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venerdì 30 aprile 2010

A Siamo in Onda si lavora!


Si preannuncia molto interessante la ventottesima puntata di Siamo in Onda, il salotto radiofonico del sabato sera di Puntoradio.
Tanti saranno gli ospiti tra i quali principalmente Andrea Villani, scrittore noir, che presenterà in diretta il suo nuovo romanzo "La strategia del destino". Interverranno tra gli altri un altro scrittore noir, Paolo Franchini e poi Andrea G. Pinketts, Roberto Freak Antoni e Luciano Lutring, il rapinatore di banche diventato scrittore.

In studio, per la prima volta, gli EEko, un gruppo pop/rock.

Il tema della puntata non poteva che essere che il Lavoro.

Così il quesito della serata è

Chi non lavora....

Ditelo con un sms oppure scrivetelo qui o via mail.
Potrete trovare le foto della serata su www.siamoinonda.it

Per ascoltare Siamo in Onda:
- FM 96.3 da Novara, Vercelli, Verbania, Biella, Alessandria, Torino, Varese, Milano, Pavia
- FM 93.5 - 96.00 da Borgosesia e Valsesia
- INTERNET in streaming su www.puntoradio.net

Per intervenire in DIRETTA:
- via email: diretta@puntoradio.net - redazione@siamoinonda.it
- via SMS:.389 96 96 960

(Sarà possibile seguire la trasmissione in replica il martedì successivo sempre alle 21,00)

mercoledì 28 aprile 2010

Scoprire i misteri del Cusio


Segnalo, a quanti amano scoprire gli angoli meno conosciuti del Lago d’Orta due simpatiche iniziative organizzate dall’Ecomuseo del Lago d'Orta e Mottarone in collaborazione con gli enti locali e molti volontari.

La prima si chiama Punti di Vis(i)ta e prevede l’apertura giardini di ville storiche, musei, castelli e chiese medievali normalmente chiusi al pubblico. Sarà possibile usufruire di visite guidate gratuite e assistere ad uno spettacolo teatrale organizzato da una nostra vecchia conoscenza...
Qui trovate il programma.


Se poi vi piace camminare, vi consiglio invece Scopriamo Girolago, uno “slow walk” sui sentieri del Lago d’Orta. Il programma, che trovate qui, prevede un giro del lago in tre tappe, per un totale di circa 40 chilometri. Il tutto intervallato da visite guidate, assaggi di prodotti locali, musiche e danze tradizionali.
Se volete avere un'idea di cosa è stato fatto negli scorsi anni potete partecipare ad una serata di immagini che si terrà domani sera.

martedì 27 aprile 2010

Campionati italiani di tree climbing


Vi piacerebbe vedere i boscaioli all'opera? Volete assistere ad una giornata di lavoro dove il pubblico avrà la possibilità di vedere in azione le varie figure professionali che operano all'interno del settore dell'arboricoltura? Volete provare l'emozione di arrampicarvi sugli alberi?
Allora non potete perdervi i campionati italiani di tree climbing, vere olimpiadi del tagnalegna che si svolgeranno al Sacro Monte di Orta San Giulio dal 29-30 aprile, 1 maggio 2010.

Oltretutto potreste incontrarmi. Come ho già avuto modo di dire, adoro il lavoro: starei ore a guardare gli altri a lavorare...

lunedì 26 aprile 2010

Fashion & design alla Bottega del Mistero


Recentemente, complici alcuni week end tranquilli, ho scoperto l’esistenza di una galassia (a me) sconosciuta nell’universo della blogosfera, quella delle fashion blogger.
Si tratta – ma i lettori più smaliziati l’avranno capito da soli – di una galassia densamente abitata. Esistono decine (centinaia?) di ragazze che armate di macchina fotografica e computer hanno fatto irruzione nel mondo un po’ sussiegoso della moda, invadendo spazi precedentemente occupati dagli addetti ai lavori. Un po’ giornaliste un po’ modelle, aggiornano i loro blog quasi quotidianamente, indossando e commentando le novità del mercato o fornendo suggerimenti per tutte le stagioni.
Ambientati per lo più fuori dai set fotografici , per le vie delle città in cui abitano e nei dintorni, persino sul Mottarone , i loro servizi di moda fanno tendenza e sono seguitissimi.
Molte di esse sono ormai vere celebrità al punto che persino la TV comincia ad accorgersi di loro, intervistandole e invitandole alle trasmissioni.

Questo, comunque si valuti il loro lavoro, mi sembra un altro segnale dell’importanza che la rete internet sta assumendo rispetto ai media tradizionali.

Qualcuno si chiederà: cosa c’entra tutto questo con il mistero e con Alfa? Innanzitutto esiste effettivamente un mistero che lega strettamente Alfa al mondo della moda. Non posso ancora parlarvene, perché fa parte di quel progetto top secret cui alludo da mesi e che, per varie ragioni, non ancora ha visto la luce.

Invece, per celebrare i due anni di attività di questo blog, sono lieto di potervi mostrare le nuove linee di merchandising presentate a Milano alla settimana della moda e a quella del design dall’etichetta “Bottega del Mistero” . Come ho detto sabato la bottega è in fase di trasloco, ma presto riaprirà e vi potrete trovare queste e altre novità.

In apertura del blog vedete la nuova insegna, omaggio a Malikà, testimonial del marchio.

Per la stagione primavera estate 2010, ecco la nuovissima maglietta di Alfa dei Misteri la cui ombra viene proiettata sul tessuto creando un inquietante effetto di luce e tenebra.



Per coloro che devono fare assolutamente colazione prima di accendere il PC al mattino, ecco invece la tazza per la colazione.



Naturalmente l’operazione è appoggiata da un’imponente campagna promozionale che potete trovare da oggi nelle principali città.






L'iniziativa non ha, naturalmente, mancato di suscitare l'interesse di personaggi famosi.


