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domenica 28 febbraio 2010

DCLXVI post.



Ovvero, un post che fa paura. E questa paura ha pure un nome, complicatissimo: hexakosioihexekontahexafobia.

Se non avete capito di cosa sto parlando, vi do il classico “aiutino”, sempre invocato in televisione. Avete presente, no?
Conduttore/trice: «Come si chiama la capitale dell’Inghilterra?»
A.: «Un aiutino?»
C.: «Ci sta la regina e c’è un fiume importante che si chiama Tamigi…»
A.: «Un aiutino?»
C.: «Inizia per Lon…»
A.: «Un aiutino?»
C.: «Su, forza è facile: Inizia per “Lon” e finisce per “a”.»
A.: «Un aiutino?»
C.: «Di più non posso dire, il tempo sta per scadere. Si butti!»
A.: «Parigi?»

Questo è ciò che accade in televisione, dove peraltro gli aspiranti partecipanti al Grande Fratello pensano che la città della domanda precedente si scriva L’Ondra (in inglese L’Ondon).
Ma qui non siamo in televisione, qui siamo nella blogosfera e non vi sono telespettatori, ma lettori. Voglio dire: insomma, leggere è ben altra fatica che stare ad ascoltare distrattamente, magari pensando ad altro. Occorre impegno, concentrazione, attenzione, specialmente se, come in questo caso, il blogger si diverte a menare il cane per l’aia da millecentotrenta caratteri (spazi inclusi).
In realtà non si è trattato di un puro (e sadico) divertimento, ma di un esperimento. Chi è giunto fin qui nella lettura (senza saltare, neh! Se lo avete fatto adesso dovete tornare a Vicolo Corto senza passare dal via, dal momento che nel tratto saltato c’è un indizio che è essenziale per la comprensione del post) è certamente in grado di affrontare il resto.
Perché ciò di cui parliamo è uno dei misteri più complessi, per la cui risoluzione si sono esercitate le più acute (e le più folli) menti umane.
Ovviamente chi s’intende di numerazione romana (o chi è diventato un asso nel cercare l’aiutino di cui sopra su wikipedia) avrà capito di cosa sto parlando. Per gli altri un piccolo schema riassuntivo.

La numerazione romana non si esprime attraverso cifre, ma lettere. Ogni lettera ha un valore proprio e l’accostamento di più lettere, da sinistra a destra, si legge come una lunga somma di numeri successivi.
Un esempio:
I = 1
V = 5.
VI = V + I = 5+ 1= 6.
Semplice no? A dire il vero ci sono anche dei piccoli trucchi. Così, ad esempio, 4 si può scrivere IIII, ma più correttamente si scrive IV. In questo caso, il fatto che una cifra di valore inferiore (I = 1) sia scritta alla sinistra della cifra più alta (V = 5) basta a mettere in guardia il lettore sul fatto che non di un’addizione ma di una sottrazione si tratta (IV = V - I = 5 - 1 = 4). Per evitare confusioni, questa regola si applica però solo all’ultima unità, decina o centinaia (ad esempio IX = 9; XC = 90; CM = 900).

Detto questo, vi fornisco tutti gli elementi per decifrare la cifra indicata nel titolo.
I = 1; V = 5; X = 10; L = 50; C = 100; D = 500.
Facile quindi calcolare il valore di DCLXVI…

Voglio tranquillizzare quanti hanno fatto un salto sulla sedia con le parole di uno scrittore, Roger R. Talbot, che ha dedicato a questo numero il romanzo I numeri della sabbia, di cui ho già parlato in questo post, essendo ambientato sul Lago d’Orta.

«Da qui parte una disputa lunga secoli per rispondere a una sola domanda, la più misteriosa di tutta la Bibbia: chi sarebbe l’uomo il cui nome corrisponde al 666?»
«Ha che fare con Satana», replicò subito lei. «L’ho visto un sacco di volte in tv, sui muri delle chiese sconsacrate, o in luoghi dove la polizia aveva smantellato qualche setta satanica.»
«Idiozie per idioti. Il 666 è un mistero che attira e perciò è sempre stato usato per impressionare i creduloni e ricavarne qualche guadagno.»
Roger R. Talbot, I numeri della sabbia

Naturalmente anch’io come voi, mi sono chiesto per quale motivo questo numero sia così misterioso. E chi poteva rispondere a questa mia curiosità se non il Maestro? Così ho preso i miei quattro straccetti e mi sono recato in pellegrinaggio nel fumoso antro di questo inquietante personaggio.

