
potevano invece essere ricostruite facilmente dopo l’incendio appiccato
dai nemici o dagli stessi abitanti per fare terra bruciata davanti agli
invasori.
Il fenomeno delle fiere non è solo italiano, naturalmente. Il 22 gennaio
1253 re Enrico III d'Inghilterra concedeva alla località di Scarborough
di tenere una fiera annuale che iniziava il 15 agosto e terminava il 29
settembre. A questa famosa fiera il duo folk americano Simon &
Garfunkel ha dedicato una canzone che si ispira ad un’antichissima
ballata.
La versione originale, “Il cavaliere elfo”, è basata sul dialogo tra un
focoso elfo dal corno magico ed una vergine in cerca d’amore. Le parole
di questa antica ballata furono modificate nel tempo in varie versioni.
La versione di Simon & Garfunkel, con degli incisi (“Canticle”)
contro la guerra, è basata sul dialogo a distanza, affidato ad un
viaggiatore diretto alla fiera di Scarborough, tra due innamorati
separati dal destino. I due si lanciano una serie di sfide in una sorta
di duello amoroso.
Nel farlo invocano quattro erbe magiche: il prezzemolo contro l’amarezza
dell’abbandono; la salvia per sopportare la separazione; il rosmarino
per la costanza nell’attesa; e il timo per trovare il coraggio per
superare la prova. Nella speranza di ritrovare quello che era stato vero
amore.
Simon & Garfunkel – The Scarborough Fair
In alte parole consigliavano un po' di aromoterapia... ;P
RispondiEliminaIn un certo senso... ;)
EliminaBella canzone, che non conoscevo
RispondiEliminaSi, molto bella!
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