La Bottega del Mistero è però anche un marchio sensibile alle problematiche delle minoranze. Grazie ad un intenso tam tam corso sulla rete nelle ultime settimane è stata organizzata una manifestazione che ha visto una grandiosa partecipazione (la Questura su questo non concorda, ma si sa come vanno queste cose).


domenica 25 aprile 2010

Vento di libertà - per non dimenticare



Vi ripropongo una Pillola di Mistero scritta per Siamo in Onda esattamente un anno fa.

sabato 24 aprile 2010

Pensieri oziosi di un ozioso


"Mi piace il lavoro, mi affascina. Potrei stare per ore seduto ad osservarlo."

Rubo questa citazione a Jerome Klapka Jerome, uno dei massimi esperti in materia di ozio (scrisse i “Pensieri oziosi di un ozioso”) per introdurre la ventisettesima puntata di Siamo in Onda, il salotto radiofonico del sabato sera di Puntoradio.

Il tema della puntata sarà Noia e Ozio e il quesito posto agli ascoltatori è:

siete cultori del dolce far niente o impegnati per scelta?


La trasmissione (in cui non si ozia mai, posso testimoniare) vede la partecipazione musicale di un grande gruppo storico del borgomanerese: i mitici Goss con la loro musica reggae.

Le foto della serata e i contributi degli autori saranno pubblicati su www.siamoinonda.it

Per ascoltare Siamo in Onda:
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- via email: diretta@puntoradio.net - redazione@siamoinonda.it
- via SMS:.389 96 96 960

(Sarà possibile seguire la trasmissione in replica il martedì successivo sempre alle 21.)


PS
La Bottega del Mistero sarà chiusa anche domani, non per ozio, ma per trasloco in corso. Vi farò sapere a breve il nuovo indirizzo.

venerdì 23 aprile 2010

Un libro nel piatto

Raymond Queneau

Narrativa e Cucina insieme con “Un Libro Nel Piatto”

Libri, autori e narrativa protagonisti... in tavola. Da sentire, vivere e gustare nell`atmosfera surreale di una “cena letteraria” dove ognuno può sentirsi “parte della storia” e della sceneggiatura raccontata in sala da Domenico Brioschi, attore ed “artigiano dello spettacolo”. Questa è la scommessa di “Un libro nel piatto”, la rassegna enogastronomica e culturale ideata a Baveno dall'associazione “La Finestra sul Lago” con il patrocinio del Comune e la collaborazione della biblioteca civica.


Location delle serate, il ristorante “Gli Antichi Romani” in frazione Romanico, dove la cucina dello chef Luciano Gemelli e l`impeccabile accoglienza in sala di Marco Tonta saranno gli altri veri “ingredienti” delle serate.

Le serate, ognuna distinta da un tema e una precisa tradizione, indagheranno aspetti della cucina e della letteratura europea:
dopo la serata di sabato 27 marzo dall`Italia, più precisamente dalla Sicilia, con “Sei Ricette in cerca d`Autore”, una serata dedicata a Luigi Pirandello durante la quale “non si reciterà a soggetto, ma si tenterà uno spericolato raffronto tra la cucina siciliana e la prosa del grande Agrigentino”.

Venerdì 23 aprile, serata dedicata alla “Signora dei Fiori Blu”: in un`elegante cornice di camelie che addobberanno il ristorante, Brioschi interpreterà il celebre autore francese Raymond Queneau, mentre lo chef Gemelli delizierà i presenti con un formidabile menù dedicato alla grande cucina francese.

Evento dedicato al cioccolato e alla sua cucina, invece, venerdì 28 maggio: uno dei più straordinari scrittori del XX secolo, Frederich Durrenmatt, ci racconterà dalle sue pagine gli stereotipi della sua Svizzera (non a caso il titolo della serata è “Svizzera: solo orologi a cucù e cioccolato?" accompagnandoci alla scoperta delle dissonanze del mondo con un grande senso dello humor e del grottesco, abbandonandosi al gioco dell`invenzione e della fantasia.
Il tutto mentre in cucina si scatenerà la fantasia dello chef...

Le serate vedranno l`introduzione gastronomica di Jacopo Fontaneto, giornalista specializzato, e l`abbinamento di vini ricercati.

Il prezzo è mantenuto volutamente alla portata di tutti e fissato in soli 29 euro... perchè anche noi siamo convinti che “la buona cucina è (e deve essere) per tutti!”.

Organizzazione: La Finestra Sul Lago

www.lafinestrasullago.com

Press Office Studio Jacopo

Fontaneto: jacopo.fontaneto@alice.it

giovedì 22 aprile 2010

La carbonaia


COMPAGNIA DIJ PASTOR
Associazione per lo studio, la conservazione e la diffusione del patrimonio linguistico e culturale tradizionale nei territori del Verbano Cusio Ossola e del Novarese

Corso lingua piemontese nelle varianti del Verbano Cusio Ossola
EDIZIONE 2010
In collaborazione con Cà dë Studi Piemontèis – Centro Studi Piemontesi - Torino

Giovedì 22 aprile 2010
h 17.00-19.00
“La Carbònera”
Geo Minacci
Montescheno - Valle Antrona

La partecipazione al corso è gratuita, gli interessati possono presentarsi direttamente agli incontri.

Per informazioni
Compagnia dij Pastor, c/o Massimo M. Bonini
via Crebbia, 31 - via Belvedere, 19 - 28881 Casale Corte Cerro (VB)
tel. 0323 60975 - 0323 691048 - 334 2460473 - fax 0323 691048
compagniadijpastor@alice.it - http://compagniadijpastor.ilcannocchiale.it

Fonte www.lagodorta.net

domenica 18 aprile 2010

San Giorgio ed il drago a Casale

Paolo Uccello - San Giorgio e il drago

C’è anche una curiosa “apertura della tana del drago” nell’ambito dei festeggiamenti in onore di San Giorgio a Casale Corte Cerro.

