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sabato 9 maggio 2009

Wolverine in Valle Strona



È valoroso, veloce e vorace.
Ha lunghi artigli taglienti come coltelli e denti acuminati in quella bocca mai sazia. Tende imboscate, cattura le prede, braccate, sfinite. Nemmeno le nevicate più intense possono fermarlo, perché corre sulla neve fresca senza affondare, al contrario delle sue vittime.

Dilania e scompare.
Solo branchi numerosi di lupi affamati osano affrontare una creatura capace, si dice, di tenere testa persino ad un orso.
Gli americani lo chiamano Wolverine, ma il suo vero nome è Gulo gulo, cioè Ghiottone. Perché è la voracità il demone di questa bestia.
Ci fu un tempo, un tempo di ghiaccio e di neve, un tempo che nessuno di noi ha mai visto. Il Lago d’Orta, spillo in un mondo morso dal gelo, non era che un solo ghiacciaio in lento movimento. In quel tempo la Valle Strona era il territorio di caccia che gli artigli del Ghiottone difendevano da qualsiasi rivale.

Oggi il Ghiottone vive solo nell’Artico, ma di questo cacciatore antico resta un osso pietrificato, rinvenuto nelle grotte di Sambughetto. Grotte in cui le streghe, si sussurrava, consumavano i propri sinistri banchetti…

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