Volete sapere cosa ne è scaturito? Ve lo dirò domani…


Parte 1
Parte 2
Parte 3
Parte 4

sabato 27 febbraio 2010

Un tranquillo week end di paura (in compagina del Maestro)


Vi ricordate chi è il Maestro, vero? Rimando coloro che non lo ricordano o non lo conoscono a questo post, scritto dal mio famiglio, Lago dei Misteri

Con un’avvertenza, però, non fatevi trarre in inganno dalla foto.

Il Maestro, infatti, non ha nulla in comune con quel morbido gattone,tranne, forse, l’amore per i libri. E se dobbiamo rimanere nell’ambito felino posso assicurarvi che quando trascorro un pomeriggio con il Maestro mi sembra di essere piuttosto nella situazione ritratta nella scena qui sopra. Dove naturalmente il più peloso non sono io.

Questo vi dico essendo fresco reduce da una visita allo studio del Maestro. Infatti, avendo finalmente terminato uno di quegli esperimenti che tengo nel mio laboratorio segreto sulla seconda isola, ho potuto dedicare un po’ di tempo a questo blog che ultimamente avevo trascurato.

Se vi domandate cosa mi ha spinto a ripartire proprio dal Maestro, vi risponderò dicendo che il post che pubblicherò domani contiene un mistero così grande da richiedere senza ombra di dubbio la consulenza del Maestro.


Parte 1
Parte 2
Parte 3
Parte 4

venerdì 26 febbraio 2010

Ostacoli


Le barriere sono fatte per dispiegare le ali.
Malikà


Domani sera a Siamo in Onda si affronteranno degli ostacoli. Questo infatti è il tema della trasmissione che va in onda come sempre il sabato sera (21-24) sulle frequenze di Puntoradio.

L’aforisma di apertura, coniato tempo fa dalla folletta Malikà, mi è sembrato scritto apposta per parlare del tema della serata di domani a Siamo in Onda.

Ugualmente domattina la Bottega del Mistero riprenderà una vecchia storia che forse solo alcuni dei lettori più antichi ricorderanno. Una storia che ci dice che l'ostacolo maggiore alla realizzazione dei nostri sogni è la mancnza di fantasia.


La domanda posta agli ascoltatori di Siamo in Onda è particolarmente maliziosa e sembra fatta apposta per far inciampare qualcuno...

In un incontro amoroso qual è l’ostacolo più grande da superare?

Ricordo le frequenze per ascoltare Siamo in Onda:
- FM 96.3 da Novara, Vercelli, Verbania, Biella, Alessandria, Torino, Varese, Milano, Pavia
- FM 93.5 - 96.00 da Borgosesia e Valsesia
- INTERNET in streaming su www.puntoradio.net

Per intervenire in DIRETTA:
- via email: diretta@puntoradio.net - redazione@siamoinonda.it
- via SMS: 389 96 96 960

Sarà possibile seguire la trasmissione in replica il martedì successivo sempre alle 21.

venerdì 19 febbraio 2010

Casale (fuori dall’) Inverno


Venerdì 26 febbraio alle ore 21.00 presso la sala consiliare del Comune di Casale Corte Cerro prende il via “Casale (fuori dall’) Inverno”, ciclo di serate culturali organizzate dall’Assessorato alla Cultura e dal Comitato Biblioteca. Si apre con l’intervento di Fiorella Mattioli, con tema “La plurimillenaria cultura del Cusio”.
In apertura di serata sarà illustrato in maniera dettagliata il programma dell’intera stagione, che prevede interventi di Massimo M. Bonini dedicate alla letteratura dialettale e letture antologiche sui capolavori della letteratura a cura di Guido Tonetti.
Il calendario completo dell’iniziativa è il seguente.

Venerdì 26 febbraio: FIORELLA MATTIOLI, La plurimillenaria cultura del Cusio.

Venerdì 5 marzo: GUIDO TONETTI "Il teatro e la poesia brillante e comica" : Shakespeare, Cechov, Trilussa ecc.

Venerdì 12 marzo MASSIMO M. BONINI, Restarà più ma fragaj? Piccola antologia della poesia dialettale tra VCO, novarese e Ticino

Venerdì 19 marzo: GUIDO TONETTI "Nostalgia di un passato in sottovoce" ; liriche di G. Pascoli, G. Carducci, G. Leopardi, G. d'Annunzio, G. Gozzano ecc.