Se qualcuno, per trovare il coraggio di affrontare il drago, ha bisogno di un “aiutino” potrà certamente trovalo nella fontana del vino, allestita per l’occasione, o nella birra a cascata.

Ricordo però a questo proposito alcune raccomandazioni per l’aspirante cacciatore di draghi in merito all’assunzione di alcool.

1. Non moltiplicare, bevendo, le teste del drago.
2. Se per il trasferimento alla tana del drago impieghi mezzi diversi dal cavallo, bevi moderatamente.
3. Ricorda che il drago è astemio.

sabato 17 aprile 2010

Vulcani e clima



Da qualche giorno un vulcano dal nome impronunciabile ha deciso di dare spettacolo in Islanda e gli effetti dell’eruzione cominciano a sentirsi anche da noi. Per via delle polveri nell'atmosfera buona parte degli aeroporti sono stati chiusi

Ho trovato un bell’articolo sull'argomento on line, sul blog di Aldo Piombino, che vi consiglio di leggere.

Se poi volete leggere una storia che ha a che fare coi vulcani vi consiglio la lettura di “Una lunga gelida estate”, pubblicata su questo blog l’estate scorsa.

venerdì 16 aprile 2010

Indiani e Cow Boys alla radio


Ventiseiesima puntata di Siamo in Onda il salotto radiofonico di Puntoradio.

Il tema della puntata ci riporterà ai primi giochi giovanili: Indiani e Cow Boys.

E la domanda posta agli ascoltatori del programma è:


Quando avete fatto l'indiano?

Ditelo inviando un sms oppure lasciate un commento qui.

Sarà in studio un nuovo amico di Siamo in Onda, Giulio Ronchetti, giovane cantautore borgomanerese.

Per ascoltare Siamo in Onda:
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(Sarà possibile seguire la trasmissione in replica il martedì successivo sempre alle 21.)

mercoledì 14 aprile 2010

Stella


Ringrazio l'amica Stella che ha voluto premiare questo blog!

lunedì 12 aprile 2010

Casale oltre l’inverno

Proseguono a Casale Corte Cerro le iniziative culturali. Vi ricordo gli ultimi appuntamenti, che si svolgono nella Sala Consiliare.

Venerdì 16 aprile ore 21.00: "Travet a meur nen", storia del teatro dialettale piemontese (e casalese) a cura di Massimo M. Bonini

Giovedì 6 maggio, ore 21.00: "Mistica d'amore" di Alda Merini a cura di Guido Tonetti

Sabato 24 aprile, ore 18.00 Presentazione di testi sulla Resistenza locale, in collaborazione con ANPI e Comitato Biblioteca:
Vincenzo Beltrami: “Con la Valtoce nella terra che bevve il suo sangue”.
Paola Giacoletti: “Licinio Oddicini Livio, vita e scritti di un partigiano giornalista”.

domenica 11 aprile 2010

Radio Elfo

Cosa direste se vi raccontassi che degli gnomi mi hanno detto che gli elfi hanno aperto una radio?
Certamente il Maestro direbbe che sono sempre più strambo, eppure il maestro, almeno questa volta avrebbe torto.

Sul blog Gnomi di caverna ho trovato questa curiosa notizia:

" Radio Elfo Cesenatico è una web radio, ovvero una stazione che trasmette su internet invece che sulle classiche onde radio. Alessandro, il suo ideatore, avrebbe voluto quasi solo musica celtica o medioevale, di ispirazione fantasy, ma si è accorto che mischiando i generi gli ascoltatori aumentavano, quindi capita di ascoltare anche brani rock.
Gli elfi hanno la loro stazione radio! Gli diamo una mano ad incontrare altri amanti del fantasy e a restare “puro”? "

sabato 10 aprile 2010

I vizi e le virtù di Siamo in Onda


Questa sera a Siamo in Onda si parlerà di vizi e di virtù. Il quesito posto agli ascoltatori è il seguente:

Quale vizio amate e quale virtù odiate?

Potete rispondere inviando un sms (389.9696960) oppure via mail (diretta@puntoradio.net - redazione@siamoinonda.it) o anche lasciando un commento a questo post

Di vizi e e virtù si parla anche nella Bottega del Mistero, sul blog di Siamo in Onda.


A proposito di virtù, soprattutto, questa sera sarà presente in studio un grandissimo cantante. Si tratta di Ray Heffernan che presenterà live in anteprima un brano del suo nuovo cd che uscirà in autunno. Per l'occasione sarà accompagnato dalla bravissima Romy Biska e dallo straordinario Chuck Rolando.
Inoltre verrà intervistato il cantautore Adam che presenta il suo album dal quale sarà possibile ascoltare il brano "Diamante".

Naturalmente, come ogni settimana, ci saranno anche gli amici scrittori e attori e potrete trovare le foto della serata su facebook oppure sul blog all'indirizzo www.siamoinonda.it

Per ascoltare Siamo in Onda:
- FM 96.3 da Novara, Vercelli, Verbania, Biella, Alessandria, Torino, Varese, Milano, Pavia
- FM 93.5 - 96.00 da Borgosesia e Valsesia
- INTERNET in streaming su www.puntoradio.net

Per intervenire in DIRETTA:
- via email: diretta@puntoradio.net - redazione@siamoinonda.it
- via SMS:.389 96 96 960

(Sarà possibile seguire la trasmissione in replica il martedì successivo sempre alle 21.)

