Era il 1983 e il gruppo inglese The Police, ormai sull’orlo della rottura dopo sei anni insieme, pubblicava il suo ultimo album. Dal pubblico e dalla critica è considerato il migliore, con brani di grande successo come “Every Breath You Take”, “King of Pain”, “Wrapped Around Your Finger” e “Tea in the Sahara”, giusto per citarne alcuni.Il titolo dell’album, “Sincronicity”, si deve all’influenza esercitata soprattutto sul leader della band, Sting (autore di 9 degli 11 brani), da una teoria formulata dallo psicanalista svizzero Carl Gustav Jung (nella foto). Quella della sincronicità, appunto, che nasce dall’incontro tra fisica e psicanalisi, ma affonda le sue radici remote nientemeno che nell’alchimia.
Inizialmente allievo di Freud, Jung aveva preso le distanze dal maestro nel 1912 fino alla rottura definitiva, sviluppando una diversa scuola di pensiero. Negli anni Trenta Jung incontrò lo scienziato austriaco Wolfgang Pauli, che nel 1945 avrebbe vinto il premio Nobel per la fisica. Dapprima suo paziente, Pauli divenne suo amico e collaboratore, consapevoli entrambi del fatto che “Pauli non capiva niente di psicologia e Jung non capiva nulla di fisica”.Poiché entrambi avevano studiato l’antica scienza dell’Alchimia concentrarono le loro ricerche sul “quarto escluso” della fisica moderna. Così integrarono la triade Tempo, Spazio e Causalità con un quarto elemento, la Sincronicità. Questa differisce dal sincronismo (ad esempio due orologi che segnano la stessa ora) in quanto sembra assumere un valore di precognizione. Come ad esempio pensare ad una persona e ricevere poco dopo una sua telefonata.
La teoria della sincronicità è per certi versi eretica rispetto alla scienza ed è considerata da molti una pseudoscienza. Eppure è stato constatato più volte uno strano fenomeno, che dal fisico austriaco prende il nome di “effetto Pauli”.Poiché i fisici si dividono tra “teorici” e “sperimentali” si dice che la semplice presenza di un fisico teorico nei pressi di un laboratorio dove si svolgono esperimenti abbia effetti disastrosi sulle apparecchiature e talora sull’incolumità stessa delle persone. Una volta Pauli riuscì a provocare il malfunzionamento di un apparecchio scientifico semplicemente scendendo dal treno nella stessa città il tempo necessario a prendere la coincidenza.
L’album Sincronicity si ispira a questa teoria e include due brani con lo stesso titolo (“Sincronicity 1” e “Sincronicity 2”).Nel primo si descrive il fenomeno con alcuni esempi, nel secondo si narrano due storie parallele. La vita di un grigio impiegato da un lato e il risvegliarsi in un lago scozzese, di una misteriosa creatura.
Inizialmente allievo di Freud, Jung aveva preso le distanze dal maestro nel 1912 fino alla rottura definitiva, sviluppando una diversa scuola di pensiero. Negli anni Trenta Jung incontrò lo scienziato austriaco Wolfgang Pauli, che nel 1945 avrebbe vinto il premio Nobel per la fisica. Dapprima suo paziente, Pauli divenne suo amico e collaboratore, consapevoli entrambi del fatto che “Pauli non capiva niente di psicologia e Jung non capiva nulla di fisica”.Poiché entrambi avevano studiato l’antica scienza dell’Alchimia concentrarono le loro ricerche sul “quarto escluso” della fisica moderna. Così integrarono la triade Tempo, Spazio e Causalità con un quarto elemento, la Sincronicità. Questa differisce dal sincronismo (ad esempio due orologi che segnano la stessa ora) in quanto sembra assumere un valore di precognizione. Come ad esempio pensare ad una persona e ricevere poco dopo una sua telefonata.
La teoria della sincronicità è per certi versi eretica rispetto alla scienza ed è considerata da molti una pseudoscienza. Eppure è stato constatato più volte uno strano fenomeno, che dal fisico austriaco prende il nome di “effetto Pauli”.Poiché i fisici si dividono tra “teorici” e “sperimentali” si dice che la semplice presenza di un fisico teorico nei pressi di un laboratorio dove si svolgono esperimenti abbia effetti disastrosi sulle apparecchiature e talora sull’incolumità stessa delle persone. Una volta Pauli riuscì a provocare il malfunzionamento di un apparecchio scientifico semplicemente scendendo dal treno nella stessa città il tempo necessario a prendere la coincidenza.
L’album Sincronicity si ispira a questa teoria e include due brani con lo stesso titolo (“Sincronicity 1” e “Sincronicity 2”).Nel primo si descrive il fenomeno con alcuni esempi, nel secondo si narrano due storie parallele. La vita di un grigio impiegato da un lato e il risvegliarsi in un lago scozzese, di una misteriosa creatura.
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