mercoledì 1 ottobre 2008

Censimento dei Cunicoli - 3

Nella Valle Strona, a Sambughetto, esistono delle misteriose cavità carsiche. Si racconta di un prete che un giorno entrò nelle grotte e vi vagò per giorni, finché uscì in un punto molto più a valle.
Nelle grotte si riteneva vivessero misteriosi esseri femminili, denominati “streghe”. Secondo la tradizione queste creature uscivano dalle grotte di notte e lanciavano una corda fino al campanile di Sambughetto. Sul filo si esibivano in acrobazie degne dei migliori equilibristi.
Nelle cavità si trovavano resti di animali di dimensioni e aspetto mai visto e questo contribuì non poco ad alimentare l’idea che potesse trattarsi dei pasti delle streghe.

Su questo argomento intendo però sentire il parere di un'esperta...

Per il momento mi limito a ricordare che è in corso il censimento dei cunicoli nell’area dei laghi. Pertanto se siete a conoscenza di passaggi segreti, cunicoli, grotte misteriose e passaggi verso universi paralleli segnalateli al Lago dei Misteri.

Ricordo le altre segnalazioni.

  • A Cireggio, fino al 1928 comune autonomo e di seguito frazione di Omegna, esisteva un pozzo asciutto, in cui si poteva scendere grazie a robuste sbarre di ferro che fungevano da scala. Dal fondo del pozzo cominciava una galleria che conduceva a Casa Zanni, nel centro di Omegna, vicino al Carrobbio. Mario Bottini, Fantasmi e fisiche a Cireggio, Lo Strona. Anno 5, n. 2 Aprile/Giugno 1980, p. 39
  • C’era un cunicolo che univa il castello di Vergano Sopra con quello del Borgo (oggi l'asilo delle suore, ex oratorio femminile). Era ancora percorribile per un bel tratto ai tempi della guerra (Tenar).
  • Un cunicolo condurrebbe dalla Torre di Invorio al Castello di Massino Visconti (Terry).
  • Esisterebbe un cunicolo che collega la basilica di S. Giuliano nel Castello di Gozzano alla torre di Buccione (Davide).
  • Ad Angera esiste una grotta magica che porterebbe al regno delle fate. William Facchinetti Kerdudo.
  • OrtaBlog ha segnalato che “anni fa si favoleggiava di un cunicolo che dalle colline dietro S. Maurizio (forse in una miniera) passava sotto il lago fino a giungere sull'altra sponda (forse alla Torre di Buccione)”.
  • Gorghi improvvisi, collegamenti subacquei e mulinelli sono stati ricordati da Tenar e OrtaBlog.

8 commenti:

  1. Si racconta che il borgo di Cerro avesse un passaggio segreto sotteraneo che lo collegava al fortino di Piana Caslett...
    la leggenda completa è al link
    http://casalecortecerro.ilcannocchiale.it/2008/09/05/la_leggenda_dei_conti_di_cerro.html

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  2. seconda!

    questo post è interessante!
    fornisce informazioni culturali... dovresti pensare ad un libro... ma per ora non privarci del piacere di leggerti...
    ciaoooooooo

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  3. Il libro... lo sto scivendo, in effetti. Chissà che prima o poi non trovi anche chi lo voglia pubblicare.

    In merito al post precedente, il link di rinvio è troppo lungo, evidentemente non ci sta nello spazio dispopnibile; conviene raggiungere il blog http://casalecortecerro.ilcannocchiale.it e, alla sezione Storia, cercare il paragrafo "La leggenda dei conti di Cerro".

    Intanto un altro ricordo.
    Nel borgo medioevale di Omegna esisteva un profondo fossato che difendeva le mura dal lato sud ovest, tra il lago il poggio Mirasole. Adesso è una stada che, non per nulla, si chiama via Fossalone. Si dice che sotto di essa corra un cunicolo, forse ancora percorribile, che permetteva ai difensori del borgo di passare inosservati dal centro abitato al castello sulla collina (l'Algeri). Un punto di accesso potrebbe trovaesi nello scantinato della scuola materna Bialetti, situata a metà del tratto inferiore dello stesso Fossalone.

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  4. Ciao!!! passa da me c'è un premio x te!!!
    http://lacasadegliorrori.blogspot.com/2008/10/premio-d-eci-e-lode.html

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  5. @ Bunin: sapevo che sarebbero arrivate segnalazioni da quel di Casale ;))

    @ Pupottina: grazie. sotto l'etichetta "storia" trovi molte altre informazioni culturali.
    Un libro? Inshallà!

    @ Desy: grazie, molto onorato (fermo restando quanto detto sulle catene, ovviamente)!

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  6. Allora mettiamo in chiaro una cosa.:-) Le streghe moderne non mangiano " grossi animali" e non vivono nelle grotte. C'è troppa umidità.:-):-)Un saluto vado a mescolare il mio calderone.

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  7. Non so se nel ‘censimento dei cunicoli’ possano essere ricompresse anche cavità naturali, cave o miniere.
    In ogni caso aggiungo due segnalazioni, riguardanti ancora una volta il territorio di Casale Corte Cerro, lasciando all’amico Alfa il compito di inquadrarle o meno nell’argomento.
    Presso il complesso del Getsemani si trova una cavità denominata ël forn dlä Cusc, mitico rifugio della donna selvatica (per maggiori informazioni vedere al solito sito http://casalecortecerro.ilcannocchiale.it sezione Leggende, post Ël forn dlä Cusc). Stando ai documenti d’archivio, pare però che si tratti di un saggio minerario eseguito nella seconda metà dell’800 da una compagnia inglese alla ricerca di una vena d’argento.
    Sempre in campo minerario, da segnalare la presenza di un abbozzo di galleria per l’estrazione dell’oro, in valle Inferno. Qui la cosa ebbe una durata maggiore, ma pur sempre effimera e per un breve periodo le donne di Arzo furono impiegate a trasportare sulle spalle il minerale estratto sino al mulino del rio Gaggiolo, dove veniva macinato. Erano gli anni di una delle mitiche corse all’oro nord americane, e quel luogo divenne automaticamente “La California”, toponimo che conserva tutt’ora e che suscita uno stupito interesse nei non casalesi. Ad Arzo si ricorda come quelle donne camminassero – secondo l’uso delle valli alpine – portando la gerla e contemporaneamente filando la lana. C’è una canzoncina, diffusa in tutto il nord ovest, che andava allora per la maggiore e recita:
    Ciappa la roca e ‘l fus, chë nomä in Califòrniä,
    chë nomä in Califòrniä, in Califòrniä a stupàa ij bus.
    Prendi la rocca e il fuso (gli stumenti della filatura) che andiamo in California a tappare i buchi.

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  8. @ Bunin: prendo nota, prendo nota, lasciami il tempo di scrivere... ;)
    Grazie!

    @ Streghetta: in effetti, come spiega oggi la Maga, quelle di Sambughetto non sono delle streghe classiche. Piuttosto delle Fate o delle Elfe. E anche loro, comunque, non rosicchiano ossa di animali preistorici (anche perché ci sarebbe poco da succhiare).

    Immagino che le streghe moderne abbiano un confortevole caminetto in salotto.
    Buon lavoro col calderone... ;)

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"Di un fatto del genere fui testimone oculare io stesso".

Ludovico Maria Sinistrari di Ameno.