Riflessioni di uno scettico - parte 5


Lasciai la casa della Dama del Lago con la mente piena di idee confuse e di domande insistenti. Chi era realmente la donna che mi aveva accolto? Era stata realmente testimone di tutti gli avvenimenti che mi aveva raccontato? Ed era lei stessa dotata di sovrumani poteri? O era semplicemente una straordinaria narratrice che aveva colto l’occasione per raccontare a me – e per mio tramite a voi – le sue storie?
A ben vedere il gatto magico non aveva dato prova di grandi poteri. Il lupo se n’era stato sulle sue a guardarmi per tutto il tempo, né più né meno di qualsiasi cane che si ritrova un estraneo in casa e lo tiene d’occhio con l’aria di chi sta pensando “manca di rispetto alla mia padrona e ti salto alla gola”.
L’unica cosa realmente straordinaria erano i dolci e le tisane. Un po’ poco per considerare la Dama del Lago un’autentica strega. Persino il fatto che avesse indovinato il mio pensiero entrando nella casa poteva sicuramente essere spiegato in vari modi. Non ultimo, che avesse visto il mio sguardo incuriosito quando avevo notato la bambina correre via.
Ecco, la bambina era l’unica cosa realmente strana in quella casa. Di solito i bambini reagiscono in modo diverso quando arriva un estraneo. Magari si allontanano i primi momenti e poi se ne stanno in disparte a studiarvi per decidere se gli piacete o meno. Alla fine però, potete starne certi, sono vinti dalla curiosità e vengono a ronzare sempre più vicini cercando di attirare la vostra attenzione. In fondo ogni persona è una novità per loro e, se l’estraneo non si rivela straordinariamente noioso, sono sempre ben contenti di fare nuove conoscenze.
Ci sono eccezioni, naturalmente. Rientrano nelle patologie però. O per meglio dire, un bambino che ha una così straordinaria paura da fuggire a gambe levate di fronte ad un estraneo è un bambino che ha dei problemi. Quali fossero era impossibile dirlo, ma quel pensiero mi angustiava, riempiendomi la mente di ogni più funesta ipotesi.
Quasi a voler cacciare i miei oscuri pensieri, la bambina ricomparve sul limitare del bosco, rimanendo immobile a fissarmi. Alzai la mano per salutarla e lei esplose in un sorriso ricambiando il saluto. Quindi corse via saltellando e ridendo.
Quell’incontro, se spazzò via le mie preoccupazioni, mi mise addosso una strana inquietudine. Nella voce della bambina avevo udito uno strano tono. Non so quanti l’avrebbero notato. Io stesso, prima di insediarmi sulla seconda isola, probabilmente non ci avrei fatto caso.
Era come un’eco antica, uno scampanellio argentino, un suono musicale che non pareva prodotto da gola umana. Un’eco che avevo sentito alle volte sostando sul limitare delle più profonde caverne della mia isola, laddove inizia quel labirinto sotterraneo in cui si dice dimorino alcune delle creature del Piccolo Popolo. Un posto troppo pericoloso, mi ha avvertito Cornelia, per avventurarmici senza guida. Un posto, tuttavia, che mi riprometto di esplorare, quando e se ne avrò la possibilità.
Quella risata argentina, che andava scomparendo nel folto del bosco, mi ricordava quei suoni e mi metteva di fronte alla possibilità che il racconto della Dama del Lago non fosse affatto una storia di fantasia.

Parte 1 scritta da Alfa
Parte 2
scritta da Alfa
Parte 3 scritta da la Dama del Lago
Parte 4 scritta da la Dama del Lago
Parte 5
scritta da Alfa

venerdì 9 aprile 2010

Il disegno magico - parte 4


«Dunque, stavamo dicendo?» la Dama del lago riprende il suo racconto «Ah, sì, il disegno. Come ti ho accennato prima della nostra pausa (a proposito, spero che i dolci ed il tè ti siano piaciuti) un giorno la bambina mi portò un disegno. All’inizio niente di strano: si trattava di un disegno molto carino che ritraeva un grosso cane nero. La bambina mi disse che era un regalo per il lupo. Lì per lì non capii: un regalo per il lupo? Ma il lupo non è certo tipo da apprezzare un disegno; a lui interessa correre, saltare, mangiare, giocare! Poi, d’improvviso, mi fu tutto chiaro. Il disegno iniziò a vibrare. Lo tenevo nelle mani e non capivo; la vibrazione era sempre più forte fino a che… puff! Una luce improvvisa ed un rumore assordante, ma brevissimo, mi investirono. Caddi a terra, il disegno scomparso dalle mie mani. Tutto durò veramente un breve istante, non ebbi il tempo di osservare ogni avvenimento. Semplicemente mi ritrovai per terra ed un grosso cane nero, simile a quello del disegno, mi stava leccando la faccia… anzi, non era simile: era il cane del disegno! Puoi immaginare il mio stupore: non avevo idea di questo strabiliante potere della bambina. Considera che sono una gran conoscitrice degli abitanti del piccolo popolo, eppure non avevo mai sentito di tali magie. La bambina possedeva invece questo dono: ogni disegno che faceva poteva animarsi. Ma, attenzione, questo non accadeva finché il disegno non giungeva nelle mani del destinatario. Per farla breve: il “regalo del lupo” mi dimostrò da subito cordialità, dopodiché concentrò la propria attenzione sul gatto, il quale non apprezzò la cosa, come puoi immaginare. E il lupo? Ti starai chiedendo quale fu la sua di reazione. In effetti era fuori nei boschi, per cui non assistette al fatto. È però un lupo, quindi avvertì tutto con i suoi sviluppatissimi sensi. Si precipitò a vedere cosa fosse successo, soprattutto si precipitò a proteggermi. Quando si accorse che non ero in pericolo e che, anzi, c’era un nuovo amico, ne approfittò subito. Ti lascio immaginare cosa successe: nel giocare crearono una baraonda inimmaginabile, facendo volare mobili e soprammobili. Il gatto era sconvolto: inconcepibile un simile comportamento. Soprattutto per una signora come lei! Se ne andò mormorando insulti (sempre molto educati) tra i denti e non lo vidi per parecchie ore. Io, da parte mia, nel vedere quel caos mi rivolsi alla bambina, chiedendole di far tornare il cane nel disegno. Sono una strega, è vero, ma essendo una strega bianca non ho potere sulle magie altrui (d'altronde non sarei nemmeno lontana dal mio lago se fosse altrimenti, ma questa è un’altra storia). La bambina mi accontentò subito e tutto tornò più o meno alla normalità. Più o meno perché la casa era devastata! Per questo però potei aiutarmi con la magia e, anche se solitamente non amo usarla per alleggerirmi un lavoro che potrei benissimo fare da sola. In questo caso, però, ammetto di averla usata per rimettere tutto a posto in un batter d’occhio. La cosa si concluse bene quindi e la bambina mi promise di non fare più regali “rischiosi”, per cui in seguito si limitò a disegnare fiori e farfalle, strumenti musicali, frutta e altri piccoli doni molto graditi. Solo una volta le chiesi di usare il suo magico dono per aiutarmi. Ma avremo tempo nei prossimi incontri per questa storia.»

