domenica 25 gennaio 2015

La belva

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È uscito da una piccola regione dell’Africa e si è diffuso in tutto il mondo. Dai ghiacci polari alle regioni equatoriali, dalle affollate megalopoli agli atolli più sperduti la sua presenza infesta la Terra come un virus letale. 

Cattura le sue prede nelle savane e nelle foreste, nei campi e nei mari. Nessun animale riesce a sfuggire alla caccia. Dove fallisce la forza interviene il numero o l’astuzia. Perché le sue tane brulicano di suoi simili pronti ad unirsi alla caccia.

Quando le prede scarseggiano, eccolo scatenarsi, per ampliare il suo spazio vitale o conquistare territori migliori. O per difenderli dai suoi simili, i suoi peggiori nemici.

Raramente li divora. Più spesso li imprigiona, li tortura o li massacra, guardando compiaciuto il sangue scorrere a fiumi. E con cinismo si indigna mentre non stacca gli occhi dagli orrori che campiono gli altri della sua razza.

E poi, quando finalmente ha conquistato la sua piccola porzione di pianeta, comincia a creare il deserto. Scava nel sottosuolo, distrugge le foreste, cosparge i terreni e i fiumi di veleni. 

Presta molta attenzione. Domani mattina potresti trovartelo davanti, maschio o femmina che sia, mentre ti fissa dallo specchio.


Il racconto, che ci interroga come l’immagine della belva che ci fissa dallo specchio del bagno è stato scritto per il n. 22 di A6 Fanzine. Il tema era il Regno degli Animali.



5 commenti:

  1. Breve ma direi molto bello e raffinato !
    Mi pIace molto e poi se bussase alla mia porta. amen, lo accoglierei !

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    1. Il fatto è che è già entrato in casa tua... ;)

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  2. Ottima descrizione di una specie pericolosa e infestante come quella umana! Complimenti.

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    1. Se veramente esistono gli alieni c'è da capire che non abbiano molta voglia di incontrarci!

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