Questo è ciò che si chiedono alcuni studiosi indipendenti analizzando l'osso conservato nella sacristia della basilica di San Giulio. Tradizionalmente ritenuto l'osso di uno dei draghi cacciati dal santo egineta, il reperto è stato recentemente analizzato dall'equipe guidata dal professor Pietro Scepe dell'Istituto di Criptozoologia e Tecnologia Umanoide dello Spazio (ICTUS).
"L'osso non ha alcun punto di contatto con quelli degli animali terrestri. Si tratta di un'ulteriore conferma di una tesi che sostengo da tempo" ha dichiarato il professore piuttosto emozionato "che la comunità scientifica ha cercato inutilmente di tenere nascosta. Ora finalmente la verità viene a galla."
Ulteriori aggiornamenti si attendono dal convegno internazionale che il professo Scepe intende organizzare per il mese di maggio a Pettenasco.
Stay tuned.
E' senza ombra di dubbio un osso di drago!
RispondiEliminaQuoto Tenar, anche secondo me appartiene a un drago!
RispondiEliminaQuesti alieni che vogliono rubare la scena ai draghi soffrono di manie di protagonismo...
Effettivamente la vostra ipotesi mi sembra più probabile, con buona pace del professor Scepe! :)
RispondiEliminaL'illustrissimo professor Scepe! Non pensavo lo conoscessi pure tu... ;-)
RispondiEliminaE chi non lo conosce, ormai, dopo le sue apparizioni televisive?
EliminaPare che sia stato contattato anche da Giacobbo!
EliminaTi dirò, pare che Giacobbo sia un po' impegnato ultimamente... (ma questa battuta si capirà solo leggendo il racconto che ho mandato a paolo Franchini eheheheeh)
EliminaDrago assolutamente .... miao .....
RispondiEliminaUn 3-0 secco per i draghi direi...
EliminaArrivo anche io a dire la mia e quindi... 4-0!!!
RispondiEliminaCappotto, direi!
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