Se volete conoscere la conclusione della storia non vi resta che tornare domani...

Disegno e storia de "La dama del Lago"

Parte 1 scritta da Alfa
Parte 2
scritta da Alfa
Parte 3 scritta da la Dama del Lago
Parte 4 scritta da la Dama del Lago
Parte 5
scritta da Alfa


giovedì 8 aprile 2010

La Dama del lago - parte 3

Foto: cortesia Dama del lago

«La Maga mi ha parlato di te» comincia la Dama del Lago «e mi ha avvertita che sei un tipo piuttosto scettico. Mi chiedo come sia possibile, dati gli interessi che hai. Ma non preoccuparti: non mi piace giudicare le persone attraverso le parole di terzi.
La mia è una storia apparentemente triste, fatta di solitudine ed abbandoni. Ma, ripeto, solo apparentemente. Ad un orecchio superficiale potrebbe infatti sembrare tale. Io però, sappi, in cuor mio sono felice. Ma avrai tempo di ascoltare le mie storie.
Ora cercherò di soddisfare la tua curiosità del momento. Ti sei chiesto chi sia la bimba che è fuggita al tuo arrivo. Sì, lo so, ti stai domandando come faccia a sapere che ti sei posto questa domanda. Ricordati che sono una strega, ma soprattutto, ricordati che sono una donna; posso indovinare ciò che pensi. Voi umani siete così semplici da decifrare: basta leggere sul vostro volto e ci si trova tutto quello che vi passa per la testa. Non sapete nascondere le vostre emozioni. La bambina è un’abitante del Piccolo Popolo, anche se all’apparenza può sembrare una normalissima bambina. In realtà non è nemmeno una bambina, o per lo meno non lo è in termini di anni umani: ricorda, tutto non è sempre come sembra; bisogna osservare l’essenza di ogni cosa e non l’apparenza.
Ma per tornare alla bambina: l’ho conosciuta parecchio tempo fa, quando ancora abitavo sul lago (riportare alla memoria il lago mi mette sempre un po’ di tristezza, scusami se per un momento mi adombro). È apparsa dal nulla una sera, mentre il sole calava. Ero andata nel bosco come sono solita fare al tramonto per raccogliere alcune erbe, accompagnata dal mio fedele lupo, ed eccola sbucare da dietro un albero all’improvviso. E’ saltata fuori e si è precipitata ad abbracciare il lupo come se fossero vecchi amici. Ho capito subito che tra loro c’era qualcosa di speciale, che le loro anime si conoscevano da tempo. Ho infatti scoperto, in seguito, che la madre del lupo aveva abitato con la famiglia della bambina per parecchio tempo. Devi sapere che io non conosco la famiglia originaria del lupo: lo trovai ancora cucciolo che vagava da solo lungo il fiume e da allora non mi ha più lasciata. E’ stato lui ad adottare me, non il contrario.
Da quella sera la bambina venne a trovarci spesso: mi portava fiori bellissimi, di quelli che non si possono vedere “al di qua”, giocava col lupo, meno spesso col gatto, che preferisce starsene per i fatti suoi, passeggiavamo nei boschi, preparavamo pozioni e tisane, parlavamo di tante cose.
Poi, un giorno, fece una cosa che non aveva mai fatto prima. Mi regalò un disegno. Ma vedo che la tua curiosità sta crescendo, quindi preferisco fare una piccola pausa. Bisogna imparare a godersi le cose senza fretta. Posso offrirti qualche biscotto appena sfornato? E per accompagnarli ti porterò una tazza di tisana alla lavanda. E’ una particolare miscela di erbe rare e lavanda raccolta alle prime ore dell’alba, quando ancora tutto è ricoperto dalla rugiada che le ninfe regalano alle piante durante la notte. Ti farà sentire benissimo.»

Vi confesso che ero sopraffatto di fronte alle parole della Dama e ai dolciumi che si accatastavano deliziosi davanti a me. Così mi accomodai meglio sulla poltrona e mi misi ad ascoltare il seguito della storia, come spero farete anche voi, domani…

Parte 1 scritta da Alfa
Parte 2
scritta da Alfa
Parte 3 scritta da la Dama del Lago
Parte 4 scritta da la Dama del Lago
Parte 5
scritta da Alfa

