Martedì 15 marzo 1977 alle 20,40 sul secondo canale televisivo della RAI andava in onda la prima puntata di "SuperGulp! Fumetti in TV". L’idea era semplice ma straordinariamente innovativa: portare in televisione, a colori, il fumetto e i cartoni animati da questi tratti.
Un esperimento in questo senso era già stato fatto, nel 1972, con la trasmissione “Gulp!” realizzata in bianco e nero dagli stessi autori (Guido De Maria e Giancarlo Governi).
Quando si diffondevano le note della sigla di testa di Supergulp, l’attenzione dei bambini d’Italia (e degli adulti con loro) dalle Alpi al mar Jonio si catalizzava verso il piccolo schermo. Il successo della trasmissione, in un’epoca in cui peraltro l’offerta televisiva era sostanzialmente limitata alla RAI, è comunque impressionante, con un indice di gradimento pari all’83 %.
La storia del fumetto, peraltro, era cominciata molto tempo prima, ed è strettamente legata a quella della carta stampata. Fu la diffusione dei giornali, a partire dall’Ottocento a determinare il successo delle “strisce” quotidiane o settimanali.
Il più celebre di questi “pionieri” del fumetto fu Yellow Kid, il bimbo vestito di giallo di Richard F. Outcault. Comparso occasionalmente sulla rivista “Truth” tra il 1894 ed il 1895, conobbe il vero successo quando fu pubblicato sul a colori supplemento domenicale del New York World di Joseph Pulitzer. Quanto Outcault passò alla concorrenza, sul supplemento domenicale del New York Journal, misteriosamente Yellow Kid si sdoppiò, continuando ad apparire su entrambe le riviste. Poiché all’epoca il diritto d’autore non era ancora ben definito Pulitzer aveva infatti assoldato un altro disegnatore per lo stesso personaggio.
Anche i cartoni animati vantano una storia antica. Benché immagini in movimento fossero prodotte anche prima dell’invenzione del cinema, il primo esempio di animazione è il filmato “Fantasmagorie” di Émile Cohl (pseudonimo di Émile Courtet) realizzato nel 1908.
Tornando a Supergulp, l’autore della sigla è il milanese Franco Godi, conosciuto con l'appellativo di “Mr Jingle” in quanto è stato autore delle musiche di moltissimi spot pubblicitari e sigle televisive. In campo cinematografico ha collaborato con registi del calibro di Gillo Pontecorvo, Renato Olmi, Vittorio De Sica e Gabriele Salvatores.
Naturalmente il successo di Supergulp fu decretato dalle storie portate sul piccolo schermo. Tra i protagonisti troviamo personaggi divertenti come Nick Carter, Lupo Alberto Alan Ford e il gruppo TNT o le Sturmtruppen; o avventurosi indagatori di misteri, come Tintin, l’Uomo Mascherato e Corto Maltese. Non mancano nemmeno i supereroi come i Fantastici Quattro, Thor e l'Uomo Ragno.
A proposito di quest’ultimo, la sigla del cartone animato “Spider-Man” è del 1967. Il testo, che si apre con il celebre "Spider-Man, Spider-Man, does whatever a spider can," fu scritto da Paul Francis Webster, un compositore che vinse tre volte l'Academy Award e fu nominato sedici volte per lo stesso premio. Nel 2004 Michael Bublè ha registrato, per la colonna sonora del film Spiderman 2, una riuscita cover in chiave jazz di questa canzone.
Un esperimento in questo senso era già stato fatto, nel 1972, con la trasmissione “Gulp!” realizzata in bianco e nero dagli stessi autori (Guido De Maria e Giancarlo Governi).
Quando si diffondevano le note della sigla di testa di Supergulp, l’attenzione dei bambini d’Italia (e degli adulti con loro) dalle Alpi al mar Jonio si catalizzava verso il piccolo schermo. Il successo della trasmissione, in un’epoca in cui peraltro l’offerta televisiva era sostanzialmente limitata alla RAI, è comunque impressionante, con un indice di gradimento pari all’83 %.
La storia del fumetto, peraltro, era cominciata molto tempo prima, ed è strettamente legata a quella della carta stampata. Fu la diffusione dei giornali, a partire dall’Ottocento a determinare il successo delle “strisce” quotidiane o settimanali.
Il più celebre di questi “pionieri” del fumetto fu Yellow Kid, il bimbo vestito di giallo di Richard F. Outcault. Comparso occasionalmente sulla rivista “Truth” tra il 1894 ed il 1895, conobbe il vero successo quando fu pubblicato sul a colori supplemento domenicale del New York World di Joseph Pulitzer. Quanto Outcault passò alla concorrenza, sul supplemento domenicale del New York Journal, misteriosamente Yellow Kid si sdoppiò, continuando ad apparire su entrambe le riviste. Poiché all’epoca il diritto d’autore non era ancora ben definito Pulitzer aveva infatti assoldato un altro disegnatore per lo stesso personaggio.
Anche i cartoni animati vantano una storia antica. Benché immagini in movimento fossero prodotte anche prima dell’invenzione del cinema, il primo esempio di animazione è il filmato “Fantasmagorie” di Émile Cohl (pseudonimo di Émile Courtet) realizzato nel 1908.
Tornando a Supergulp, l’autore della sigla è il milanese Franco Godi, conosciuto con l'appellativo di “Mr Jingle” in quanto è stato autore delle musiche di moltissimi spot pubblicitari e sigle televisive. In campo cinematografico ha collaborato con registi del calibro di Gillo Pontecorvo, Renato Olmi, Vittorio De Sica e Gabriele Salvatores.
Naturalmente il successo di Supergulp fu decretato dalle storie portate sul piccolo schermo. Tra i protagonisti troviamo personaggi divertenti come Nick Carter, Lupo Alberto Alan Ford e il gruppo TNT o le Sturmtruppen; o avventurosi indagatori di misteri, come Tintin, l’Uomo Mascherato e Corto Maltese. Non mancano nemmeno i supereroi come i Fantastici Quattro, Thor e l'Uomo Ragno.
A proposito di quest’ultimo, la sigla del cartone animato “Spider-Man” è del 1967. Il testo, che si apre con il celebre "Spider-Man, Spider-Man, does whatever a spider can," fu scritto da Paul Francis Webster, un compositore che vinse tre volte l'Academy Award e fu nominato sedici volte per lo stesso premio. Nel 2004 Michael Bublè ha registrato, per la colonna sonora del film Spiderman 2, una riuscita cover in chiave jazz di questa canzone.
Testo tratto da La bottega del mistero su Siamo in Onda del 26.02.2011
Michael Bublè, "Spider-man Theme Song".
Me lo ricordo! MI ricordo benissimo anche la sigla! Lo guardavo sempre a casa di mia nonna... mamma, quanto tempo!
RispondiEliminauno dei programmi mitici della nostra infanzia. basta chiudere gli occhi e sentire la sigla del gruppo TNT, e lo sbattere la porta dalle parti di Nik Carter
RispondiEliminaSBAAAAAAM bellissimo post miaooooo