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giovedì 28 agosto 2008

Allevatori di draghi a Novara

Densa di contraddizioni è la sapienza di un drago.
Da Il Derakolion.

Sui draghi vi sono pareri discordanti. Alcuni li ritengono creature intelligenti ed astute, dotate d’indole naturalmente malvagia. Altri sottolineano l’arcana sapienza e potenza dei draghi, creature in intima vicinanza con le forze della natura selvaggia.
Consiglio a chi volesse approfondire questi argomenti di scaricare gli atti del convegno “Da San Giulio a San Giorgio Draghi e Basilischi dalle Alpi alla Cina”. Il convegno fu organizzato alcuni anni fa dall’Ecomuseo del Lago d'Orta e Mottarone a Casale Corte Cerro in occasione dei festeggiamenti patronali in onore di San Giorgio, personaggio che incontrò realmente un drago, almeno secondo la leggenda.

A proposito di draghi mi piace riportare due citazioni che riguardano queste creature. Traggo la prima dal blog dell’amica Tenar, che la utilizza per definire il proprio profilo personale (il motivo di questa scelta è un mistero che solo l’interessata potrebbe svelare…). È un brano scritto da Ursula K. Le Guin, autrice fantasy molto apprezzata:
«Spiegami: cos'è un signore dei draghi?»
«Uno con il quale i draghi parlano. Non significa la capacità di dominare i draghi. I draghi non hanno padroni. Con un drago, il problema è sempre lo stesso: ti parlerà o ti divorerà? Se puoi essere certo che farà la prima cosa e non la seconda, allora sei un signore dei draghi.»

La seconda è tratta da un’intervista a J.R.R. Tolkien uno degli autori cui si deve la nascita del “fantasy”, rivisitazione moderna del genere fantastico, le cui nobilissime radici affondano nelle tavolette mesopotamiche che raccontano i miti di Gilgamesh, Maarduk e compagnia.
Parlando di draghi, l’autore della saga del Signore degli Anelli disse:
«Desidero i draghi con un desiderio profondo. Naturalmente poiché ho un corpo timido non desidero averli come vicini. Ma il mondo che conteneva anche solo l’idea del drago Fafnir era più ricco e più bello del nostro, qualunque fosse il prezzo del pericolo.»

Dopo queste divagazioni dragoniche segnalo agli appassionati di draghi che il 14 settembre, nell’ambito dei festeggiamenti di Nova Aria, la "prima festa celtica di Novara", Francesca D'Amato proporrà un breve corso di Dragologia applicata, consigliando piccoli trucchi per aspiranti allevatori di draghi.
Per non far mancare nulla agli appassionati del fantastico, Francesca spiegherà anche come si duella con una bacchetta magica. Gli operatori magici che non intendono rinunciare alla classe in nome della praticità e che amano circondarsi di oggetti di alto artigianato, troveranno inoltre alcuni esempi della collezione autunno-inverno per la strega e il mago contemporanei.

Nella speranza di non vedere il novarese infestato da un’orda di draghi allevati da maldestri apprendisti, vorrei chiudere questo post con un’ultima citazione tratta da un libro arcano che da mesi vado faticosamente trascrivendo dall’originale gondauniano.
Il libro è denominato Il Derakolion, ma è conosciuto anche come La sapienza del drago:

Non c'è nessuna regola per un drago al di fuori di questa: non avere regole.

5 commenti:

  1. mmm.. un drago non vorrei averlo, soprattutto dentro casa nei pressi delle tende e dei divani.. metti che si becca il raffreddore e fa uno starnuto? mi ustiona tutta la casa..!
    Però,però... una lucertolina per esempio di colore viola che, ogni tanto, se io lo voglio, solo di notte e in orari strani, mi diventa una draghessa e mi porta lontano, dove solo lei sa... beh, si!
    questo potrebbe interessarmi! ^_^

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  2. Caspita! Non sapevo esistesse una festa celtica a Novara con corso di drogologia annesso... peccato che io sono di Roma !

    Clelia

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  3. @ M1ka: Arte difficile e non esente da rischi quella di allevare un drago. Temo però che i draghi siano poco compatibili coi salotti.

    @ Clelia: benvenuta nel mio blog. In effetti la festa celtica a Novara è una novità...

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  4. Ti regalo un'altra citazione delle Le Guin sui draghi (vado un po' a memoria, per cui guarda al senso e non alle esatte parole). Si chiede al un personaggio che di draghi se ne intende, se essi siano buoni o malvagi. La risposta è che gli uomini vivono e scelgono, i draghi esistono. Non fanno magie, sono magia essi stessi. Non imparano la vera lingua, essa fa parte di loro. I draghi sono.

    PS: per giustizia verso la vecchia Ursula (Le Guin) che ti ringrazio infinitamente di aver citato, lei è eccezionale quando scrive fantasy, ottima quando scrive storie realistiche e superlativa quando fa fantascienza

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  5. Grazie, Tenar, per la nuova citazione e le precisazioni sull'opera della Le Guin.
    Ci contavo ;-)

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