mercoledì 7 aprile 2010

La strega bianca - parte 2


Se sto salendo su questa collina antica, dove si dice abbia fatto sosta il grande Leonardo Da Vinci, è per via della Maga. Ormai conoscete le sue passioni e i suoi interessi. Oltre ad amare le tisane e la natura in generale, essa sostiene di avere un rapporto privilegiato con le creature del Piccolo Popolo. Folletti, gnomi, fate, elfi, e compagnia, per intenderci. Così, ogni volta che ho dei dubbi sull’argomento mi rivolgo a lei.
I lettori più smaliziati diranno che c’è una contraddizione nelle mie parole, dal momento che in varie parti di questo blog sostengo di vivere con una folletta di nome Malilkà. Devo precisare, per amore di verità, che Malikà costituisce un caso a parte. Essa infatti fu trovata in un bosco di montagna e adottata da una coppia di umani quando era molto piccola. Malikà, normalmente, mantiene le sembianze umane acquisite da bambina. Solo occasionalmente rivela la sua vera anima di folletta dispettosa, quando sale in montagna, ad esempio, e saltella felice nei boschi cantando canzoncine sconvenienti; o quando combina tiri bricconi al sottoscritto e ai malcapitati lettori di questo blog.
Inoltre, essendo stata allontanata dal suo popolo prima che potesse impararne il linguaggio, essa ben poco sa della razza cui appartiene e ancora meno volentieri ne parla, giungendo talora, comprensibilmente del resto, a negare persino la sua vera natura.
Pertanto, se voglio sapere qualcosa a proposito del Piccolo Popolo, il mio riferimento principale resta la Maga. Almeno fino ad ieri. Quando andai a trovarla, nell’offrirmi una tisana a base di the, calendula e gelsomino, cominciò uno strano discorso.
«Non te ne ho parlato prima» mi disse «dal momento che volevo osservare prima come ti saresti comportato. Sai, parlare di certi argomenti su un blog può prestarsi a fraintendimenti…»
Confesso che rimasi un po’ male a quelle parole. D’altro canto ho già avuto modo di constatare come certe persone non apprezzino questo genere di cose. Lo diceva già Edoardo Bennato, molti anni fa, in una delle mie canzoni preferite, l’Isola che non c’è

“E a pensarci, che pazzia,
è una favola, è solo fantasia
e chi è saggio, chi è maturo lo sa:
non può esistere nella realtà!

E ti prendono in giro
se continui a cercarla,
ma non darti per vinto perché
chi ci ha già rinunciato
e ti ride alle spalle
forse è ancora più pazzo di te!”

«Invece» continua la Maga «ho constatato che hai sempre parlato in modo rispettoso del Piccolo Popolo e dei suoi amici.»
Ero sotto osservazione e non lo sapevo. Pazienza, almeno mi sono evitato lo stress da esame.
«Pertanto» prosegue sorridente «ho deciso di parlarti di lei.»
Allora mi rendo conto che tutto quel preambolo serviva solo ad introdurre un nuovo misterioso personaggio tenendomi sulle spine.
«Per prima cosa devo dirti che è una strega…»
In vita mia ho incontrato di persona due streghe. La prima lo era dichiaratamente, anche se era piuttosto una filosofa della natura. Discorremmo un intero pomeriggio sullo Spirito che secondo lei pervade ogni cosa, intervenendo benignamente a favore degli uomini o voltando loro le spalle se essi non seguono le leggi della natura. Conservo ancora da qualche parte in uno dei miei disordinati cassetti, una foto di questa sciamana, amata e temuta dal suo popolo. Nell’immagine ella guarda il cielo come per scorgervi le tracce visibili dello Spirito. Non chiedetemi di pubblicarla, però, dal momento che non chiesi il suo consenso e non tradirei mai la sua fiducia, nonostante oceani e continenti ci separino.
La seconda presumo avrebbe negato di essere una strega, se glielo avessi chiesto. Dietro i suoi occhi chiari da fata del nord, percepii chiaramente un animo ostile. Quello che vidi, nel retro del suo giardino, ancora oggi mi gela il ricordo, facendomi accapponare la pelle. Compresi allora che, a dispetto della sua bellezza esteriore, nel suo animo si accumulava un nero squallore.
Una strega bianca ed una nera, insomma, questo è il bilancio dei miei incontri con il mondo della stregoneria. Pertanto sono curioso di sapere chi sia quella che la Maga mi sta introducendo.
«È una strega bianca» precisa subito, quasi rispondendo alla mia silenziosa domanda «e si diletta di erbe, fiori, animali. Un tempo viveva qui, ma poi ha dovuto fuggire, per colpa di una fattucchiera dedita alla magia oscura. Ora vive in esilio, lontano dal lago che tanto ama, su una rocca isolata da cui vede quello stesso Monte Rosa che poteva osservare dalla sua antica residenza. Le sue uniche consolazioni sono un fedele lupo ed un gatto magico. Di notte, poi, la Dama del Lago, questo è il suo nome, si aggira nei boschi alla luce della luna e incontra fate e folletti…»
Dovevo aspettarmelo. Un’amica della Maga non poteva essere meno originale – il Maestro direbbe “stramba” – di lei. Ma tant’è. La Maga ha deciso che devo assolutamente incontrarla e per convincermi sfodera argomenti contro i quali sa che non posso resistere. In fondo, come si dice, la carne è debole…
«Tra l’altro prepara meravigliose tisane, accompagnate da biscotti e torte veramente da favola...»
Eccomi quindi sulla soglia della dimora della Dama del Lago. Qui mi accoglie un grosso lupo dall’aria minacciosa, che si calma immediatamente alla voce della padrona che mi invita ad entrare.
Mentre sto varcando la soglia noto, con la coda dell’occhio, una bambina allontanarsi di corsa, come stesse fuggendo. Questo, unito al fatto che il lupo non mi toglie mai gli occhi di dosso, mi riempie subito di una sottile inquietudine.
Soltanto la vista di una delle torte tanto decantate dalla Maga mi tranquillizza. Così il famoso gatto mi appare come un normalissimo felino domestico. Di magico, infatti, non mi sembra avere nulla. Dopo essersi strofinato sulle mie gambe, per marcarmi quale parte integrante del suo territorio, se ne torma a dormire il sonno del giusto, evidentemente soddisfatto di aver assolto il suo compito.
Così, mentre la torta viene tagliata e il tè viene versato, ascolto dalle vive parole della Dama del Lago, la storia che ha deciso di raccontarmi.

