Scarica il n. 32 |
Ti sento arrivare come il vento che accarezza l’erba
dei prati. Ti muovi nel buio della camera senza esitazione. Segui un percorso
ben noto ed eviti d’un soffio gli oggetti e i fili che mi circondano.
Vorrei alzare la testa, ma non riesco neppure a
muovere la punta delle dita. O
guardarti, ma le mie palpebre sono sigillate come sepolcri. Almeno dirti
qualcosa: che sei bella e terribile come un esercito schierato a battaglia; che
ti voglio da così tanto tempo da aver perso il conto. Ma ho fiato appena per
respirare.
Sei sempre più vicina. Sento la febbre che infuria
dentro di me. Quante volte ti ho desiderata? Rigato il cuscino di lacrime?
Incendiato il cielo con le mie urla?
Ti chini su di me. Mi accarezzi con lo sguardo. Mi
ascolti respirare. C’è stato un momento in cui ero terrorizzato. Poi ho capito
che sono nato per incontrarti. Ora ho bisogno di te. Solo tu sai come darmi
quello di cui ho bisogno. Insegnarmi cose che nessuno mi ha mai mostrato.
Nella notte fonda chiami il mio nome. Le tue labbra
si avvicinano alle mie. Un bacio, l’ultimo, e la mia anima sarà finalmente
libera da un corpo diventato prigione.
Il racconto è stato scritto per il numero 32 di A6Fanzine. Il tema era “The Kiss” e il racconto è largamente ispirato ai testi di
questo mitico gruppo musicale.
Potete divertirvi a cogliere le citazioni.
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