Sabato 17 dicembre 2011 alle ore 15,30 al convento francescano di Monte Mesma verrà presentato il volume "Monte Mesma. Storia, ambiente, arte, spiritualità di una terra alta del Cusio.
Seguirà piccolo concerto in attesa del Natale dei Chonos enseble, a conclusione rinfresco.
Il volume, curato da Fiorella Mattioli Carcano e Gabriele Trivellin, è così composto:
Padre Gabriele Trivellin o.f.m., Nel cuore di Monte Mesma
Andrea Del Duca, Il Monte Mesma d’Ameno e gli scavi di Giulio Decio
Daniela Fornara, Il Castrum di Mesma e il Borgo Mesimella
Pier Giorgio Longo, Alle origini del Convento di San Francesco sul Monte Mesma
Fiorella Mattioli Carcano, Vicende storiche del complesso conventuale di Mesma
Padre Franco Valente o.f.m., L’antica biblioteca di Mesma
Carlo Carena, Fra Ludovico Maria Sinistrari di Ameno, o.f.m.
Fiorella Mattioli Carcano, San Giuseppe M. Gambaro, frate di Mesma, martire in Cina
Cesare Carcano, L’ambiente del Monte Mesma
Marina Dell’Omo, Note sull’arredo figurativo della chiesa e del convento
Susanna Borlandelli, Apparati lignei nella chiesa del convento
Valerio Cirio, Edicole e Viae Crucis di Monte Mesma
William A. Stuart, Una passeggiata sul Monte Mesma
Paola Primon, Antonio Fallati, Suggestioni di Monte Mesma – immagini fotografiche
Dicono i curatori dell'opera, Fiorella Mattioli Carcano e Gabriele Trivellin:
"Il Mesma è uno spazio di rara suggestione, dove s’intrecciano in un discorso armonico natura, storia, arte e soprattutto spiritualità, letta anche nel senso di sacralità. Una sacralità che nasce dal luogo, segnato da antiche presenze e nel tempo vissuto come luogo di vita e di memoria. Dai sepolcreti, al poderoso castello, da pascolo, a fondazione francescana.
Dentro questi momenti si snoda una storia fatta di uomini, che diversamente hanno fruito e “pensato” questo luogo, e di manufatti correlati a questa fruizione/ideazione.
La storiografia relativa a Mesma ha fondamento nell’opera del Cotta Mesima Illustrata, l’appassionato storico di vicende cusiane, nipote del famoso francescano Ludovico Sinistrari, che raccoglie notizie nodali sulle vicende di fondazione del convento e sui primi settan’anni di vita del complesso. Scrivendo in epoca ancor
molto vicina ai fatti quello che egli definisce “un divertimento estivo”, ci consegna un testo che, grazie all’edizione che ne fece padre Manni nel 1945, ci permette di avere una storia del complesso francescano minoritico e anche un raro spaccato di vita della Riviera nel Seicento: un testo che può essere letto sotto differenti angolazioni. Quest’opera, rimasta manoscritta nella biblioteca di Mesma, venne certo vista da chi tra Ottocento e primo Novecento si è occupato del luogo, sostanzialmente: A. Fara, La Riviera di San Giulio, Orta e Gozzano; P.G. Botero, Il Monte Mesma nella Riviera di Orta e i Padri Riformati di San Francesco; W. A. Stuart, Sketches of the Riviera and lake of Orta; A. Rusconi, Il Lago d’Orta e la sua Riviera; e soprattutto G. Pagani, Notizie storiche del Convento di Mesima dalle sue origini ai nostri giorni del 1912.
Benché il Mesma sia stato trattato successivamente all’interno di pregevoli opere non ha più avuto un testo che lo trattasse sistematicamente, quindi a un secolo dal saggio del Pagani, abbiamo ritenuto utile dedicare una pubblicazione a questo luogo, ricco di storia e di umanità. Abbiamo così scelto di predisporre un libro che, per la prima volta, studi tutti gli aspetti relativi a Mesma. La realizzazione del progetto deve un sentito ringraziamento agli studiosi che, con generosità, hanno aderito alla richiesta, mettendo a disposizione le loro competenze per predisporre testi preziosi e scientificamente importanti, saggi con cui viene riletto tutto il tema di Mesma, che giungono a fornire approfondimenti mirati, supportati da quanto finora noto, ma soprattutto rivisitandolo alla luce di successive indagini archivistiche, bibliografiche, territoriali. Alla serie dei saggi abbiamo voluto aggiungere la parte dedicata a Mesma in Sketches of the Riviera and lake of Orta, edito nel 1867 in inglese, dandone per la prima volta la traduzione italiana. Il libro si conclude con una serie di immagini fotografiche con cui Paola Primon e Antonio Fallati hanno colto le “suggestioni” di Mesma.
Questo libro è dedicato e consegnato a chi ama, per vari motivi, ma con eguale intensità questo luogo di raro fascino, terra alta sul Cusio."