Crisi economica? Lavoro?
Macché, un bel decreto contro le intercettazioni che tra le altre cose prevede l'obbligo della rettifica senza possibilità di contraddittorio e a fronte di gravi sanzioni anche per quei siti internet che non hanno una vera redazione.
Una norma per la democrazia o un tentativo di mettere il bavaglio alla rete? Sono molti infatti a cominciare a capire che la rete può essere molto pericolosa per i governi a vocazione autoritaria, come dimostrano le rivolte del mondo arabo.
Un primo risultato è stato ottenuto: Wikipedia, l'enciclopedia del web si è auto oscurata per protesta. Ma viene da pensare che questo sia solo un clamoroso autogol da parte di chi insiste oltre ogni logica sulla strada della soppressione della libertà di espressione....
Una volta condannavo al rogo. Poi si sono messi a bruciare i libri. Ora puoi essere censurato da cani e porci e rischi 12 mila euro di multa.
RispondiEliminaI metodi si sono evoluti, ma la sostanza è sempre quella...
E' proprio una cosa ingiusta!
RispondiEliminaPoi io come una sciocca pensavo di essere relativamente tranquilla perché esprimevo solo opinioni personali su notizie vere che sentivo e non calunniavo nessuno.
Invece ho scoperto leggendo un altro Blog "Petrolio"che delle persone sono state querelate anche per cose banali come ad esempio aver detto che nella pizzeria sottocasa loro si mangia male o che una marca di jeans è made in Bangladesh e non italy o che una trasmissione tv è brutta.
Alla fine viene da pensare che la legge è come una ragnatela i piccoli rimangono impigliati e i grandi la sfondano!
Quindi uno che ha più soldi di te potrebbe farti rettificare la verità vera e non permetterti di esprimere la tua opinione!
Roba da matti in un Paese che si definisce democratico!
Che tristezza...
RispondiEliminaL'assurdo eletto a sistema
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