Recentemente sono apparsi articoli sull'ipotesi di una possibile presenza della tomba di Dracula a Napoli. Pare infatti che abbia trascorso la sua giovinezza a Napoli Maria Balsa la figlia primogenita di Vlad III "Tepes" ("Impalatore"). Come è noto nel tracciare la figura di Dracula per il suo romanzo, Bram Stoker si ispirò al sanguinario principe valacco, soprannominato anche "Dracul", per via dell'appartenenza di suo padre all'Ordine del Drago.
Questo era nato come ordine cavalleresco per contrastare l’Islam e le eresie, ma si distinse tragicamente soprattutto per le feroci repressioni ai danni degli eretici ussiti. Tra i cavalieri che ne fecero parte vi fu il principe Vlad II di Valacchia che dall’Ordine trasse il cognome Dracul.
Poiché la sepoltura di Vlad III non è mai stata identificata con certezza, qualcuno ha pensato di poterla collocare a Napoli, riconoscendo in uno stemma gentilizio i legami proprio con l'Ordine del Drago. E naturalmente già si preparano dei tour turistici sull’argomento vampiresco. C'è da chiedersi se il claim sarà "Vedi Napoli e non-muori"...
Per restare sull'argomento Dracula, ricordo che è stata pubblicata tempo fa una traduzione in dialetto lombardo occidentale del romanzo di Stoker.
Se invece volete riscoprire le origini del mito moderno del vampiro, potete approfondire in questo post il contributo che diede John Polidori alla sua nascita. Fa parte di una serie di racconti che ruotano attorno a Mary Shelley e alla genesi di Frankenstein.
Il bassorilievo è sicuramente interessante. Però non riesco a immaginarmi Napoli come una città di succhiasangue fotofobici...
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