Parole che ascolterete anche voi. Domani…

Parte 1 scritta da Alfa
Parte 2 scritta da Alfa
Parte 3 scritta da la Dama del Lago
Parte 4 scritta da la Dama del Lago
Parte 5 scritta da Alfa


martedì 6 aprile 2010

I tre principi di Serendippo - Parte 1


Questa storia inizia in tempo e in un luogo lontano. I suoi protagonisti sono personaggi misteriosi e intriganti; la storia così complessa ed ingarbugliata da rendere difficile individuare il vero inizio. Ogni volta che tento di sciogliere la matassa, infatti, mi rendo conto di quanti fili diversi essa comprenda. Linee attorcigliate e di vari colori, ciascuna delle quali meriterebbe di essere seguita. Non qui e non ora, soprattutto, perché la storia di cui voglio parlarvi è solo una delle tante che compongono il nodo.
Potrei raccontarvi, ed è quello che farò, come sia iniziata per me questa storia, ma sono certo che non sia questo il vero inizio. Mi rendo conto di avervi confuso le idee più di quanto ve le possa aver chiarite, pertanto la cosa migliore è cominciare a raccontare, confidando nella vostra pazienza e attenzione.
Vi ricordate di Camilla? Per chi avesse perso la sua storia devo precisare che Camilla è una ragazza di circa sedici anni il cui diario fu da me ritrovato alcuni mesi fa. In esso si narra dell’inquietante incontro con un misterioso ragno parlante nei sotterranei della casa dalle 99 stanze e delle 101 finestre.

A seguito del morso di questa creatura, Camilla ha cominciato a scrivere storie. La prima che ho trascritto su questo blog è il racconto a puntate “Una lunga gelida estate”, incentrato su un immaginario diario di Mary Woolstonecraft Shelley.

Naturalmente le storie nel diario di Camilla non sono affatto terminate. Proprio in questi giorni sto finendo di leggere un suo nuovo racconto i cui protagonisti sono un misterioso scrittore che agisce sotto uno pseudonimo traendo storie, presumibilmente inventate, da antiche leggende orientali; una città lagunare ricca di fascino e atmosfera; un romanziere inglese, inventore del genere “gotico”; un inquietante castello; un grande monarca; i misteriosi magi dagli straordinari poteri; l’antica sapienza dei Caldei; i cavalieri delle steppe; un popolo fanaticamente devoto al suo Dio; e soprattutto, tra molti altri, tre giovani figli del re di Serendippo. Questi ultimi, oltre ad essere coltissimi e di grande sagacia, dotati di una straordinaria capacità che, dal quello del loro paese, ha preso il nome di “serendipità”.
Cosa sia la “serendipità” è spiegato in un famoso e divertente aforisma di Julius Comroe Jr: “la serendipità è cercare un ago in un pagliaio e trovarci la figlia del contadino”. Se non siete interessati alle figlie dei contadini, posso dirvi che la serendipità è comunque alla base di scoperte importantissime per l’umanità.
Cristoforo Colombo cercava di raggiungere le Indie navigando verso Occidente e scoprì l’America, di cui nemmeno sospettava l’esistenza. Alexander Fleming non disinfettò adeguatamente un flacone e dalla muffa che vi trovò intuì il principio delle penicillina. L’esistenza nel cervello dei “neuroni a specchio” fu scoperta quando un ricercatore prese una banana dal cesto della frutta e si mise a mangiarla davanti ad una scimmia. Infine, per tornare al pagliaio di cui sopra – nel caso dovesse servirvi, beninteso – durante esperimenti per la cura dell’angina pectoris fu scoperto involontariamente il principio attivo del Viagra.
Potremmo continuare a lungo, perché ricco è l’elenco delle invenzioni che volgarmente diremmo avvenute “per caso” e che più propriamente avvengono in virtù della “serendipità”.
Tutto questo preambolo, oltre ad incuriosirvi, come spero, sulla prossima storia di Camilla, ha uno scopo ben preciso. Andando a trovare la Maga, per chiederle notizie del Piccolo Popolo, ho scoperto, per via di serendipità, l’esistenza di un nuovo personaggio che andrà ad arricchire il Lago dei Misteri. Prenderà così avvio una nuova collaborazione a quattro mani che andrà ad affiancarsi a quella in essere con l’amica Vele, che vede protagonista la Villeggiante e le sue storie del Quaderno Rosso.

Chi sia questo nuovo misterioso personaggio e quale sia la sua storia lo scoprirete, naturalmente, domani…

Parte 1 scritta da Alfa
Parte 2
scritta da Alfa
Parte 3 scritta da la Dama del Lago
Parte 4 scritta da la Dama del Lago
Parte 5
scritta da Alfa


domenica 4 aprile 2010

Buona Pasqua!



Il Lago dei Misteri augura a tutti voi Buona Pasqua!

sabato 3 aprile 2010

Silenzio


È difficile pensarlo oggi, con le auto che sfrecciano rombando sulle strade, con la televisione, le radio, i telefonini e tutto un mondo di rumori che ci circonda e ci assorda, ma un tempo erano giorni di silenzio, questi.
Dalla cattedrale di Novara fino all’ultimo oratorio di campagna; dalla basilica dell’isola di San Giulio alle chiese della Valle Strona si oscuravano le luci, si indossava il lutto e le campane venivano legate. Per dare il segno del trascorrere del tempo, in un’epoca che non conosceva orologi, i ragazzi erano sguinzagliati per le vie dei paesi. Impugnavano strani strumenti di legno. Facendoli ruotare producevano un rumore gracchiante, come il gracidare degli animali che davano il nome a quegli ingegnosi apparecchi: raganelle.
A parte questo, però, erano giorni di silenzio. Un silenzio che ricordava eventi cui non avevano assistito i più vecchi e neppure i nonni dei loro nonni.
Si raccontava di un fatto accaduto in un tempo e in un luogo lontano, dove un crimine era stato compiuto.
L’enormità di quanto era accaduto si era manifestata con le sembianze di un giudizio inappellabile. La sentenza era stata eseguita, i carnefici avevano compiuto il loro lavoro, la folla se n’era andata. Chi aveva sperato in un’improbabile salvezza, fosse solo per poterlo raccontare agli amici, era rimasto deluso. Nessun soccorso era giunto, nessun miracolo era accaduto. La morte aveva vinto la sua battaglia e non restava che il vento a spazzare la scena.
Una dozzina scarsa di fuggiaschi e rinnegati si era rifugiato in una sala dalle porte sprangate, senza trovare il coraggio di parlare o guardarsi in faccia. Troppo dolorosa era la caduta dei loro sogni, delle loro speranze, dei loro ideali. Troppo grande il peso del tradimento, della paura e della disillusione. Una sola cosa poteva lenire un dolore così profondo: il silenzio.
Finché all’improvviso questo era stato rotto dalla voce di alcune donne, che avevano avuto quel coraggio che era mancato agli uomini. Erano andate a vedere e si erano trovate di fronte al più grande dei misteri: un sepolcro vuoto.

