Per cause di forza maggiore devo sospendere tutte le attività online per un po'. Ci risentiamo appena posso. Ciao!
Questo è un blog di racconti, leggende, storie raccontate dagli ubriachi nelle osterie e di cialtronesche invenzioni che ruotano attorno al lago d'Orta. Se cercate la Verità, qualunque sia quella che v’illudete di trovare, avete sbagliato indirizzo.
giovedì 5 marzo 2015
mercoledì 4 marzo 2015
La Giornata del Drago 2015
Da alcuni anni si celebra la Giornata del drago, una simpatica occasione per ricordare queste affascinanti e misteriose creature.
Ovviamente il lago dei misteri farà la sua parte, in forme, non solo virtuali, per il momento coperte dal più riservato segreto.
Accanto alle iniziative nel mondo reale come nelle edizioni passate si moltiplicheranno gli interventi dei blogger. Racconti, immagini, testimonianze e impegno civile.
Come questa iniziativa che si propone un nobile scopo: legalizzare l'allevamento dei draghi. Del resto "il proibizionismo non ha impedito a molti trafficanti di commerciare draghi allevati in cattività. Non ha ridotto il rischio di estinzione e le varietà di draghi che abbiamo oggi riflette i gusti degli acquirenti ricchi, non le necessità ecologiche dell’ambiente in cui i draghi dovrebbero vivere..." (contina a leggere qui)
Nel frattempo, se volete saperne di più o aderire alla Giornata del Drago ecco il link giusto!
domenica 1 marzo 2015
V come vertigine
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L’osservo, sdraiata sul divano, la macchina fotografica posata a terra. Sta leggendo un fumetto in bianco e nero e nero inchiostro sono i suoi capelli a caschetto. Sfoglia lentamente le pagine con un dito inumidito e a tratti dischiude le labbra. Le lunghe gambe si stringono cercando qualcosa e le palpebre si socchiudono al ricordo di quell’assenza. In quel corpo femminile apparentemente fragile percepisco la potenza di una pantera, illusoriamente addomesticata dal guinzaglio che le orna il collo.
Improvvisamente un vortice, come un maelström scandinavo, travalica le pagine stampate e l’afferra, curvando le membra languide e rassegnate all’ineluttabilità di quel fato. I piedi adorabili hanno un ultimo guizzo sublime prima scomparire dentro la carta.
Mi pervade un senso di vertigine e comincio a sprofondare nel giornale che stavo leggendo, precipitando indenne dentro una stanza bianca, piena solo di un sofà vuoto, una macchina fotografica abbandonata e un fumetto aperto su un’ultima vignetta.
Valentina è lì, sdraiata su di un divano. Con la mano accarezza languida una gatta nera dalla lunga coda e legge le strisce disegnate di un uomo perdutosi inseguendo un sogno.
Il racconto è stato scritto per il n. 27 di A6 Fanzine, che aveva come tema la celebre Valentina di Guido Crepax.
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"Di un fatto del genere fui testimone oculare io stesso".
Ludovico Maria Sinistrari di Ameno.
Ludovico Maria Sinistrari di Ameno.