Giovedì 25 marzo: " GUIDO TONETTI Frammenti dall'Odissea di Omero".

Sabato 10 aprile: GUIDO TONETTI "Mistica d'amore" di Alda Merini

Venerdì 16 aprile MASSIMO M. BONINI, 12/03, Travet a meur nen. Storia del teatro dialettale piemontese. (e casalese)

Le serate si svolgeranno tutte alle ore 21.00 in sala consiliare.

giovedì 18 febbraio 2010

Giungla a San Maurizio d`Opaglio


TEATRI IN LIMINE 5

21/02/2010
Ore 17:00 - TEATRO DEGLI SCALPELLINI

Il “Libro della Giungla” riambientato, oggi, alla Stazione Centrale di Milano.


Dopo il grande successo di quest’estate a Teatri Andanti, torna Roberto Anglisani con questo spettacolo che si avvale della regia di Maria Maglietta. Il lavoro è tratto dal “Libro della Giungla” di Kipling, dove la giungla questa volta è la grande Stazione Centrale dentro cui si muove un`umanità con regole di convivenza diverse, dove la legge del più forte è un principio assoluto.

Con: Roberto Anglisani Regia: Maria Maglietta


PER INFORMAZIONI:
Sede Legale: Via Carmine 5, Vacciago - 28010 AMENO (NO)
Sede Operativa: SPAZIOTEATRO SELVE - Via Zanotti, 26 - 28010 PELLA (NO)
P. Iva 01695070035

email: info@teatrodelleselve.it
Tel + Fax: +39 0322 96 97 06
Cell. +39 339 66 16 179

martedì 16 febbraio 2010

Tanta musica in studio per la diciottesima puntata di Siamo in Onda


Tornerà Anto S, voce amica del salotto radiofonico, che presenterà i suoi pezzi live, compresi i brani inediti nati dalla collaborazione con Will K e il cantautore Leano.
Sarà inoltre ospite della trasmissione Fanya, giovanissima, esuberante e già affermata voce melodica nazionale. Conosceremo l'energia e la passione per la musica attraverso le sue esperienze e l'ascolto di alcuni suoi brani.
Spazio poi ad una rock band "nostrana": dal borgomanerese arrivano The Primates, da apprezzare live in una suggestiva versione acustica.
Puntata imperdibile anche per la partecipazione al programma dello scrittore Andrea Bruschi che presenterà il libro "Lontano da Woodstock" già vincitore del premio "Città di Cava de' Tirreni".
Il tema della serata sarà: "Rimpianti"; pertanto la domanda agli ascoltatori sarà

Qual è il vostro più grande rimpianto?


Naturalmente, come ogni settimana, ci saranno anche gli amici scrittori e attori e potrete trovare le foto della serata su facebook oppure sul blog all'indirizzo www.siamoinonda.it

Per ascoltare Siamo in Onda:
- FM 96.3 da Novara, Vercelli, Verbania, Biella, Alessandria, Torino, Varese, Milano, Pavia
- FM 93.5 - 96.00 da Borgosesia e Valsesia
- INTERNET in streaming su www.puntoradio.net

Per intervenire in DIRETTA:
- via email: diretta@puntoradio.net - redazione@siamoinonda.it
- via SMS: 389 96 96 960

Sarà possibile seguire la trasmissione in replica il martedì successivo sempre alle 21.

PS

Questa settimana la Bottega del Mistero sul blog di Siamo in Onda resterà chiusa, ma riaprirà presto i battenti.

lunedì 15 febbraio 2010

ELETTROSHOW ad Alzo


TEATRI IN LIMINE 5
Programma dettagliato
20/02/2010 ore 17:00 - ALZO - SALONE PARROCCHIALE

ELETTROSHOW - un clown operaio alla ricerca del proprio musical

Beniamino, il protagonista dello spettacolo, abbandona il lavoro di operaio in una ditta di impianti elettrici per cimentarsi nell’avventura del teatro. Ed è così che, guidato dall’onnipresente icona di Fred Astaire, Beniamino parte dal magazzino-dormitorio in cui vive e intraprende la sua avventura artistica, tra sinistre agenzie teatrali e un’America forse solo sognata.

