lunedì 1 settembre 2008

Spezza la catena!


Esistono molte forme di dipendenza, fisica e psicologica: dalla droga all’alcool, dal gioco d’azzardo allo shopping compulsivo.
Poiché riteniamo che il mondo sarebbe migliore senza queste dipendenze, abbiamo deciso di aderire alla campagna per liberare l’umanità dalle catene di una delle più subdole ed odiose forme di dipendenza: la catena di Sant’Antonio.

Di cosa si tratta? Secondo Wikipedia «una catena di sant'Antonio è un sistema per propagare un messaggio inducendo il destinatario a produrne copie da spedire, a propria volta, a nuovi destinatari... Tra i metodi comunemente sfruttati dalle catene di sant'Antonio vi sono storie che manipolano le emozioni, sistemi piramidali che promettono un veloce arricchimento e l'uso della superstizione per minacciare il destinatario con sfortuna, malocchio o anche violenza fisica o morte se "rompe la catena" e rifiuta di aderire alle condizioni poste dalla lettera. È un fenomeno propagatosi anche su Internet attraverso le e-mail, malgrado diffondere questo tipo di messaggi sia una esplicita violazione della netiquette.»

D’altro canto, occorre riconoscerlo, rompere la catena provoca ansietà. E se mi succede qualcosa? Se la sfortuna comincia a perseguitarmi? Magari mi muore il canarino o il gatto impazzisce e mi devasta il divano…
Niente paura! A soccorso di coloro che proprio non ce la fanno da soli ad interrompere la catena, oggi c'è Chain Letters Anonymous!

Ricevete una mail che chiede di essere inoltrata a dieci contatti e non ve la sentite di cestinarla per timore delle conseguenze? Inviatela ai volontari di Chain Letters Anonymous che si assumeranno l’onere di sopportare in vostra vece gli strali dell’avversa sfortuna. Potete inviarla per posta elettronica ma anche per posta ordinaria (l’indirizzo lo trovate su http://www.csicop.org/chain).

Ho notato che da qualche tempo questa dipendenza si diffonde anche tra i blogger, sotto le sembianze del premio piramidale. Io ricevo un premio, ma devo a mia volta premiare altre tre
(di solito) bloggers. Sotto l’aspetto innocuo di un gioco questo è un autentico sistema piramidale che moltiplica i legami, costringendo ciascuno ad incatenare altri amici.

Per questo motivo ho deciso di dire basta! Invito i blogger a spezzare la catena! Se volete premiare qualcuno fatelo, ma senza costringerlo a premiare altri. Ciascuno faccia ciò che crede, liberamente!

Blogger, spezza la catena!

8 commenti:

  1. Io le catene di Sant'antonio non le ho mai fatte, e non credo nemmeno al fatto che porti sfortuna romperne una. Quindi penso di non avere questo problema.

    Reyjam.

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  2. Quante me ne mandano!!!!
    Inutile dire che non le continuo... un po' perchè mi scoccia e un po'perchè le credo stupidaggini....
    Riguardo ai famosi "premi/meme" quando me li assegnano li accetto volentieri, e a mia volta rinomino qualcuno, ma mai con l'obbligo di continuarlo....
    Ciao Desy.

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  3. Anch'io normalmente cestino senza pietà.

    Fai benissimo Desy. I doni sono belli (e graditi) quando non obbligano.

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  4. Ho cestinato varie lettere o mail di SANT'ANTONIO, e sono ancora viva e vegeta. Però è vero c'è gente che spedisce per "abbattere" l'ansia da maledizione! Pet quanto riguarda i premi ne ho ricevuti alcuni ma non ho mai risposto. Il miglio premio per i bloggers che mi premiano è continuare a leggerli e solo perchè li trovo interessanti.

    Clelia


    Clelia

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  5. Mi sembra la cosa più giusta, Clelia.
    Un premio, per me, ha senso se testimonia l'ammirazione e la stima verso qualcuno.
    Concederlo sotto la condizione di girarlo ad altri mi sembra mortificare il valore dello stesso premio.

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  6. quello che stavo cercando, grazie

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