Il ragioniere Pesce del Cusio


Nel 1978 Gianni Rodari scrisse una storia per la rivista Lo Strona in cui raccontava di aver incontrato sul molo di Pettenasco una strana creatura, metà uomo e metà pesce.
Era il ragionier Pesce che aveva deciso di combattere una solitaria battaglia - trasformandosi egli stesso in pesce - contro l'inquinamento che aveva ucciso, a quei tempi, il plancton e di conseguenza interrotto la catena alimentare.
Più o meno negli stessi anni, infatti, Eugenio Montale descriveva il lago d'Orta come un luogo "dove neppure un'anguilla/ tenta di sopravvivere".
Pochi anni dopo la morte di Rodari (1980), alla fine degli anni Ottanta, venne avviata un'imponente azione di recupero del lago, coordinata dall'Istituto per lo studio degli ecosistemi che ha sede sul lago Maggiore,
Poiché le acque del lago erano diventate estremamente acide, si pensò di curarlo somministrandogli del bicarbonato. A tonnellate, naturalmente. Dopo qualche ruttino, la salute del lago andò rapidamente migliorando e da anni è tornata ottimale.

Per dare un esempio, recentemente uno dei miei informatori, mi ha segnalato la pesca di una enorme carpa, prontamente curata e rigettata in acqua come prevede la legge. Pesci e finanche gamberi, che vivono solo in acque pulitissime, abbondano ed è facilissimo vederli anche dalle rive.
La battaglia del Ragionier Pesce del Cusio, che a tutti era parsa disperata, ha quindi avuto un esito positivo, dimostrando che la fantasia è sovente l'arma migliore di cui disponiamo.

Qui sopra vedete il totem a lui dedicato, realizzato dallo scultore Mauro Maulini e recentemente collocato presso il Forum Omegna in coincidenza con l'anno rodariano.

Questa dunque è la soluzione dell'enigma pubblicato giovedì scorso, in cui ho voluto giocare un tiro birbone ai miei lettori, approfittando del Primo d'Aprile. Ma i miei lettori sono troppo astuti e anche questa volta, come già in passato, non ci sono cascati.
Quasi tutti, almeno...

venerdì 2 aprile 2010

Silenzio a Siamo in Onda


Domani era verrà trasmessa la ventiquattresima puntata di Siamo in Onda, il salotto radiofonico di Puntoradio.
Per la prima volta saranno ospiti della trasmissione i FolkaMisera, gruppo che nasce nel 2007 dalle ceneri dei Pog Ma Hom. La musica dei FolkaMiseria è influenzata dai generi folk piemontese, irlandese, occitano, francese, basco e galiziano, italiano, bluegrass e country americano, scozzese.

Il tema della puntata sarà il silenzio e la domanda posta ai lettori è

Cosa nascondete dietro i vostri silenzi?


Potete dirlo lasciando un commento su a questo post, oppure inivando un sms al n. 389.9696960

Naturalmente, come ogni settimana, ci saranno anche gli amici scrittori e verrà trasmessa una nuova Pillola di Mistero dedicata al tema "silenzio".
La Bottega del Mistero osserverà invece un giorno di chiusura per la concomitanza delle festività pasquali.

In compenso, su questo blog domani troverete la risposta all'enigma di ieri. Se qualcuno conosce la risposta esatta si affretti a rispondere: quale libro si nasconde dietro il "pesce d'aprile" pubblicato giovedì?


PS
Potrete trovare le foto della serata su Facebook oppure all'indirizzo www.siamoinonda.it


Per ascoltare Siamo in Onda:
- FM 96.3 da Novara, Vercelli, Verbania, Biella, Alessandria, Torino, Varese, Milano, Pavia
- FM 93.5 - 96.00 da Borgosesia e Valsesia
- INTERNET in streaming su www.puntoradio.net

Per intervenire in DIRETTA:
- via email: diretta@puntoradio.net - redazione@siamoinonda.it
- via SMS:.389 96 96 960

(Sarà possibile seguire la trasmissione in replica i
l martedì successivo sempre alle 21.)

giovedì 1 aprile 2010

Un misterioso uomo pesce nel Cusio




Un misterioso uomo pesce sarebbe stato avvistato questa mattina da un turista olandese sul molo di Pettenasco.
L’uomo, visibilmente sconvolto, ha riferito agli sconcertati avventori del bar  che si trova vicino alla spiaggia del paese, di aver visto emergere la creatura, metà uomo e metà pesce, dalle acque del lago. Il testimone avrebbe riferito anche che l’essere gli avrebbe parlato, ma non è riuscito a riferire quanto questo gli avrebbe detto.
Il turista, in un italiano stentato, ha però riferito che il misterioso uomo pesce avrebbe manifestato una notevole allegria, esibendosi in svariate evoluzioni sotto i suoi occhi, affermando di essere riuscito a fare una cosa a cui teneva molto.
L’avvistamento richiama un evento analogo, avvenuto oltre vent’anni fa, sempre sulla riva di Pettenasco, che si conferma una delle località più misteriose del lago, probabilmente per la profondità del fondale che nel tratto antistante si aggira attorno ai centotrenta metri.