Con: Maurizio Mora Regia: Franco Acquaviva

PER INFORMAZIONI:
Sede Legale: Via Carmine 5, Vacciago - 28010 AMENO (NO)
Sede Operativa: SPAZIOTEATRO SELVE - Via Zanotti, 26 - 28010 PELLA (NO)
P. Iva 01695070035

email: info@teatrodelleselve.it
Tel + Fax: +39 0322 96 97 06
Cell. +39 339 66 16 179


venerdì 12 febbraio 2010

Cosa manca alla vostra vita per essere felici?



Domani sera a Siamo in Onda andrà in scena la Vita. Questo è infatti il tema del Talk show di Puntoradio che viene trasmesso il sabato sera (21-24) in replica il martedì.

La domanda posta agli ascoltatori è la seguente:
Cosa manca alla vostra vita per essere felici?



Se poi volete fare un giro nella Bottega del Mistero sul blog di Siamo in Onda, sappiate che si parlerà (da sabato mattina) di vita artificiale, ed in particolare di uno dei miti della letteratura fantastica.

martedì 9 febbraio 2010

La strada del Sergente


Vi segnalo un evento che mi sembra molto interessante:

LA STRADA DEL SERGENTE a Borgomanero si ricorda Mario Rigoni Stern


Sabato 13 febbraio, ore 16, nella Sala Fonoteca della Biblioteca Achille Marazza.

Aneddoti, riflessioni e letture tratti dal volume La strada del Sergente di Agostino Roncallo (Morlacchi editore, Perugia 2009).

I protagonisti dei racconti di questo volume sono persone comuni: un filo spinato, un turno di sorveglianza, il viaggio in treno o in nave, una baracca, una lunga marcia, sono tutte immagini che popolano la nostra mente.
Chi ha vissuto queste situazioni ha qualcosa da insegnarci perché conosce la parola `libertà`, ne sa percorrere gli angoli più riposti: quell`accento finale sulla `a` è un grido che attraversa il cielo fino all`orizzonte dei nostri pensieri.

Intervengono: Agostino Roncallo e Giuseppe Mendicino.Gli altri appuntamenti della giornata:

BAMBINI. Ore 10.30 e 14.00, nella Casa della Fantasia della Sezione Ragazzi: Abbracci di libri, letture animate per bambini da 3 a 6 anni. In programma un laboratorio-incontro con l`autore. Parole di musica, di Ferdinando Albertazzi e Gabriella Perugini.

PITTURA Dalle 9 alle 18: seconda settimana della mostra di pittura organizzata in collaborazione con la Galleria Borgo Arte di Borgomanero: Dueperuno, con opere di Marco Carletto e Sergio Franzosi. La mostra sarà aperta fino al 27 febbraio.

Per informazioni
Biblioteca Marazza 0322/81485 - 836730

lunedì 8 febbraio 2010

Primo Festival Internazionale della Papagna





Segnalo un evento che, apparentemente, nulla ha a che fare con il Lago dei Misteri, perché si svolge sotto il bel cielo della Trinacria.
La lodevole iniziativa, tuttavia, vede come protagonista e madrina una folletta a voi ben nota, niente-popò-di -meno-che la nostra Malikà, partita nottetempo per le terre del sud in compagnia della vipera Cornelia e del mio intendente di campo, il fido Nelson (di cui non vi ho mai parlato, ma rimedierò presto), a menar papagne di suo e a commentare quelle altrui.
L'idea di organizzare il I Festival Internazionale della Papagna, che sta suscitando consensi unanimi, si deve a un Favoloso amico, già noto con il nome di Tarkan.

Non mi resta che augurare "buona papagna a tutti!"

domenica 7 febbraio 2010

Solo una parola


Ho trovato questo gioco nel blog di Stella. Poiché non è una catena, l'adotto anch'io.
Mi raccomando, però: una sola parola!

sabato 6 febbraio 2010

Il Ponte del Diavolo

Ponte in Valstrona (foto D. Brioschi)

