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mercoledì 29 luglio 2009

Lo scanna brag


Ad Omegna tra le case della frazione di Cranna c'è un masso, gelosamente difeso dagli abitanti, chiamato lo “scanna brag" (che potremmo tradurre "il rompi calzoni").
Su di esso generazioni di ragazzi si sono lasciati scivolare, incuranti delle numerose coppelle che lo decorano... e dei rimproveri delle madri preoccupate per le toppe da applicare al fondo schiena.
Anche in questo caso è probabile che l'origine dell'usanza sia legata ad antichi culti della fertilità praticati dalle donne in età fertile in tutta Europa.
Nel Belgio Vallone esiste un masso simile, accanto ad una cappella chiamata, in modo irriverente, "Notre Dame de Ride-Cul" (Nostra Signora del Grattaculo).


Una nota curiosa: il termine brag, usato in dialetto per indicare i calzoni, deriva dalle "bracae", vestito indossato dai Celti ai tempi in cui i romani portavano invece la gonna e irridevano i barbari perché avevano "paura femminea" a mostrare le gambe.

7 commenti:

  1. Bella la derivazione linguistica! io adoro le leggende proprio perchè danno informazioni storiche e sociali su una determinata comunità :-)

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  2. da noi si dice "BRAIE" , molto simile.....
    pero' da voi devono essere molto fertili le donne...... .-D

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  3. @ Vele: giusto!

    @ Bruno: il termine ha la stessa radice, ma lì si parla piemontese vero e non il lombardo piemontese come da noi.
    Più fertili? Non saprei... l'usanza in ogni caso si è persa, a beneficio, forse, dei centri medici per la fecondazione assistita.

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  4. che bel post!!!
    eheheheheh
    particolare il nome della cappella in Belgio....

    ^____________^

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  5. si, da me è il piemontese "puro" anche se è molto "rustico". Il torinese, per esempio, come l'astigiano cittadino sono molto piu' fini. In Asti città è bellissimo sentire parlare il piemontese ma dove veramente mi fa godere e a volte non lo capisco è a Torino. Fantastico ....
    CEREA Nè....as veduma

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