mercoledì 1 dicembre 2010

La Curva dei persici


Le vie del web sono misteriose. Così mi è giunta la segnalazione di questo libro che propongo alla vostra attenzione.


A metà dicembre sarà nelle librerie “La Curva dei persici” , il nuovo libro di Marco Travaglini.
Trentuno capitoli, tanti quanti i giorni della maggior parte dei mesi, per raccontare le storie di un gruppo di amici e di un luogo molto speciale, sul lago d’Orta: la “Curva dei persici”, appunto. Un luogo immaginario, sospeso nel tempo, dove la vita scorre  tra grandi e piccoli avvenimenti. Il lago di cui si racconta, quel Cusio che si distende da Gozzano a Omegna, battuto dal vento fresco delle Alpi, si offre come uno sfondo attivo, capace d’interagire con i personaggi, riflettendone gli stati d’animo.
Questi amici e le loro avventure, frutto gli uni e le altre della fantasia di Travaglini,  assistono al cambiamento di colore delle acque o al transito dei battelli, al nascere e al morire di una stagione, alle piogge invernali e  al comparire della neve sui monti, alle giornate di vento che non mancano mai.
Amano, soffrono, si sostengono gli uni con gli altri. Rivivono, nelle storie, le osterie fumose e il set del film “La banca di Monate” che venne girato a Omegna, l’immaginario di vecchie trasmissioni televisive in bianco e nero come il Musichiere e Lascia o raddoppia?, pescatori di anguille e arcigni guardapesca, operai in pensione e vecchi professori che amano citare Gianni Rodari.
Sono una piccola folla, i personaggi che vivono tra le pagine de La Curva dei persici; una folla discreta, che sa divertirsi e  far festa senza per questo  essere chiassosa.

Il titolo del libro mi è stato suggerito dal quadro che compare in copertina che, per l'appunto, s'intitola "La curva dei Persici" ed è stato dipinto da un medico omegnese che si diletta - con successo - con i pennelli: il dott. Mauro Rossi”, confida Travaglini.

1 commento:

Lasciate una traccia del vostro passaggio, come un'onda sulle acque del Lago dei Misteri...

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"Di un fatto del genere fui testimone oculare io stesso".

Ludovico Maria Sinistrari di Ameno.