Un giovane pastore scrutava la profondità del burrone e sospirava. Guardava il torrente e sospirava. Tra un sospiro e l’altro pensava alla sua fidanzata, che abitava dall’altra parte del torrente. Così vicina che poteva vedere il fumo del suo camino, eppure irraggiungibile per colpa della piena. E tornava a sospirare. Il rumore della sua sofferenza si fece così forte che finì con l’essere udito nelle profondità della terra da orecchie non umane.
«So io cosa ci vorrebbe» disse improvvisamente una voce alle sue spalle.
Il pastore saltò in piedi, spaventato. Nessuno viveva da quella parte del burrone. Nessuno oltre a lui e alla sua famiglia. Quando vide che dal mantello che avvolgeva la figura sporgevano due piedi da capra, comprese che di fronte a lui stava il Diavolo in persona.
«Un bel ponte di pietra» continuò l’altro. «Per passare dall’altra parte ed andare da lei ogni volta che lo desideri. Non ti piacerebbe?»
Il giovane cominciò ad accarezzare quell’idea.
«Ma come potrei mai costruire un ponte? Non ho pietre, né strumenti, né saprei da che parte cominciare.»
«Potrei costruirlo io» un sorriso da volpe comparve sul volto dell’altro. «Lo posso fare in un battibaleno. Così velocemente da consentirti di arrivare là prima del mugnaio.»
La gelosia prese subito il pastore, perché sapeva che il mugnaio aveva messo gli occhi addosso alla sua fidanzata.
«Presto!» gridò «Costruisci il ponte!».
«Un momento. Ogni cosa ha un prezzo…»
«Cosa vuoi in cambio?» domandò disperato.
«Voglio» disse solenne il Diavolo «l’anima del primo che l’attraverserà.»
«E sia» mormorò il giovane.
Non aveva ancora finito di parlare che già il Diavolo aveva iniziato a lavorare e in men che non si dica aveva finito. Il pastore si strofinò gli occhi, guardando il ponte che scavalcava il burrone.
Stava già per correre dall’altra parte, verso la felicità, quando gli tornò in mente lo scellerato patto col Diavolo che aveva stretto. E, vedendolo nascosto sotto il ponte per ghermire l’anima di chi l’avesse percorso per primo, la paura si tramutò in disperazione. Si buttò a terra, cominciò a piangere, maledicendo la sua sorte e invocando i santi e la Madonna.
Allora, spinto dalla curiosità o richiamato dalle preghiere, si avvicinò un agnello. Il pastore lo vide, lo abbracciò, lo baciò e lo spinse sul ponte. Quando fu a metà strada il Diavolo saltò fuori, ma si accorse subito di essere stato ingannato. Urlando per la rabbia si gettò nell’abisso, trascinando con sé l’agnello.
Il giovane corse ad abbracciare la sua fidanzata e vi andò la sera seguente, ma la mattina del terzo giorno, tornando verso casa, vide sul ponte l’agnello che gli correva incontro belando.

venerdì 5 febbraio 2010

Diavolo o Acqua Santa?




Nella prossima puntata di Siamo in Onda i protagonisti saranno il Diavolo ed uno dei suoi peggiori nemici: l’Acqua Santa.

Anche la nuova Pillola di Mistero parlerà dell’arcinemico dell’umanità, affrontando il tema dei “ponti del Diavolo”, su cui domani mattina si soffermerà anche la Bottega del Mistero.

Siamo in Onda è trasmesso in diretta da Puntoradio (anche in streaming) il sabato sera dalle 21 alle 24 e in replica il martedì.

Il quesito della serata è: subisci il fascino del male o segui le regole?

giovedì 4 febbraio 2010

Corso lingua piemontese nelle varianti del Verbano Cusio Ossola, edizione 2010


Segnalo agli appassionati di storia e storie del Verbano Cusio Ossola un interessante ciclo di incontri organizzato dalla famosa Compagnia dij Pastor.
Per chi non la conoscesse, la Compagnia nasce a Omegna (VB) nel 1998 dall'idea di un gruppo di appassionati che da tempo si dedicava allo studio delle "vecchie cose".
Ij pastor a Omegna sono le paratie che regolano il deflusso delle acque dal lago d'Orta (Cusio) e ne custodiscono l'integrità. Allo stesso modo la Compagnia intende custodire il patrimonio culturale tradizionale delle nostre genti, curandone lo studio e la diffusione.


