L’editore Stanley Unwin, della Allen & Unwin, dopo la pubblicazione de “Lo Hobbit” nel settembre 1937 chiese a Tolkien un seguito della storia, che aveva avuto un buon successo editoriale. Il professore gli presentò una borsa piena di carte, che conteneva anche una copia in prosa del “Silmarillion”.
L’editore però era alla ricerca di un’altra avventura “per bambini” dove comparissero Bilbo e gli altri protagonisti della Terra di Mezzo. E lo stesso Tolkien sapeva che l’opera per lui più preziosa, il “Silmarillion”, non era ancora pronta per la pubblicazione.
Si mise dunque a scrivere “Una festa a lungo attesa”, che l’editore accolse molto bene, invitandolo a portarlo avanti. Vari problemi personali, la guerra e soprattutto una profonda evoluzione della storia nella mente di Tolkien avrebbero reso la scrittura del “seguito de lo Hobbit” una faccenda molto lunga. E quello che ne sarebbe uscito alla fine sarebbe stato qualcosa di profondamente diverso.
Ce l'ho a casa, questo libro ... l'avevano i miei genitori! Ma confesso di non averlo letto. Buona domenica!
RispondiEliminaUna lettura impegnativa, effettivamente!
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