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lunedì 7 settembre 2009

Omaggio ad Andy Warhol




“Ma cosa c’entra Andy Warhol con il Lago d’Orta?” si chiederanno stupiti i lettori più curiosi di questo blog.
“Probabilmente Alfa ha passato il fine settimana in tutt’altre faccende affaccendato” commenteranno i più maliziosi “e non sapendo cosa scrivere sul blog ci rifila il risultato di una simpatica applicazione disponibile in Facebook.”
Questi ultimi hanno ragione, ma solo in parte. Il ritratto di Alfa in stile Warhol è effettivamente il risultato di una simpatica applicazione scovata su Facebook.
Inoltre, Alfa ha realmente trascorso il week end montando mobili. Librerie accessorie per allargare la sua, ormai traboccante di libri, biblioteca personale e, soprattutto, uno specchio magico per Malikà che ora saltella per la stanza tutta felice.
Tuttavia, un motivo reale per parlare di Andy Warhol su il Lago dei Misteri esiste. Per mettere alla prova la vostra attenzione, però, ve lo rivelerò domani…

10 commenti:

  1. simpatica immagine!
    poveretto, Alfa, ha lavorato più duramente nel weekend .... ehehehehh

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  2. Bravo giardigno! Tutto il mondo è un paesotto globalizzato, altro che misteri!...

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  3. Hai preso gusto a lasciarci con la curiosità della prossima puntata eh? Sopporteremo proprio perchè sei tu ....... MMMMMIIIAAAOOO
    (dal montaggio cos'è scaturito il mobile desiderato o un opera Pop ?)

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  4. cioè...
    per me queste non le sanno nemmeno i miei amici che ci sono nati sul lago...
    e io grazie a te le racconto :)
    buona giornata

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  5. Eh, lo stile dell'Ikea è minimal... sta bene dappertutto, pure nelle grotte! ma almeno ti sarai fatto aiutare da qualche essere misterioso? Tipo uno gnomo? Giusto per non far cadere un mito! :P

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  6. Bella questa immagine di te!! Complimenti^_____^!!!

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  7. Alfa, nonostante i miei 38 e passa di febbre, ho appena finito anch'io di montare un armadio!
    L'armadio in questione ha uno specchio: adesso vado a vedere se è magico anche il mio... chissà! :-)

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  8. Vi svelo un segreto: la multinazionale ha assoldato un intero esercito di elfi (gli stessi che lavorano per un altro famoso scandinavo dalla giacca rossa) e fanno costruire loro mobiletti magici, che s'incastrano perfettamente negli angoli più disparati delle case (e delle grotte, naturalmente).

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