Corso lingua piemontese nelle varianti del Verbano Cusio Ossola
EDIZIONE 2010
In collaborazione con Cà dë Studi Piemontèis – Centro Studi Piemontesi - Torino

Giovedì 11 marzo 2010
h 17.00-19.00
”Tela da ca, réed e pedù: storie di fili e di trame nella Val Tupa”
Ornella Ferrari, Marilena Ferrari e Gruppo Folkloristico Valle Cannobina con la collaborazione dell’Istituto Comprensivo Cannobio e Valle Cannobina
Lunecco - Valle Cannobina

Giovedì 18 marzo 2010
h 17.00-19.00
"Proverbi e modi di dire nella variante di Varzo: il Dvarun"
Gli amici della Torre - Varzo - Valle Divedro

Giovedì 25 marzo 2010
h 17.00-19.00
“Vipar a Cròf”
Diovuole Proletti
Chiesa di Croveo - Valle Antigorio

Giovedì 15 aprile 2010
h 17.00-19.00
“Piòd e mirit a seuch… par fàa viva la montagna”
Antonella Spanò, Elio Volpone, Gianni Bretto
Sala Consiliare Comune di Vanzone - Valle Anzasca

Giovedì 22 aprile 2010
h 17.00-19.00
“La Carbònera”
Geo Minacci
Montescheno - Valle Antrona

Giovedì 6 maggio 2010
h 17.00-19.00
Lezione tenuta dal Centro Studi Piemontesi
Centro Culturale Massari - Pieve Vergonte

Giovedì 13 maggio 2010
h 17.00-19.00
“Ij fortificazion dal Montagnèt”
La linea Cadorna in valle Ossola
Fermo Massimo
Ristorante Lago delle Rose - Ornavasso
Seguirà cena di fine corso (prenotazione obbligatoria)

La partecipazione al corso è gratuita, gli interessati possono presentarsi direttamente agli incontri.

Per informazioni
Compagnia dij Pastor, c/o Massimo M. Bonini
tel. e fax 0323 691048
compagniadijpastor@alice.it - http://compagniadijpastor.ilcannocchiale.it

mercoledì 3 febbraio 2010

Picnic a Hanging Rock


Mercoledì 10 febbraio alle 20.30 si terrà un incontro in biblioteca per fare due chiacchiere sul libro Picnic a Hanging Rock di Joan Lindsay

Vuoi partecipare?
Porta una tazza, ci saranno infusi e biscotti.
Il libro è disponibile in biblioteca in più copie

Il libro

Hanging Rock, la roccia vulcanica che sorge isolata e improvvisa nella macchia australiana a nord di Melbourne, fu davvero teatro, nel 1900, dell`evento narrato in questo libro: la scomparsa mai spiegata di due fanciulle e una matura insegnante di college seguita dalla immediata rovina di tante esistenze a quelle vite collegate (o, usando la stessa cifra del racconto: la vendetta della pietra nera su chi credeva di forzarne la potenza e il mistero).
Ma darne una lettura simbolica - pur nella molteplicità di simboli, che nelle pagine si offrono e si ritraggono -, dei rapporti segreti e numinosi tra il genere umano e la Madre terra, è fare qualcosa che forse Joan Lindsay non si proponeva. Se Picnic a Hanging Rock sia realtà o fantasia, il lettori dovranno deciderlo per proprio conto. Poiché quel fatidico picnic ebbe luogo nel 1900 e tutti i personaggi che compaiono nel libro sono morti da molto tempo, la cosa pare non abbia importanza scrive l`autrice, accennando alla forte intenzione di consegnare alla memoria, non tanto un fatto straordinario, denso di significati, ma un mito.
Cioè a dire un evento originario, vivente e da vivere al di là del tempo, presente come modello e ammonizione. E in effetti, ciò che fu di Miranda, bella come un cigno, di Marion, della signorina Greta McCraw e di tutte le persone connesse all'Appleyard College possiede del mito l`incanto semplice e autosufficiente. Di uno dei rarissimi miti moderni, venuto inevitabilmente dall'ultima terra che l`uomo ha diviso con le viventi forze primordiali.

Fonte: www.lagodorta.net

lunedì 1 febbraio 2010

Grande veglia con Marco Cavallo e Nane Oca rivelato


Sono lieto di segnalarvi un altro evento organizzato dal Teatro delle Selve.

