Castelli Cusiani, autunno 1944.
È un tranquillo pomeriggio sul lago. La guerra sembra distante e non riesce a turbare la serenità del luogo.
Alcuni bambini giocano tranquilli.
Improvvisamente un uomo appare sulla terrazza.
I bambini lo guardano sorpresi. È la prima volta che vedono un soldato tedesco.
È solo. Si avvicina sorridendo. Parla un italiano stentato.
«Bambini» domanda «chi abitare in quella casa?»
Una domanda apparentemente innocente, formulata con una voce insidiosa. Una voce da drago.
I bambini non lo sanno, ma dalla loro risposta dipende la vita di qualcuno.
Perché quello non è un normale soldato tedesco. E' un cacciatore sulle tracce di una preda che non può essere presa con i carri armati. Occorre tendere una rete attorno ad essa. Occorre un segugio di razza come lui per prendere tracce di una lepre che la Wehrmacht insegue da settimane: una missione alleata paracadutata dietro le linee, sul Lago d’Orta, da dove dirige i rifornimenti alleati di armi alle formazioni partigiane.
Ha già interrogato la madre, ma non ha ottenuto che risposte evasive.
Ora spera che i bambini, nella loro innocenza, possano fornirgli qualche indizio utile sugli occupanti della villa che si trova dall’altra parte della piccola valle.
Ma il soldato tedesco non sa che quei bambini sono stati istruiti per fronteggiare situazioni come quella: «Se qualcuno vi chiede qualcosa sui familiari o su altre persone, voi rispondete sempre che non sapete nulla!»
«Non sappiamo» dicono in coro i bambini.
«E date risposte evasive: “forse, ma, chissà, magari”.»
«Forse una signora anziana, credo.» dice una bambina.
Il tedesco la guarda. Borbotta qualcosa nella sua lingua e se ne va.
Anche oggi non prenderà la lepre che sta cercando.
Questo è un blog di racconti, leggende, storie raccontate dagli ubriachi nelle osterie e di cialtronesche invenzioni che ruotano attorno al lago d'Orta. Se cercate la Verità, qualunque sia quella che v’illudete di trovare, avete sbagliato indirizzo.
mercoledì 7 maggio 2008
La spia del lago 2. Scena 2 di 9. Il tedesco.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Post più popolari
-
Non volevo entrare nella nota polemica sulla disparità di trattamento tra la Befana, costretta a girare da sola con le scarpe rotte e il man...
-
Nel novembre del 1897 in fondo ad un pozzo a Coligny (Ain, nel sud della Francia), fu ritrovata una statua di Marte alta 174 cm assieme a n...
-
Si narra che un tempo, nel paese di Brebbia sul Lago Maggiore, esistesse un tempio dedicato a Minerva, annesso alle terme edificate da Quin...
-
Lo staff di Siamo in onda mi ha trasmesso questo articolo di qualche tempo fa, in cui si parla del concorso Racconta il tuo Mistero . Mi pi...
-
Grazie a Dual ho appena scoperto il mio nome da Vampiro (e con questo rispondo anche a Massimo che ieri sera si chiedeva perché la mia imm...
-
Questa notte i sogni del nostro amico Alfa erano turbati. Si agitava come un pazzo per sistemare una serie di cose in un edificio fatiscient...
-
Nei giorni scorsi i lettori iscritti a questo log sono passati da 41 a 33 (da 13 a 12 per http://cusius.blogspot.com ). Sul momento non mi s...
"Di un fatto del genere fui testimone oculare io stesso".
Ludovico Maria Sinistrari di Ameno.
Ludovico Maria Sinistrari di Ameno.
Ma come conta il tempo il tuo blog (o il mio computer?), certi giorni lo controllo e non trovo aggiornamenti, altri ne trovo un vagone, compresi quelli aggiunti prima del mio primo controllo... Rimango dell'idea che i computer siano dotati di volontà propria
RispondiEliminaA dire il vero da un po' di giorni lo sto aggiornando quotidianamente...
RispondiEliminaNon è che ti è rimasto in memoria l'indirizzo dell'altro blog http://gondaun.blogspot.com che attualmente sta vivendo una drammatica fase di disgregazione, (prodromica per altro alla nascita di una nuova entità...)?
Non credo, penso sia il mio internet explorer che non sempre aggiorna automaticamente la pagina...
RispondiEliminaForse devo smetterla di giocare con quel congegno spaziotemporale...
RispondiElimina;))