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domenica 2 novembre 2014

La soffitta



Sono entrati di notte, sfondando la finestra sul retro. Sono in quattro, armati e mascherati. Non so se siano italiani o stranieri e del resto non ha importanza saperlo. Gli occhi eccitati dalla cocaina, la lama affilata che preme sul mio collo, i miei famigliari legati, questo ha importanza. 
Tra tutti hanno scelto di tenere libera me. Forse perché i miei diciassette anni mi fanno sembrare la più innocua della famiglia. O forse il motivo sta in quelle mani che mi stringono la carne con desiderio. Capisco che non c’è solo una rapina nei loro piani, questa notte.
Per calmarli dico che i gioielli sono nascosti in soffitta.
Salgo la scala a piedi nudi, con la camicia da notte che si stropiccia nelle mani di quello che mi sospinge. Gli altri tre sono dietro. Nessuno vuole perdersi la cosa. Sento i brividi percorrermi la schiena mentre i gradini che mi separano dalla porta scompaiono ad uno ad uno.
Ho mentito. Nella soffitta non ci sono gioielli, ma solo le cose della nonna, che nessuno di noi ha osato toccare. Stava lì tutto il tempo a parlare con gli spiriti. Ora che è morta, la vecchia strega ha continuamente bisogno di sangue per restare attaccata alla vita.
Questa notte ne avrà a fiumi.



Questo è il racconto scritto dall’Errante per il n. 18 di A6 Fanzine (download). Per una pura coincidenza era dedicato all'horror. Se, come noi, non credete alle coincidenze consideratelo pure un racconto per Halloween pubblicato con leggero ritardo…

2 commenti:

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