GIULIANO SCABIA

6 febbraio 2010 ore 17:00
AMENO - SALE MUSEALI
GRANDE VEGLIA CON MARCO CAVALLO E NANE OCA RIVELATO


La grande veglia è dedicata a due miti, Marco Cavallo e Nane Oca. Nel 2009 Scabia ha concluso, dopo 25 anni di lavoro e cinquanta di incubazione, la saga di Nane Oca, composta da Nane Oca, Le foreste sorelle e Nane Oca rivelato. Fra strabilianti avventure, rapimenti, sparizioni, agguati, indagini, racconti a veglia, omicidi, animalicidi, resurrezioni il ciclo comico-mitico ha trovato la sua conclusione con l’incredibile e salvifica rivelazione. Eventi fatati, umani e sovrumani, tragici, comici o addirittura farseschi si sono susseguiti fino a quello supremo e unico del trovamento del magico elisir (il vero Graal?) da parte della volante suor Gabriella, che dona l’immortalità oltre che ai personaggi anche ai lettori. “Come sempre Scabia riesce a svelare l’essenza favolosa della realtà quotidiana, a coglierne il lato divino, a mostrare l’inestirpabile compresenza del bene e del male nel mondo. La sua teologia al tempo stesso raffinatissima e popolare è sorretta da una lingua miracolosa, capace di darsi delle regole per poterle infrangere nel volgere di una frase”, hanno scritto Dalia Oggero e Marco Peano presentando Nane Oca rivelato. E Giuliano Zincone sul Foglio: “Quando un libro entusiasma, si dice che “si divora d’un fiato”. In questa squisita féerie, invece, ciascuna pagina invita a fermarsi per assaporare ogni invenzione e per godersi tutte le fantasie, tutte le profonde ingenuità dei protagonisti, degli insetti parlanti, dell’angelo monco, del paracadutista americano, delle galline che non sanno di chi cocofidarsi.” Giovanni Pacchiano, sul Sole 24 ore, ha fra l’altro scritto: “Si sorride, e molto, di fronte al gran bazar di vicende strampalate e di personaggi soavi e folli che distingue…Nane Oca rivelato.” Silvana Tamiozzo Goldmann, su L’immaginazione, ha scritto: “Giuliano Scabia non sarà mai vecchio: la poesia che entra ed esce dal sipario di tutti i suoi testi, il teatro, le storie pescate dai “nidi dei racconti” e portate alla luce con vesti e accordi scelti per “impaginarle” parlano di una vitalità creativa che lo scorrere del tempo non intacca.”
“È nata così una trilogia che una di quelle chi si chiamano opere mondo” - ha detto Niccolò Menniti Ippolito su Il Mattino. E Paolo di Stefano sul Corriere della sera: “Ora che Scabia ha concluso la trilogia epico-narrativa di Nane Oca, a cui ha lavorato per 25 anni in alternanza con altre scritture; ora che sono stati rivelati i destini incrociati del protagonista Giovanni (figlio di una fata e di un suonatore di viola pomposa) alla ricerca del momon, del cavallo Saetta, del fioricultore Guido il Puliero e della bella Rosalinda, degli animali parlanti, dei poeti e dei buffi individuo che si aggirano tra i Ronchi Palù e le foreste sorelle; ora si può fare un bilancio provvisorio. Tre romanzi in uno o un romanzo in tre…nel solco di una tradizione che ha in Ariosto e Cervantes i suoi capisaldi. “



GIULIANO SCABIA (Padova, 1935). È tra i fondatori del DAMS di Bologna, dove ha insegnato Drammaturgia. Scrittore e poeta, regista e spesso narratore e attore dei propri testi, è stato protagonista di importanti esperienze teatrali che, pur estranee alle scene ufficiali, hanno avuto larga notorietà nazionale e internazionale. Scabia è autore di 56 testi (commedie, lettere e racconti), che costituiscono il ciclo del Teatro Vagante: un teatro raccontabile, oltre che rappresentabile, che frequentemente va in giro a recitare da solo. Dagli anni Novanta il lavoro sulla lingua maturato nel orso dell’esperienza teatrale confluisce nella scrittura di romanzi e poesie. In particolare ricordiamo Nane Oca(Einaudi, 1992) e Visioni di Gesù con Afrodite (Ubulibri 2004). Tra le ultime pubblicazioni ricordiamo L’insurrezione dei semi (Ubulibri, 2003), Opera della notte (Einaudi, 2003), Le foreste sorelle (Einaudi 2005), Il tremito. Che cos’è la poesia? (Bellinzona, Casagrande, 2006), Nane Oca rivelato (Einaudi, 2009).

Tratto da http://www.teatrodelleselve.it